Curiosità sull'Islam proibiti compleanni musica quadri
Islam
Curiosità sull'islam
Elenchiamo alcuni aspetti della religione islamica generalmente poco conosciuti, che testimoniano la distanza dell’islam dalla religione cristiana e dalla società civile occidentale in genere.
Caratteristica della religione islamica è - infatti - regolamentare, in maniera soffocante, ogni singolo aspetto della vita sociale del credente. Il quale, per poter sapere come agire, deve sempre fare riferimento al Corano e alla sharia (la legge islamica).
Alcuni di questi aspetti sono curiosi, altri sono tragici, ma sarebbe un errore circoscriverli banalmente come “estremismi”, dato che fanno tutti parte, invece, dell’essenza dell’islam.
Proibito festeggiare i compleanni
E’ vietato festeggiare i compleanni, in quanto non previsto dalla sharia. Ciò che non è previsto dalla sharia è definito “innovazione”, e le innovazioni non sono assolutamente ammesse nella legge islamica. Inoltre è una tradizione tipicamente cristiana, e pertanto da condannare.
Caratteristica della religione islamica è - infatti - regolamentare, in maniera soffocante, ogni singolo aspetto della vita sociale del credente. Il quale, per poter sapere come agire, deve sempre fare riferimento al Corano e alla sharia (la legge islamica).
Alcuni di questi aspetti sono curiosi, altri sono tragici, ma sarebbe un errore circoscriverli banalmente come “estremismi”, dato che fanno tutti parte, invece, dell’essenza dell’islam.
Proibito festeggiare i compleanni
E’ vietato festeggiare i compleanni, in quanto non previsto dalla sharia. Ciò che non è previsto dalla sharia è definito “innovazione”, e le innovazioni non sono assolutamente ammesse nella legge islamica. Inoltre è una tradizione tipicamente cristiana, e pertanto da condannare.
Scacchi
Secondo la sharia sono sgraditi ad Allah, perché sono “un’inutile perdita di tempo”. E comunque non devono interferire coi doveri religiosi.
Proibito qualsiasi gioco d’azzardo
E’ vietato qualsiasi gioco d’azzardo, dalle carte ai dadi, dalla schedina del Totocalcio al Superenalotto, anche se per importi minimi.
Musica
Per l’islam la musica è peccato.
Secondo quanto stabilito dal Corano e dalla sharia, è infatti proibito l’ascolto della musica e dei canti che non siano religiosi (in particolare se provenienti da apparecchi elettronici, come radio o stereo).
E’ assolutamente proibita la professione di cantante o musicista (in quanto permette di guadagnare denaro dalla produzione di musica).
Pertanto, ascoltare e produrre musica o cantare è proibito (in particolare se fatto per profitto), ad eccezione di strumenti quali tamburi e tamburelli e i canti religiosi.
Ciò perché la musica distoglie l’attenzione dalla preghiera verso Allah.
Dalla Sunna:
"La musica corrompe le menti della nostra gioventù. Non vi è differenza tra musica e oppio. Entrambe, ognuna a modo suo, creano una sorta di ottundimento dei sensi. Se volete che il vostro paese sia indipendente, allora bandite la musica, come un tradimento per la nostra nazione e per la nostra gioventù" (citazione tratta da Amir Taheri, Lo spirito di Allah)
"Il Profeta ha detto che Allah gli ha ordinato di distruggere tutti gli strumenti musicali, gli idoli, le croci e tutti gli altri vessilli di ignoranza" (Hadith Qudsi 19:5).
"Allah potente e maestoso mi ha inviato come guida misericordiosa presso i fedeli e mi ha ordinato di fare in modo che si sbarazzassero di strumenti musicali, flauti, archi, crocifissi, e di tutto ciò di cui si circondano quando, prima dell'Islam, vivevano nell'ignoranza. Nel Giorno della Resurrezione Allah verserà piombo fuso dentro le orecchie di chiunque sieda ascoltando musica” (Ahmdet ibn Naqib al-Misri, Reliance of the Traveller ('Umdat al-Salik): A Classic Manual of Islamic Sacred Law)
Quadri e sculture
Quadri, sculture, fotografie e comunque immagini che rappresentino esseri viventi (umani o animali) sono proibiti, soprattutto se presenti nella stanza dove viene fatta la preghiera.
Non è neppure permesso disegnare immagini di persone.
Piercing
Per le donne è permesso farsi piercing nelle orecchie e nel naso, in quanto considerati come ornamento femminile. E' proibito farsi il piercing in ogni altra parte del corpo (labbra, ombelico, ecc.) in quanto non considerati ornamento.
Per l'uomo, invece, è assolutamente proibito ogni tipo di piercing in qualsiasi parte del corpo, in quanto non considerati ornamento dalla Sharia.
Barba e capelli
E’ vietato radere la barba completamente, in particolare se fatto "senza una ragione valida" o per imitare i non-musulmani. (questo vale per le correnti islamiche più ortodosse)
Riguardo ai capelli, per gli uomini è proibito avere tagli femminili o che facciano assomigliare ad una donna, avere tagli che costituiscano un'imitazione dei non-musulmani.
E’ obbligatorio radersi i peli di ascelle e pube almeno ogni 40 giorni.
Per le donne, è probito tagliarsi le sopracciglie
Niente tatutaggi
I tatuaggi sono vietati. Chi è tatuato e chi fa tatuaggi compie peccato, perché il tatuaggio contamina il corpo umano, alterandolo senza ragione.
(Ibn `Umar riporta che "Il Profeta ha maledetto colui che si fa tatuare e colui che fa il tatuaggio" (riportati da Bukhari, Muslim)
Chirurgia estetica
Gli interventi di chirurgia estetica sono proibiti.
Vietati gli abiti di seta
Gli abiti di stoffa interamente di seta naturale sono proibiti agli uomini musulmani, ma permessi per le donne.
Tacchi e pantaloni per le donne
Per essere leciti i tacchi devono essere di altezza minima, e soprattutto non fare rumore (per non attirare l'attenzione degli uomini).
I pantaloni per le donne sono ammessi a condizione che siano molto larghi, in modo da nascondere le forme.
Oro
All’uomo non è permesso indossarlo. Quindi niente anelli o catenine.
Vietate posate in oro o argento
L'uso di piatti o utensili d'oro o d'argento, per servire pasti o bevande, è severamente proibito ai musulmani.
Taglio delle unghie, smalto
E' preferibile tagliare le unghie della mani nel modo seguente:
iniziare dal dito indice della mano destra fino al mignolo, poi dal mignolo della mano sinistra fino al pollice della mano sinistra, ed infine il pollice della mano destra.
Riguardo alle unghie delle dita dei piedi, si dovrebbero tagliare iniziando dal mignolo del piede destro fino al mignolo del piede sinistro.
E' vietato colorarsi le unghie.
Mangiare con la mano destra
Alcuni gesti e posture sono gradite ad Allah, e pertanto sono quelle consigliate al musulmano. Ad esempio, il credente dovrebbe mangiare e bere seduto, cibarsi con la mano destra (i mancini devono adattarsi), pulirsi o toccare ogni sporcizia con la mano sinistra, dormire coricato sul lato destro, ecc.
Cibi troppo caldi, respirare quando si beve
Per i musulmani è vietato soffiare sul cibo troppo caldo al fine di raffreddarlo. E' anche vietato respirare nel bicchiere dove si sta bevendo.
Narrato da al-Bukhari: il Profeta ha proibito di soffiare sul cibo e le bevande. E se qualcuno di voi beve, che non respiri nel bicchiere.
Mutui ed interessi bancari
E’ vietato contrarre mutui per l’acquisto della casa o qualsiasi altro prestito bancario, perché su di esso la banca calcola gli interessi. E ciò è vietato dalla sharia.
E’ inoltre vietato appropriarsi degli interessi pagati dalla banca sul conto corrente; il musulmano dovrà liberarsene, senza trarne alcun giovamento.
Beneficenza sì, ma con parsimonia
L'elemosina è un obbligo per il musulmano, ma non in maniera tale da rendere uguali ricchi e poveri. Chi è nato ricco non deve dare ai poveri così tanto da equiparare le situazioni.
Allah ha favorito alcuni di voi al di sopra di altri nelle risorse materiali. Coloro che sono stati favoriti le divideranno forse con i loro servi sì da renderli [a loro] uguali? Negherebbero a tal punto la benevolenza di Allah? (Sura 16; 71)
Attenti al 'malocchio'
L'esistenza del malocchio è indicata direttamente nel Corano: "Di’: «Mi rifugio nel Signore dell’alba nascente, contro il male che ha creato, e contro il male dell’oscurità che si estende e contro il male delle soffianti sui nodi, e contro il male dell’invidioso quando invidia»"
Cibi vietati: maiale, alcol, formaggi e crostacei
I musulmani non possono mangiare carne di maiale (inclusi anche cinghiali e similiari), e neanche i suoi derivati (come lo strutto o persino la ‘colla di pesce’) o cibi che ne contengano, sotto qualsiasi forma. Quindi, per ogni musulmano è obbligatorio controllare le etichette dei cibi (di qualsiasi cibo) per verificare l’assenza di contenuti proibiti (Sura II, 173).
Ma non solo. Nelle preparazioni industriali di dolci o salati, molto spesso si usano dei prodotti spray o liquidi a base di strutto o comunque grassi animali (come ad esempio mono e digligeridi degli acidi grassi, presenti nei gelati industriali). In tal caso, la sharia vieta quei cibi, perché comunque contaminati.
Addirittura, la moglie non-musulmana di un musulmano, prima di baciare il marito deve lavarsi la bocca se prima ha mangiato maiale.
Oltre al divieto di mangiare suini, ogni altro animale (eccetto i pesci) si può mangiare solo se macellato secondo la legge islamica (ossia fatto dissanguare lentamente, da vivo). Da ciò deriva che non è possibile mangiare una bistecca “al sangue” (anche perchè è vietato mangiare sangue)
Inoltre, sono vietate anche le carni di animali morti di morte naturale od incidentale, la carne di uccelli rapaci, tutti gli insetti, gli animali domestici e gli animali che strisciano sul loro ventre (come i serpenti).
Alcuni organi sono specificatamente proibiti: gli organi sessuali femminili, la vescica, le ghiandole, il midollo spinale, i testicoli, la cistifellea.
I musulmani non possono neanche toccare questi cibi. Se inavvertitamente lo fanno, dopo devono lavarsi accuratamente.
Questi divieti valgono anche per cani e gatti domestici, per i quali il musulmano dovrà prestare attenzione ai cibi che gli somministra.
"In verità, vi sono state vietate le bestie morte, il sangue, la carne di porco e quella su cui sia stato invocato altro nome, che quello di Allah. E chi vi sarà costretto, senza desiderio o intenzione, non farà peccato. Allah è perdonatore, misericordioso. (Sura 2-173)
"In verità, vi sono state vietate le bestie morte, il sangue, la carne di porco e quella su cui sia stato invocato altro nome, che quello di Allah. E chi vi sarà costretto, senza desiderio o intenzione, non farà peccato. Allah è perdonatore, misericordioso. (Sura 2-173)
Gli alcolici sono tutti proibiti. E non solo come bevanda (birra, vino, ecc.), ma anche come ingrediente di qualche alimento. Ad esempio l’estratto di vaniglia, contenente alcol, è vietato. E' pure proibito servirlo ad altri (come fa il cameriere, ad esempio). È probito persino stare a tavola, se è servito del vino ed altri (anche non musulmani) lo bevono. (riportato da Ahmad: "Colui che crede in Allah e nell ultimo giorno non si sieda ad una tavola dove si serve del vino". Corano, 4-140: "Quando sentite che vengono smentiti o sbeffeggiati i segni di Allah, non sedetevi con coloro che fanno ciò, fino a che non scelgano un altro argomento, altrimenti sareste come loro".).
Sull’aceto ci sono divergenze di vedute. I sapienti islamici non hanno ancora emesso un verdetto unanime sulla sua liceità o meno. Pertanto, nel dubbio, molti musulmani non lo utilizzano.
Per quanto riguarda i formaggi, la sharia vieta quelli prodotti con caglio animale.
Guadagnare dalla vendita di cibi illeciti, o servirli anche se a non-musulmani, è vietato.
I pesci si possono mangiare, ma non i crostacei (aragoste, gamberi, granchi, ecc.)
“Qualunque cosa intossica se assimilata in grandi quantità, una piccola quantità di essa è haram” (Raccontato da Ahmed in Hadith al-Musnad, 2/91, 167, 179, 3/343)
“Ogni sostanza intossicante è haram”. (Hadith Al-Bukhaari, Al-Ahkaam, 6637)
“Qualunque sostanza intossicante è haram e qualunque sostanza provochi intossicazione in grandi quantita', una sola manciata di essa è haram.”
(narrato da Al-Tirmidhi, Hadith Al-Ashribah, 1789; classificato come sahih da Al-Albaani in Al-Tirmidhi di Saheeh Sunan, 1521).
Creme, saponi, shampoo, ecc.
Se derivano da animali impuri (suini) o contengono alcol, sono vietati.
Leggere e toccare il Corano solo se puliti
Per leggere il Corano bisogna essere puri; quindi, in generale, occorre lavarsi e non aver avuto rapporti sessuali di recente. In altre parole, dopo ogni rapporto sessuale è indispensabile, prima della preghiera (e si prega cinque volte al giorno), fare la doccia o comunque lavarsi accuratamente.
Vi sono, inoltre, due tipi di purità: maggiore e minore.
Si perde lo stato di purità maggiore con i rapporti sessuali, il ciclo mestruale, il parto.
Si perde lo stato di purità minore con il sonno profondo, la perdita di coscienza, la fuoriuscita di liquido dagli organi genitali o feci o gas dall'orifizio anale.
Per eseguire la preghiera o toccare il Corano e necessario lo stato di purità minore.
Per recitare il Corano è necessario - oltre allo stato di purità minore - anche quello di purità maggiore.
In stato di impurità maggiore non si può nemmeno entrare in moschea.
Quindi, ad esempio, non si può entrare in moschea dopo un rapporto sessuale se non dopo un’accurata doccia e durante il ciclo mestruale della donna. Questo vale per il Corano se scritto in arabo; se è tradotto, non c’è nessuna restrizione.
Per raggiungere la purità “maggiore” occorre lavarsi secondo un preciso rituale, per essere certi di aver lavato accuratamente tutto il corpo. In questo modo:
1 - la testa tutta
2 - la parte destra della parte alta del corpo
3 - la parte sinistra della parte alta dl corpo
4 - la parte destra della parte bassa del corpo
5 - la parte sinistra della parte bassa del corpo.
Questa attività deve essere preceduta dalle abluzioni minori, ossia il lavaggio delle mani, bocca, naso, viso, braccia fino ai gomiti, testa e infine piedi.
Questa purificazione è indispensabile in vari casi specifici, dei quali si riportano i principali:
1- prima di pronunciare la prima volta l'attestazione di fede (Shahada)
2- dopo ogni rapporto sessuale
3- dopo ogni altra fuoriuscita di liquidi sessuali
4- dopo la mestruazione femminile
5- dopo la fuoriuscita del sangue nel parto.
Le donne sono impure quanto una latrina
Prima di pregare, se l'uomo ha toccato una donna o è stato in bagno, deve purificarsi. A questo scopo, se non è disponibile l'acqua, va bene anche terra pulita.
"Quando vi levate per la preghiera, lavatevi il volto, le mani fino ai gomiti, passate le mani bagnate sulla testa e lavate i piedi fino alle caviglie. Se siete in stato di impurità, purificatevi. Se siete malati o in viaggio o uscendo da una latrina o dopo aver accostato le donne non trovate acqua, fate la lustrazione con terra pulita, passandola sul volto e sugli avambracci" (Sura 5-6)
Islam e cani
I cani non possono vivere in casa con gli uomini. Inoltre, chiunque possegga un cane che non sia da caccia o da pastore, è sgradito ad Allah.
Questi gli hadith della sharia: da Ibn 'Umar: il Messaggero di Allah disse: "Chi possiede un cane che non sia da caccia o da pastore, diminuisce ogni giorno la propria ricompensa di due qirat." [Al-Bukhari e Muslim]
da Abu Talha: il Messaggero di Allah disse: "Gli Angeli non entrano in una casa in cui vi sia un cane o un'immagine."
[Al-Bukhari e Muslim]
“Velatura” per gli uomini
Anche per gli uomini vigono precisi obblighi in materia di ‘velatura’. Non gli è permesso, infatti, mostrare il proprio corpo dall’ombelico fino alle ginocchia. Neanche ad altri uomini. Quindi la doccia in palestra si fa, quantomeno, con gli slip.
Questi i passi della sharia relativi: Abu Sa'id al-Khudri riportò che il Messaggero di Allah disse: "L'awrah (*) di un uomo è tra il suo ombelico e le sue ginocchia".
“Velatura” per gli uomini
Anche per gli uomini vigono precisi obblighi in materia di ‘velatura’. Non gli è permesso, infatti, mostrare il proprio corpo dall’ombelico fino alle ginocchia. Neanche ad altri uomini. Quindi la doccia in palestra si fa, quantomeno, con gli slip.
Questi i passi della sharia relativi: Abu Sa'id al-Khudri riportò che il Messaggero di Allah disse: "L'awrah (*) di un uomo è tra il suo ombelico e le sue ginocchia".
Il Messaggero di Allah disse a Jurhad: "Copri le tue cosce, perchè la coscia è awrah" [da Ahmad, Abu Dawud e altri]
Abu Sa’id al-Khudri ha narrato che il Messaggero di Allah ha detto: "Nesun uomo dovrebbe guardare l'awrah di un altro uomo e nessuna donna dovrebbe guardare l'awrah di un'altra donna" [da Muslim]
(*) awrah = è quella parte del corpo che è vietata mostrare ad altri, anche se dello stesso sesso.
Incontri uomo/donna
Prima del matrimonio, un uomo ed una donna non possono assolutamente incontrarsi da soli ed avere qualsiasi contatto fisico. Men che meno, quindi, un rapporto sessuale, punito infatti con ben 100 frustate (Sura 24-2).
Uomini e donne non sposate, o non legati da stretti vincoli di parentela, non dovrebbero inoltre stare insieme in nessun luogo, pubblico o meno. Questo perché la mescolanza potrebbe facilitare gli atti illeciti.
(Narrato da al-Bukhari con il n. 793, Abu Dawood con il n. 876, Abu Dawood con il n. 484, Muslim con il n. 664)
La donna può salutare gli uomini solo a certe condizioni
La donna non può rispondere al saluto di altri uomini (che non siano parenti stretti) nei luoghi pubblici, a meno che sia assolutamente evidente che il saluto sia per buona educazione e nient’altro (ad esempio, entrando in un negozio). Una certa riservatezza, comunque, è senz’altro raccomandata.
(Shaykh Ibn Baaz Fataawa Muhimmah li-Nisaa. al-Ummah – Page 229)
Donne e funerali
Le donne giovani non possono partecipare ai funerali. Lo possono fare solo quelle anziane (anche se non è dato di sapere il confine esatto tra giovani e anziane). Inoltre, quelle che partecipano al funerale devono tenere un contegno non contrario alla sharia, pertanto non possono piangere rumorosamente, nè farsi sentire.
(fatwa Mufti Muhammad Ibn Adam al-Kawthari)
L’attività principale della donna deve essere la casalinga
Una donna può svolgere un lavoro fuori di casa solo alle seguenti condizioni:
1. deve avere bisogno di fare questo lavoro, oppure è la comunità in cui vive che le richiede di farlo, perché non si riesce a trovare un uomo che lo svolga;
2. lei può svolgere questo lavoro solo dopo che ha terminato i lavori di casa, che devono essere la sua attività principale;
3. questo lavoro deve essere in un ambiente di solo donne, come insegnare alle donne, o medico, o assistente dei pazienti di sesso femminile. Ed il suo lavoro deve essere separato dagli uomini.
(tratto da Shaykh Salih Al-Fawzan, da: Tanbihat ‘ala Ahkam takhtassu bil-Mu’minat (pag. 6-11)
Non è ammesso l’uomo ‘single’
L'astensione dal matrimonio con l'intenzione del celibato è proibita. In altre parole, non è ammessa una scelta di vita da ‘single’ (anche se casta), se l’uomo ha la possibilità di prendere moglie.
Circoncisione femminile e maschile
Secondo la sharia, la circoncisione consiste nell’asportazione di una parte del prepuzio clitorideo per la donna, e dell’intero prepuzio per gli uomini. Se per le donne è “fortemente raccomandata”, per gli uomini è invece obbligatoria.
“La circoncisione è una sunnah per gli uomini, e una qualità onorevole per la donna” (riportato da Ahmad ibn Hanbal nel Musnad (5:75) )
Abu Hurayra riporta che il Profeta disse: “I caratteri distintivi della religione naturale (fitra) sono: la circoncisione, la rimozione dei peli pubici, il taglio dei baffi, il taglio delle unghie, e la rimozione dei peli delle ascelle” (Sahih Muslim, libro 2 hadith 496)
Anas ibn Malik riferisce che il Profeta disse ad Umm ‘Atiyya, una donna che eseguiva circoncisioni a Medina: “Quando circoncidi, rimuovi una parte molto piccola, e non escindere. Questo dona alla donna un bel sorriso e le fa guadagnare la benevolenza del suo sposo”
Autoerotismo
Secondo l’islam è proibito, ma è ammesso quando il desiderio è talmente forte che – nonostante la lettura del Corano, le preghiere ed il digiuno - potrebbe portare il credente a commettere ‘fornicazione’ (rapporti sessuali pre-matrimoniali). In altre parole, è preferibile l'autoerotismo che un rapporto sessuale tra fidanzati.
Matrimonio vietati
E’ proibito per l’uomo sposarsi nel caso in cui l'uomo e la donna siano stati allattati dalla stessa nutrice, poiché la parentela di latte è assimilata a quella di sangue, oppure quando l’uomo non può permetterselo finanziariamente (“due cuori e una capanna”, quindi, non è ammesso…).
Sulla parentela di latte evidenziamo che vale anche se il latte non viene succhiato direttamente dal seno, ma viene ad esempio estratto con un 'tiralatte' e bevuto dal biberon; nel caso quindi venga somministrato ai neonati il latte proveniente dalle 'banche del latte', per i musulmani questo è un grave problema, perchè, successivamente, potrebbe portare a matrimoni tra 'fratelli di latte' inconsapevoli di esserlo.
Matrimoni per “classi sociali”
La sharia indica chiaramente i criteri con cui un uomo deve scegliere la sposa (devozione ad Allah, al marito, livello sociale e bellezza). Tra questi vi è anche il livello sociale ed economico della futura sposa, di cui l’uomo deve tenere conto.
Spose bambine
La sharia permette di sposare uomini adulti a bambine anche di otto anni, a condizione che non abbiamo rapporti sessuali prima della pubertà. In molti paesi islamici avvengono infatti matrimoni del genere. Ciò perché Maometto prese come sposa, tra le altre, una bambina di otto anni, Aisha.
Dalla Sharia: Sahih Bukhari Volume 7, Libro 62, Numero 64, Narrato direttamente da 'Aisha: “Il Profeta l'ha sposata quando lei aveva sei anni e ha consumato il matrimonio quando aveva 9 anni, lei rimase con lui fino alla sua morte (di Muhammad)”.
La donna musulmana e il matrimonio
Il matrimonio musulmano è un contratto di puro diritto civile che ha per oggetto il semplice godimento fisico della donna da parte dell'uomo. Nel matrimonio è necessaria la presenza di due testimoni maschi, oppure di un maschio e due femmine. La sposa deve essere rappresentata dal tutore (il padre, fratello, zio, ecc.), altrimenti il matrimonio non vale. Il tutore, infatti, concluderà il contratto di matrimonio in nome e per conto della sposa, la quale potrà anche acconsentire al matrimonio con un semplice cenno al tutore.
Per potersi sposare, inoltre, la donna deve avere il permesso della sua famiglia.
La moglie non può opporsi alla scelta del marito di sposare altre donne, fino a quattro mogli in totale.
"E se temete di essere ingiusti nei confronti degli orfani, sposate allora due o tre o quattro tra le donne che vi piacciono" (Sura 4-3).
Matrimoni con non-musulmani
E’ ammesso il matrimonio tra uomini musulmani e donne non-musulmane (ad esempio cristiane, ma non se pagane o miscredenti). I figli saranno automaticamente musulmani. In caso di vedovanza, la moglie che non si è convertita all’islam non eredita nulla, mentre la moglie che si è convertita all’islam eredita comunque solo una minima parte del patrimonio.
Il matrimonio tra una donna musulmana con un uomo non-musulmano è invece proibito. La musulmana può sposarsi solo con un musulmano.
Obbedienza della moglie al marito
Un principio fondamentale nella religione islamica è quello dell'obbedienza della moglie al marito. Alla donna, in particolare, non è permesso di uscire di casa senza il permesso del marito e non è permesso di ricevere nessuno che al marito non piaccia.
Inoltre, la moglie deve sempre essere pronta a soddisfare i desideri sessuali del marito, quando e come a lui piaccia (ad eccezione del sesso anale, assolutamente vietato).
"Se un uomo chiama la moglie nel proprio letto ed ella non va da lui, così che l'uomo dorma sentendosi in collera con lei, gli angeli continueranno a maledirla fino al mattino" (trasmesso da Bukhari, Muslim, Nisa'i e Abu Dawud).
I diritti sessuali della moglie
Il marito non può interrompere l’atto sessuale prima che la moglie sia soddisfatta, o comunque senza il suo assenso.
Dopo 4 mesi senza rapporti sessuali con il marito, la moglie lo può citare in giudizio per ottenere il suo ritorno alla vita normale o il divorzio.
tratto da Huda.it
Figli e genitori, contraccezione
Il figlio deve disobbedire ai genitori nel caso in cui questi gli ordinino di fare una cosa contraria ai precetti dell'islam.
La contraccezione, distinta in ‘reversibile’ (ad esempio con la pillola) o permanente (sterilizzazione) è ammessa in sette casi, elencati specificamente (il desiderio della donna di mantenersi bella, il fatto che la coppia sia in viaggio, che abbia deciso di separarsi in futuro, ecc.). E’ però espressamente vietato non procreare se il solo motivo è il timore di non essere in grado, economicamente, di provvedere ad una famiglia numerosa.
E’ vietato adottare bambini, perché falsa i rapporti tra i componenti familiari.
Il marito può picchiare la moglie
L’islam permette al marito di picchiare la moglie o astenersi dall’avere rapporti sessuali, quando lei non gli obbedisce (Sura 4-34).
Durante il ciclo mestruale, niente sesso tra i coniugi.
Durante il periodo mestruale della donna è proibito per i coniugi avere rapporti sessuali.
"Non accostatevi alle vostre spose durante i mestrui e non avvicinatele prima che si siano purificate. Quando poi si saranno purificate, avvicinatele nel modo che Allah vi ha comandato”.(Sura 2-222).
Un uomo non può stare lontano dalla moglie per oltre sei mesi
Secondo la sharia, questo è il termine massimo che un marito può stare lontano dalla moglie:
'Umar (radiAllhu 'anhu) chiese a delle donne: "Quanto tempo una donna può stare lontana da suo marito?" ed esse risposero: "Due mesi, poi nel terzo mese la pazienza diminuisce, e nel quarto mese la pazienza scompare." Allora egli scrisse ai comandanti delle truppe di dire loro di non tenere un uomo lontano da sua moglie per più di quattro mesi.
Altre narrazioni (che costituiscono la legge islamica) riportano che il tempo per le persone per stare lontano è di sei mesi: vaggiano per un mese, poi stanno fermi per quattro mesi, poi ancora viaggiano per un mese.
La donna quando il marito parte per un viaggio
La donna non può essere lasciata in una casa da sola, ma deve soggiornare insieme a parenti maschi "mahram" (ossia almeno adolescenti). A meno che uno dei figli maschi non abbia raggiunto l'età della pubertà e sia quindi considerato "mahram".
Il divorzio musulmano
Il divorzio musulmano (detto “talak”) consiste nel permettere al marito di ripudiare la moglie, cacciandola di casa senza la garanzia di alcun sostentamento.
Il "ripudio" è la rinuncia da parte del marito ai diritti che ha acquistato in virtù del contratto nuziale, e la capacità di dar ripudio appartiene solo all'uomo. Trascorsi tre mesi dal ripudio senza che il marito abbia cambiato idea, il ripudio diventa irrevocabile e il matrimonio è sciolto.
Un uomo può divorziare da sua moglie per mezzo di una dichiarazione pubblica, mentre la moglie non possiede tale diritto.(Sura 2-229)
Esiste anche un divorzio per mutuo consenso: il marito si spoglia della sua autorità maritale e lascia libera la moglie di disporre di sé. In cambio, però, ha diritto ad un'indennità che la moglie si obbliga a pagargli (Cor. 2, 229).
La moglie può chiedere il divorzio se dimostra la sterilità del marito o se quest’ultimo non l’ha soddisfatta sessualmente da oltre quattro mesi.
In caso di divorzio i figli saranno affidati alla madre finchè i maschi non raggiungano i sette anni, e le femmine finché non diventino sessualmente mature (talora il termine viene fissato in dieci anni di età); dopodichè, il diritto di affidamente spetta al padre.
Matrimoni a ripetizione
Un uomo può divorziare dalla moglie, risposarla e divorziare nuovamente. "Il ripudio v’è concesso due volte." (Sura 2:229).
La donna ha la metà dei diritti dell’uomo
La religione islamica dispone che le donne abbiamo la metà dei diritti degli uomini:
- nelle testimonianze pubbliche (Sura 2:282)
- nell’eredità (Sura 4:11).
La donna e il Corano
La donna non può toccare il Corano né recitarlo se ha il ciclo mestruale. Inoltre, in generale, non può pregare in presenza di uomini.
La donna in moschea
Durante il ciclo mestruale, la donna non può entrare in moschea, perché impura.
La donna dalla parrucchiera
Una donna può farsi tagliare i capelli solo da un’altra donna musulmana (secondo alcune scuole coraniche, non è indispensabile, anche se fortemente raccomandato, che la parrucchiera sia di religione islamica), al riparo dagli sguardi degli uomini. Questo perché, per la donna, capelli, orecchie e collo possono essere visti solo dai maschi della propria famiglia.
Il taglio non deve essere troppo corto, né deve essere un taglio di tipo maschile, né un taglio per imitare i non–musulmani.
Le donne non possono truccarsi
Le donne non possono truccarsi prima di uscire di casa, perché la donna non deve esaltare la propria bellezza di fronte a uomini estranei.Tale divieto assume una particolare rilevanza durante il ramadan.
Inoltre, dato che prima di pregare è necessario lavare accuratamente ogni parte del corpo, deve eliminare qualsiasi trucco che possa coprire una parte del corpo stesso. Ad esempio, lo smalto delle unghie deve essere rimosso.
Guerre sante
La jihad può essere ‘offensiva’ o ‘difensiva’.
Nel primo caso occorre la dichiarazione di una fatwa di autorità legittima musulmana, che manda l’esercito in guerra sotto la guida di un specificio condottiero. E’ attuabile per conquistare territori dove i musulmani non possono osservare la propria fede. Seguendo questa logica, i cristiani dovrebbero dichiarare guerra a tutti quei paesi dove un cristiano non può pregare liberamente (come in Arabia Saudita, ad esempio).
Nella guerra difensiva, invece, è obbligo di ciascuno musulmano combattere l’occupante della terra islamica, senza la necessità di alcuna autorizzazione da parte dell’autorità musulmana.
Chi non combatte la guerra santa quando è tenuto, commette grave peccato (“Diserzione di fronte al nemico”).
Durante il Ramadan vietato profumarsi e parlare con persone del sesso opposto
Durante i 30 giorni del Ramadan, dall’alba al tramonto è vietato - oltre che bere, mangiare, fumare ed avere rapporti sessuali - anche profumarsi (perché darebbe un godimento illecito) e parlare con persone del sesso opposto di argomenti che non siano strettamente necessari (per evitare inutili tentazioni).
Il musulmano è al di sopra della Legge
Il musulmano deve prima obbedire ad Allah, poi a Maometto e quindi, in ultima istanza, all’Autorità governativa, ossia le leggi emanate dai vari Paesi.. “O voi che credete! Obbedite ad Allah e obbedite al Suo Messaggero e a quelli di voi che hanno autorità” [Sura An-Nisa, 59].
In altre parole, il musulmano non deve rispettare le leggi dello Stato che vìolino il Corano.
In caso di divorzio i figli saranno affidati alla madre finchè i maschi non raggiungano i sette anni, e le femmine finché non diventino sessualmente mature (talora il termine viene fissato in dieci anni di età); dopodichè, il diritto di affidamente spetta al padre.
Matrimoni a ripetizione
Un uomo può divorziare dalla moglie, risposarla e divorziare nuovamente. "Il ripudio v’è concesso due volte." (Sura 2:229).
La donna ha la metà dei diritti dell’uomo
La religione islamica dispone che le donne abbiamo la metà dei diritti degli uomini:
- nelle testimonianze pubbliche (Sura 2:282)
- nell’eredità (Sura 4:11).
La donna e il Corano
La donna non può toccare il Corano né recitarlo se ha il ciclo mestruale. Inoltre, in generale, non può pregare in presenza di uomini.
La donna in moschea
Durante il ciclo mestruale, la donna non può entrare in moschea, perché impura.
La donna dalla parrucchiera
Una donna può farsi tagliare i capelli solo da un’altra donna musulmana (secondo alcune scuole coraniche, non è indispensabile, anche se fortemente raccomandato, che la parrucchiera sia di religione islamica), al riparo dagli sguardi degli uomini. Questo perché, per la donna, capelli, orecchie e collo possono essere visti solo dai maschi della propria famiglia.
Il taglio non deve essere troppo corto, né deve essere un taglio di tipo maschile, né un taglio per imitare i non–musulmani.
Le donne non possono truccarsi
Le donne non possono truccarsi prima di uscire di casa, perché la donna non deve esaltare la propria bellezza di fronte a uomini estranei.Tale divieto assume una particolare rilevanza durante il ramadan.
Inoltre, dato che prima di pregare è necessario lavare accuratamente ogni parte del corpo, deve eliminare qualsiasi trucco che possa coprire una parte del corpo stesso. Ad esempio, lo smalto delle unghie deve essere rimosso.
Guerre sante
La jihad può essere ‘offensiva’ o ‘difensiva’.
Nel primo caso occorre la dichiarazione di una fatwa di autorità legittima musulmana, che manda l’esercito in guerra sotto la guida di un specificio condottiero. E’ attuabile per conquistare territori dove i musulmani non possono osservare la propria fede. Seguendo questa logica, i cristiani dovrebbero dichiarare guerra a tutti quei paesi dove un cristiano non può pregare liberamente (come in Arabia Saudita, ad esempio).
Nella guerra difensiva, invece, è obbligo di ciascuno musulmano combattere l’occupante della terra islamica, senza la necessità di alcuna autorizzazione da parte dell’autorità musulmana.
Chi non combatte la guerra santa quando è tenuto, commette grave peccato (“Diserzione di fronte al nemico”).
Durante il Ramadan vietato profumarsi e parlare con persone del sesso opposto
Durante i 30 giorni del Ramadan, dall’alba al tramonto è vietato - oltre che bere, mangiare, fumare ed avere rapporti sessuali - anche profumarsi (perché darebbe un godimento illecito) e parlare con persone del sesso opposto di argomenti che non siano strettamente necessari (per evitare inutili tentazioni).
Il musulmano è al di sopra della Legge
Il musulmano deve prima obbedire ad Allah, poi a Maometto e quindi, in ultima istanza, all’Autorità governativa, ossia le leggi emanate dai vari Paesi.. “O voi che credete! Obbedite ad Allah e obbedite al Suo Messaggero e a quelli di voi che hanno autorità” [Sura An-Nisa, 59].
In altre parole, il musulmano non deve rispettare le leggi dello Stato che vìolino il Corano.
Perdono divino
Nella religione cristiana esiste il concetto del perdono dei peccati in punto di morte. Nell’islam, invece, questa possibilità è negata.
Ci si può pentire di un peccato, infatti, solo se si ha poi la possibilità di fare una buona azioni, che cancelli il peccato commesso. In punto di morte, quindi, non è possibile pentirsi ed essere perdonati. Dalla Sharia: “"Ovunque tu sia, temi Allah; ad una cattiva azione fai seguire un'opera buona, la quale cancellerà la prima.”
Nessuna integrazione con chi non è musulmano
La religione islamica prevede espressamente di non integrarsi con cristiani, ebrei e comunque non-musulmani, mantenendosi ben distinti. Ciò a causa di versetti di questo genere: “O voi che credete, non sceglietevi per alleati ebrei e cristiani, essi sono alleati gli uni degli altri. E chi li sceglie come alleati e’ uno di loro”. (Sura 5:51).
Distinzione tra “moderati” ed “integralisti”, intepretazione del Corano
Distinguere tra musulmani “moderati” ed “integralisti” è fuorviante, perché ciò ipotizzerebbe la possibilità di poter interpretare il Corano, aggiornandolo ed adattandolo in chiave moderna. Ma il Corano, come la sharia, rappresenta la parola di Allah alla lettera, pertanto non interpretabile liberamente da qualsiasi musulmano. Di islam, quindi, ce n’è uno solo.
In teoria, per i musulmani sciiti (che rappresentano solo il 10% della popolazione islamica) è previsto che alcuni “dotti” islamici (non, quindi, qualsiasi imam o ulema), possano fornire una qualche interpretazione delle sure coraniche. Tali interpretazioni (dette ‘tafsir’) sono però praticamente sconosciute (se ne conoscono alcune in francese e in inglese, nessuna in italiano) e, soprattutto, la loro portata estremamente contenuta. E’ quindi purtroppo illusorio sperare in una lettura ‘moderata’ dei testi sacri islamici, anche se solo per il 10% dei musulmani.
Per i musulmani sunniti, invece, che rappresentano ben il 90% della popolazione islamica, la non interpretabilità del Corano è una verità assoluta.
Più che tra moderati ed integralisti, pertanto, è senz’altro più corretto differenziare piuttosto tra musulmani praticanti e non.
Dalla sharia: Il Profeta ha detto: "Chi commenta il Corano secondo la propria individuale opinione, si accomodi nel posto che gli spetta nel fuoco infernale".
Intolleranza verso i non-musulmani nella preghiera
Nelle invocazioni coraniche, durante la preghiera islamica, viene più volte invocata la vittoria sui miscredenti e gli infedeli. Rinvigorendo giornalmente, così, l’intolleranza verso i non-musulmani:
"Signore, infondi in noi la perseveranza, fai saldi i nostri passi e dacci la vittoria sul popolo dei miscredenti". (2:250)
"Signore, non ci punire per le nostre dimenticanze e i nostri sbagli. Signore, non caricarci di un peso grave come quello che imponesti a coloro che furono prima di noi. Signore, non imporci ciò per cui non abbiamo la forza. Assolvici, perdonaci, abbi misericordia di noi. Tu sei il nostro patrono, dacci la vittoria sui miscredenti ". (2:286)
"Signore, perdona i nostri errori e gli eccessi che abbiamo commesso, rinsalda le nostre gambe e dacci la vittoria sugli infedeli". (3:147)
“Ci affidiamo ad Allah. O Signor nostro, non fare di noi una tentazione per gli oppressori, Liberaci, per la Tua misericordia, da questo popolo di miscredenti”. (10:85-86)
Cremazione vietata
Nell’islam la cremazione dei morti è proibita.
Schiavitù ammessa.
L’islam non considera illecita la schiavitù. La ‘tratta degli schiavi’ in Africa (inteso come viaggi organizzati per razziare uomini) è infatti stata inventata proprio dagli arabi.
Negazione della morte in croce di Gesù
Secondo la sharia, Gesù sarebbe stato sostituito sulla croce da un sosia, probabilmente Giuda stesso, e avrebbe continuato così a predicare in Palestina.
E dissero: "Abbiamo ucciso il Messia Gesù figlio di Maria, il Messaggero di Allah!" Invece non l'hanno né ucciso né crocifisso, ma così parve loro . Coloro che sono in discordia a questo proposito, restano nel dubbio: non hanno altra scienza e non seguono altro che la congettura. Per certo non lo hanno ucciso. (Sura 4, 157).
L’individuo “corrotto” può essere ucciso
Il termine ”mahdur-ol-dam”, letteralmente una “persona il cui sangue non ha alcun valore”, è un’espressione della giurisprudenza islamica che sta ad indicare un individuo “corrotto”, che può essere pertanto ucciso impunemente.
Amputazione della mano per il ladro, morte per l’assassino (se non paga)
Per il furto, la pena prevista è l'amputazione della mano che ha commesso il peccato. Riguardo la modalità del taglio della mano, essa deve essere amputata a partire dal polso.
"Tagliate la mano al ladro e alla ladra , per punirli di quello che hanno fatto e come sanzione da parte di Allah." (Sura 5-38).
Per l'omicidio, la pena prevista è la morte. Se però l’assassino offre ai parenti della vittima una somma di denaro, e questi la accettano come compenso, egli potrà evitare la punizione.
"O voi che credete! La Legge dell'Uguaglianza nella punizione è prescritta per voi nel caso dell'omicidio: il libero per il libero, lo schiavo per lo schiavo, e la donna per la donna. Ma se l'assassino viene perdonato dai parenti dell'ucciso per un compenso, allora si attenga ad esso con giustizia.” [Sura 2-178]
Morte agli apostati, adulteri, omosessuali
Chi abbandona la religione islamica per un’altra deve essere ucciso. La ragione di questa pena è che, per l’islam, la società non si fonda sulla libertà dell'uomo, ma bensì sulla parola di Allah che - ad un certo momento della vita - il neo musulmano ha accettato. Colui che rifiuta la verità una volta che essa gli si è manifestata si macchia di una colpa gravissima, una macchia che non è tollerabile e priva chi se ne incolpa del diritto ad esistere all'interno della società.
Oltre all’apostasia, la legge islamica prevede la morte anche per l’adultera/o - ossia l'uomo o la donna sposati che hanno rapporti sessuali al di fuori del matrimonio - e per l’omosessuale.
Il vedovo/a o divorziato/a che ha rapporti sessuali senza essersi risposato, soggiace alla stessa pena dell'adultero: la morte per lapidazione. I rapporti sessuali pre-matrimoniali sono invece puniti con 100 frustate.
Quelli che seguono sono alcuni dei relativi hadith della sharia.
Adulterio e apostasia:
Bukhari (9,83,17): Narrato da ‘Abdullah: L’Apostolo di Allah disse, “Il sangue di un Musulmano che confessa che nessuno ha il diritto di essere adorato se non Allah e che Io sono il suo Apostolo, non può essere sparso se non in tre casi: in caso di omicidio, una persona sposata che partecipa in un atto sessuale illegale e colui che abbandona l’Islam (apostata) e lascia i Musulmani.”
Apostasia:
Bukhari (9,84,57), narrato da Ikrima: Ali bruciò alcune persone (ipocriti) e questa notizia raggiunse Ibn ‘Abbas, che disse, “Se fossi stato al suo posto non li avrei bruciati, perché il Profeta ha detto, ‘Non punite (nessuno) con la Punizione di Allah.’ Nessun dubbio comunque che li avrei uccisi, perché il Profeta ha detto, ‘Se qualcuno (un Musulmano) abbandona la sua religione, uccidetelo."
Adulterio e nemici dell'islam:
"Abu Qilaba disse, "Non è permesso uccidere una persona nell'Islam eccetto che in tre casi: che sia sposata e commetta adulterio, che abbia assassinato qualcuno, o che muova guerra contro Allah e il suo profeta" (Sahih Bukhari, Volume 60, 134)
Omosessualità:
Dalla Sunnah "Quando un uomo cavalca un altro uomo, il trono di Dio trema. Uccidete l'uomo che lo fa e quello che se lo fa fare. Il sihaq (lesbismo) delle donne è zina (rapporti illegittimi) tra esse".
Il Messaggero di Allah ha detto: "Chiunque trovate fare l'azione del popolo di Lot (sodomia, omosessualità), giustiziate colui che la commette e colui al quale viene commessa."
Hadith trasmesso da Tirmidhi, Abu Dawud, Ibn Majah.
Lapidazione:
"Gli ebrei giunsero dal messaggero di Allah e gli dissero che un uomo e una donna dei loro avevano commesso adulterio… Il profeta diede allora l'ordine che entrambi fossero lapidati." (Hadith Sahih Bukhari, Volume 56, Hadith 829)
Dal Corano (4-15): Se le vostre donne avranno commesso azioni infami (fornicazione o adulterio) portate contro di loro quattro testimoni dei vostri. E se essi testimonieranno, confinate quelle donne in una casa finché non sopraggiunga la morte o Allah apra loro una via d'uscita.
Lecito ingannare gli infedeli riguardo l'islam
La taqiyya, o kitmān, indica la possibilità di nascondere o addirittura rinnegare esteriormente la fede, di dissimulare l'adesione all’islam e di non praticare i riti obbligatori previsti dalla religione islamica se questo aiuta l’espansione dell’islam. E’ un concetto che i musulmani attuano nell’opera di proselitismo in ambito non islamico, dissimulando alcuni aspetti dell'Islam che non risultano condivisibili da parte della maggioranza dei non musulmani. Questo, ovviamente, intanto che l’islam non ha messo radici stabilmente nella società ove si sta insinuando.
Dal Corano e dalla Sunna: Sura 3-28 - I credenti non si alleino con i miscredenti, preferendoli ai fedeli. Chi fa ciò contraddice la religione di Allah, a meno che temiate qualche male da parte loro. Allah vi mette in guardia nei Suoi Stessi confronti. Il divenire è verso Allah.
Sura 16-106 - Quanto a chi rinnega Allah dopo aver creduto - eccetto colui che ne sia costretto, mantenendo serenamente la fede in cuore - e a chi si lascia entrare in petto la miscredenza; su di loro è la collera di Allah e avranno un castigo terribile.
Dalla Sunna: "Il Messaggero di Allah disse, ‘Chi è pronto ad uccidere Ka’b bin al-Ashraf? Ha proferito parole ingiuriose e ha danneggiato Allah e il Suo Apostolo.’ Maslamah si alzò e disse, ‘Vuoi che sia io ad ucciderlo?’ Il Profeta proclamò, ‘Si.’ Maslamah disse, ‘Quindi permettimi di mentire così che io sia in grado di ingannarlo.’ Muhammad disse, ‘Puoi farlo.’”
Maometto e la moglie Aisha di soli 9 anni
Maometto sposò una delle sue mogli, Aisha, la preferita, quando lei aveva soli 6 anni, e consumò il matrimonio quando la bambina ne aveva appena 9.
Sahih Bukhari Volume 7, Libro 62, Numero 64: "Narrato da ‘Aisha: …che il Profeta l’ha sposata quando lei aveva 6 anni e ha consumato il matrimonio quando aveva 9 anni"
Abu Dawud Volume 2, Numero 2116: "'Aisha disse, "L'Apostolo di Allah mi sposò quando avevo 7 anni." (Il narratore Sulaiman dice: "O 6 anni."). "Egli ebbe rapporti sessuali con me quando avevo 9 anni."
Sahih Bukhari Volume 7, Libro 62, Numero 65: "Narrato da ‘Aisha: …che il Profeta l’ha sposata quando aveva sei anni e ha consumato il suo matrimonio quando ne aveva nove. Hisham ha detto: “Sono stato informato che ‘Aisha rimase con il Profeta per nove anni (cioè fino alla sua morte.)”
Sahih Bukhari Volume 7, Libro 62, Numero 88: "Narrato da ‘Ursa: Il Profeta scrisse (il contratto di matrimonio) con ‘Aisha quando lei aveva sei anni e consumò il suo matrimonio con lei quando ne aveva nove e lei rimase con lui per nove anni (fino alla sua morte).
Sahih Bukhari volume 5, Libro 58, Numero 236: "Narrato dal padre di Hisham: Khadija morì 3 anni dopo che il Profeta partì verso Medina. Rimase colà per circa 2 anni e quindi sposò ‘Aisha quando era una bambina di 6 anni di età, ed egli consumò quel matrimonio quando lei aveva 9 anni.
fonte: http://digilander.libero.it/coranoislam/varie.html