Testimone di Geova Operato al cuore rifiuta trasfusione
Testimoni di Geova
8 GENNAIO 2014
Testimone di Geova deve operarsi al cuore ma rifiuta la trasfusione per motivi religiosi
L’uomo è morto qualche giorno fa a causa di un’emorragia cerebrale. Gli era stata installato un dispositivo cardiaco a causa di un’infezione al cuore.
Si chiama Massimiliano Testaferri, è un uomo di 40 anni di Ancona ed è morto pochi giorni fa a Berlino per un’emorragia cerebrale. Tutto è iniziato quando, qualche mese fa, i medici dell’ospedale anconetano di Torrette gli hanno trovato una grave infezione al cuore che gli aveva danneggiato gravemente il ventricolo sinistro. Il 40enne sembrava spacciato anche perché, essendo Testimone di Geova, non avrebbe potuto sottoporsi a un intervento chirurgico a cuore aperto che avrebbe potuto necessitare di una trasfusione di sangue. L’unico modo per salvarlo, infatti, sarebbe stato installargli un Vad (dispositivo di assistenza ventricolare), ovvero un apparecchio elettronico che supporta l’attività cardiaca: il protocollo vigente in Italia, tuttavia, prevede che durante l’intervento – in caso di necessità – venisse fatta una trasfusione di sangue. A negare l’assenso sono stati i familiari che, dopo una ricerca febbrile, hanno trovato una struttura sanitaria di Berlino che garantiva l’esecuzione dell’intervento senza la necessità di trasfusioni. Un’operazione costosissima, resa possibile grazie alla mobilitazione dei confratelli. Come racconta Il Resto del Carlino, “nel giro di una giornata la comunità locale dei Testimoni di Geova riuscì a mettere insieme circa 400mila euro ed il 23 agosto Massimiliano, in fin di vita, partì in aereo per Berlino, dove fu subito operato”.
L’intervento è fortunatamente riuscito ma purtroppo la situazione di Massimiliano si è complicata nei mesi successivi. Il vad, infatti, ha provocato una serie di piccole ischemie e successivamente un’emorragia cerebrale fatale
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CI DISPIACE PER LA MORTE DI QUESTA PERSONA E PARTECIPIAMO AL DOLORE DEI FAMIGLIARI
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