Attenzione agli approcci amorevoli dei Testimoni di Geova - Cristiani Cattolici: Pentecostali Apologetica Cattolica Studi biblici

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Attenzione agli approcci amorevoli dei Testimoni di Geova

Testimoni di Geova

Il Falso buonismo dei Testimoni di Geova,
i loro modi di approccio garbato nascondono una strategia ben precisa finalizzata a "convertire" il malcapitato.

Entrando nei TdG viene inculcata l'idea che tutto quello che fino a quel momento gli è stato insegnato e ha fatto è sbagliato. Bisogna fargli odiare il suo passato e isolarlo dagli altri uomini, che non essendo fedeli Testimoni, sono "figli di Satana". Il TdG non deve avere idee proprie, deve essere solo una memoria destinata a conservare il messaggio da diffondere.

Documento N°21: da "La Torre di Guardia" del 01/04/1989, p. 17; del 15/05/1989, p. 6, 7; del 15/04/1989, p. 9;

"La religione della cristianità è frutto dei 1.900 anni di apostasia del vero cristianesimo predetta da Gesù e dai suoi discepoli. Gli ecclesiastici della cristianità si definiscono insegnanti del cristianesimo, ma le loro dottrine cono lungi dalla verità biblica e le loro azioni corrotte recano di continuo disonore sul nome di Dio. La cristianità fa completamente parte del sistema di cose di Satana...E la distruzione di Babilonia la Grande segna l'inizio del "giorno di vendetta" da parte del nostro Dio. La devastazione di Babilonia la Grande, dopo la quale Dio giustizierà gli altri elementi del sistema di Satana, significherà benedizioni senza fine per i veri adoratori di Dio...Come si applicano bene a ciò che ha fatto il clero apostata nel corso degli anni le parole dell'apostolo Pietro: "È accaduto loro il detto del verace proverbio: `Il cane è tornato al proprio vomito e la scrofa lavata a rivoltarsi nel fango'...Per sopravvivere alla "grande tribolazione" che ci sta dinanzi è indispensabile uscire dalla falsa religione.
Si incita il fedele Testimone di Geova a non apprezzare tutti coloro che non sono T.d.G. Il loro aspetto esteriore, garbato ed educato, fa parte di una metodologia di approccio, ben studiata e calibrata. Ma approfondita la conoscenza, si scoprirà che, sotto quelle buone maniere, cova un non apprezzamento a priori di chi non la pensa come loro che diventa vero e proprio odio nei confronti della Chiesa e dei suoi ministri. Chi non vuole far parte dei TdG "odia Geova", perciò sarebbe "figlio di Satana".


Documento N° 22: da "La Torre di Guardia" del 01/10/1993, p. 18, 19
"Odiare ciò che Geova odia... Alcuni apostati asseriscono di conoscere e servire Dio, ma rigettano dottrine o comandi esposti dalla sua Parola. Altri sostengono di credere nella Bibbia, ma rigettano l'organizzazione di Geova e si danno da fare per ostacolarne l'opera. Quando, pur sapendo ciò che è
giusto, scelgono deliberatamente di agire in modo sbagliato, quando il male diventa così radicato da essere parte integrante della loro personalità, allora il cristiano deve "odiare" (nel senso biblico del termine) costoro che si sono inseparabilmente legati al male. I veri cristiani condividono i sentimenti che Geova nutre verso questi apostati; non sono curiosi di conoscere le loro idee. Al contrario, "provano nausea" per coloro che si sono resi nemici di Geova Dio, ma lasciano a lui il compito di eseguire la vendetta".

Documento N° 23: da "La Torre di Guardia" del 01/08/1993, pag. 16-19

"I cristiani desiderano essere amichevoli con i colleghi di lavoro e molte esperienze dimostrano che ciò può essere molto efficace per dare testimonianza. Un collega , però, potrebbe scambiare la cordialità per un invito a frequentarsi e divertirsi insieme...La persona potrebbe sembrare gentile e a posto e l'invito potrebbe apparire innocente. Paolo però dice: "Non siate sviati". Alcuni cristiani sono stati sviati.
Forse tutto è nato da un collega di lavoro straordinariamente gentile e premuroso, cosa che ha portato sempre più tempo a trascorrere con lui, al punto di preferire la sua compagnia a quella di alcuni componenti della congregazione. Poi a motivo di quella compagnia si è arrivati a saltare una sola adunanza...Come può influire questo sul vostro modo di pensare e sulle vostre abitudini di onestà ? "Non siate sviati. Le cattive compagnie corrompono le utili abitudini" ".

Documento N° 24: da "La Torre di Guardia" del 01/06/1989, pag. 14

"Come parte del popolo di Geova, che è separato e puro, un cristiano e una cristiana che desidera sposarsi accetterà la norma apostolica di farlo "solo nel Signore", vale a dire scegliendo un coniuge che sia un fedele servitore di Geova dedicato e battezzato. Come nel passato, anche oggi sarebbe certamente stolto che componenti dedicati del popolo di dio ignorassero questo consiglio scritturale. Non dimostrerebbe sano timore per il nostro "gran padrone", Geova".

Documento N°25: da "La Torre di Guardia" del 01/10/1952

"O Geova, Eterno degli eserciti...non mostrar misericordia verso alcuno dei malvagi trasgressori...Distruggili nella tua ira, distruggili perchè non siano più (Salmo 59, 4-6; 11-13). Sono questi i sentimenti, i desideri e le preghiere dei giusti oggi...O Geova, che essi siano svergognati e sgomentati per sempre; siano confusi e periscano affinchè conoscano che tu solo, il cui nome è Geova, sei l'altissimo sopra tutta la terra".

Questa è la stessa preghiera che gli Ebrei, al tempo di Mosè e di David, rivolgevano a Dio, perchè sterminasse gli altri popoli. Ci sembra, però, che Cristo abbia detto qualcosa di nuovo anche su questo punto:

"Avete inteso che fu detto: amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perchè siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete ?
Non fanno così anche i pubblicani ? E se date il vostro saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario ? Non fanno così anche i pagani ? Siate voi, dunque, perfetti come è perfetto il padre vostro celeste". (Matteo 5, 43-48)
I T.d.G. pensano di essere i giusti e ritengono tutti gli altri Babilonia la Grande (la sposa di Satana), ma Gesù in una famosa parabola parlando del fariseo che dice: "O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adulteri" (Luca 18, 9-14) ci fa capire che la pretesa di essere giusti non è solo un peccato, è il peccato, quello che non sarà mai perdonato, perchè chi lo commette rifiuta Cristo e il suo sacrificio redentivo e, quindi, "fa di lui un bugiardo": "Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi...facciamo di lui un bugiardo". (1 Giovanni 1, 8-10).

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