Adulterio Matrimonio Tentazione catechesi Bibbia - Cristiani Cattolici: Pentecostali Apologetica Cattolica Studi biblici

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Adulterio Matrimonio Tentazione catechesi Bibbia

Catechesi Quinta Parte
Mi sono accorta di essere innamorata di un uomo che non è mio marito
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Quesito
   
Caro Padre Angelo,
ho 35 anni, sposata da 2, ho due bimbi e mi sono accorta di essere innamorata di un uomo che non è mio marito.
Con  mio marito ho un rapporto tranquillo, ci vediamo poco, lui è un padre  straordinario per i nostri figli ed entrambi viviamo confortati dalla  fede verso Cristo. Qualche tempo fa ho conosciuto un amico d’infanzia di  mio marito, della mia età, con una vita semplice e un’attività di  famiglia nel campo dell’agricoltura. Ho scambiato con lui un paio di  battute, c’è stato da subito un gran feeling ed una bella sintonia. Ad  una festa abbiamo speso un pò di tempo a parlare e lui si è rivelato  essere esattamente il mio ideale di uomo, dalle idee politiche, a quelle  lavorative, ai valori d’educazione.
È esattamente la persona che ho  sempre sognato, con un carattere stabile e forte e non debole come  quello di mio marito, che purtroppo è molto insicuro, non prende  decisioni, mi delega per qualsiasi incombenza e pensa solo al suo lavoro  malpagato, al quale dedica tutto il suo tempo. Viviamo in affitto, i  miei suoceri non ci sono d’aiuto ed io non ho più i genitori. Sono certa  che la mia vita con l’altra persona sarebbe migliore, avremmo una casa,  un’attività all’aria aperta ed una famiglia numerosa come sostegno. Il  mio quotidiano sta diventando pesante, chiedo aiuto nella preghiera ma  non riesco a ricevere conforto. Questo pensiero di aver sbagliato  persona con cui sposarmi, mi sta distruggendo e spesso piango.
Mio  marito, quando mi vede così, si mette a ridere e mi prende in giro. Io  non riesco a confessargli il perché, non voglio rompere la promessa che  ho fatto davanti a Dio, ma dentro sono distrutta. La prego di  confortarmi in qualche modo.
Sia lodato Gesù Cristo
   
   
Risposta del sacerdote
   
Carissima,
1. come prima cosa ti devo ricordare che col matrimonio  appartieni esclusivamente a tuo marito e tuo marito appartiene  esclusivamente a te.
Davanti a Dio lui sarà sempre il tuo marito e tu sarai sempre la sua moglie.
Avrai ben presente l’insegnamento del Signore: “E non osi separare l’uomo ciò che Dio ha congiunto” (Mt 19,6).
   
2. Come seconda cosa desidero ricordare che i nostri affetti  familiari vanno protetti, perché è sempre vero che “il nostro avversario  come un leone affamato gira attorno a noi cercando di divorarci” (1 Pt  5,8).
Il demonio si presenta spesso in maniera seducente. Come  ricorda la Sacra Scrittura “si traveste da angelo di luce” (2 Cor  11,14).
Anche ad Adamo ed Eva si è presentato in maniera seducente  garantendo che si sarebbero aperti i loro occhi e sarebbero diventati  come Dio.
Purtroppo, dopo il peccato, gli occhi di Adamo ed Eva si aprirono e si vergognarono l’uno dell’altro.
   
3. Concretamente: proteggere i nostri affetti significa dare dei  tagli coraggiosi al nostro cuore, anche se certi scambi di parole  possono essere di conforto.

Ricorderai bene l’insegnamento del  Signore: “Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e  gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra,  piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna” (Mt 5,29).
Come  vedi il discorso del Signore si fa minaccioso perché la posta in gioco è  molto alta. Ne può andare di mezzo la vita eterna: “… Piuttosto che  tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna”.

   
4. In terzo luogo vale la pena ricordare che il demonio, mentre da  una parte seduce, dall’altra ingrandisce ai nostri occhi i difetti del  prossimo. In questo caso ingrandisce i difetti di tuo marito.

Altri  desidererebbero avere come marito un uomo come il tuo, straordinario  nell’educazione dei figli e soprattutto in perfetta sintonia di fede in  Gesù Cristo.

Non lasciarti incantare dal tuo nemico.
   
5. Come quarta cosa, proprio in riferimento al fatto di sentirti  interiormente distrutta, devo dire che questa relazione ti mette in uno  stato di adulterio.
L’adulterio distrugge.
C’è un’infedeltà a tuo marito già fin d’ora all’interno del tuo cuore.
Non è necessario che tu gli riferisca tutto, perché potresti rovinare profondamente la serenità della famiglia e dei figli.
È sufficiente, anzi, è necessario che tu lo dica al sacerdote nella confessione sacramentale che farai al più presto.
Questo è il primo passo necessario che tu devi fare per guarire il tuo cuore.
Non dimenticare che la confessione è il sacramento della guarigione cristiana.
   
6. Lamenti che tuo marito non prende decisioni e lascia a te ogni incombenza.

Leggendo  queste parole mi è venuto in mente l’elogio della donna prudente e  saggia fatta dalla Sacra Scrittura: “Una donna forte chi potrà  trovarla? Ben superiore alle perle è il suo valore.

In lei confida il cuore del marito e non verrà a mancargli il profitto.
Gli dà felicità e non dispiacere per tutti i giorni della sua vita” (Pro 31,10-12).
Tuo marito confida in te. Non è questo è un segno di rispetto, di stima, di fiducia?
   
7. Pertanto ti esorto a essere fedele al patto che hai sancito con  lui nel giorno delle nozze quando hai promesso di amarlo e di  rispettarlo per tutta la vita, tanto nella buona quanto nella cattiva  sorte.
Il Signore ti chiederà conto delle parole pronunciate in quel  patto. Ti chiederà se le hai custodite, se le hai protette, se le hai  messe in pratica.
Procura dunque di dargli “felicità e non dispiacere per tutti i giorni della sua vita”.
   
8. Infine ti ricordo che sei chiamata alla santità.
Sfasciare  volutamente una famiglia per crearne un’altra, che non è per nulla di  gradimento a Dio, non è un camminare verso la santità.
Non cercare in tuo marito quello che solo il Signore ti può dare.
Il Signore deve essere il tuo conforto nella preghiera.

Sì, nella preghiera, perché è proprio vegliando e pregando che non si cade in tentazione (cfr. Mt 26,41).
   
Assicuro un ricordo tutto particolare nella preghiera e nella Santa  Messa per te, per tuo marito, per i tuoi due carissimi figli, per la tua  famiglia.
Vi benedico.
Padre Angelo

fonte: amicidomenicani.it
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