Paradiso Catechesi - La destinazione dei santi cristiani
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CAP. 1
IL PARADISO DI ADAMO
Il giardino dell'Eden
Appena il discorso cade sul paradiso il pensiero corre istintivamente al secondo capitolo della Genesi. Riportiamo almeno in parte il testo biblico:
“Poi Jahve -Dio piantò un giardino (paradiso) nell'Eden, a oriente, e vi collocò l'uomo che aveva modellato. Jahve Dio fece spuntare dal suolo ogni sorta di alberi piacevoli a vedersi e buoni a mangiare, l'albero della vita in mezzo al giardino (paradiso)
e l'albero della conoscenza del bene e del male. C'era un fiume che usciva ad irrigare il giardino (paradiso), poi si divideva e veniva a formare quattro bracci...” (Genesi 2, 8-10, Garofalo).
Osservazioni:
1 - La parola “paradiso”, che nel testo riportato ricorre tre volte e altre due nel resto del capitolo, corrisponde all'ebraico “gan”. Nella Bibbia greca dei Settanta “gan” fu tradotto col termine “paradèisos” (greco), che deriva dal persiano pari-daiza o paridezza. In italiano diventa “paradiso” e voci analoghe in altre lingue moderne. Letteralmente “paradèisos” significa “muro di cinta” di un parco o giardino. Poi venne a significare lo stesso parco o giardino. Stando dunque alla lettera, l'autore sacro afferma che Jahve pose la prima coppia umana in un pezzo di terra recintata, con più esattezza in una “villa”, provvista di tutti i conforti, di cui godevano le ville dei re e dei nobili orientali al tempo in cui l'autore sacro mise in iscritto il racconto delle origini dell'uomo.
2 - La villa-paradiso era collocata nell'Eden. Che cosa bisogna intendere per Eden?
a) Il grande biblista san Girolamo (347-420 d.C.) definiva l'Eden “orto di delizie” (hortus voluptatum), una terra cioè amenissima, che poteva rendere felice l'uomo. L'ubicazione geografica passava in second'ordine. L'autore sacro intendeva mettere in evidenza la piena felicità dell'uomo e della donna ai primordi dell'umanità, prima del peccato. La determinazione esatta del luogo contava poco o nulla. L'essenziale era far sapere che Adamo ed Eva vivevano un'esistenza esente da qualsiasi dolore e colma di
felicità.
Continua...