Il Battesimo cristiano neonati testimoni di Geova - Cristiani Cattolici: Pentecostali Apologetica Cattolica Studi biblici

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Il Battesimo cristiano neonati testimoni di Geova

Testimoni di Geova

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PARTE PRIMA

BIBBIA e BATTESIMI


Il battesimo di Giovanni
 
Nella Bibbia del Nuovo Testamento si parla espressamente di due battesimi: quello amministrato da Giovanni, detto perciò che il Battista e quello che in seguito istituì il Signore Gesù,  diede ordine ai suoi discepoli di amministrarlo a tutte le genti (cf. Matteo 28, 19).
 
Del battesimo di Giovanni ne riferiscono tutti e quattro gli evangelisti, che descrivono il rito e gli effetti da esso prodotti. Riportiamo le testimonianze di san Matteo e di san Giovanni:
 
San Matteo.- “In quei giorni comparve Giovanni il Battista a predicare nel deserto della Giudea, dicendo: "Convertitevi, perchè il regno dei cieli è vicino" (... ). Allora accorrevano a lui da Gerusalemme, da tutta la Giudea e dalla zona adiacente il Giordano e, confessando i loro peccati, si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano. Vedendo però molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro (...): "Io vi battezzo con acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più potente di me e io non son degno di portargli i sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco"” (Matteo 3,1-2,7,11-12).

 
.San Giovanni: “E questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: " Chi sei tu?   Egli confessò e non negò, e confessò: " lo non sono il Cristo    (...). Lo interrogarono e gli dissero: " Perchè dunque battezzi se non sei il Cristo nè Elia, nè il Profeta? ". Giovanni rispose loro: "Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, uno che viene dopo di me, al quale io non son degno di sciogliere il legaccio dei sandalo" (...). Giovanni rese testimonianza dicendo: "Ho visto lo Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui. Io non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua, mi aveva detto: " L'uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è colui che battezza in Spirito Santo. E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio "” (Giovanni 1,19-20, 25-27, 32-34).
 
Osservazioni:
 
a) A giudizio degli studiosi, il battesimo di Giovanni altro non era che il battesimo dei proseliti, ossia dei pagani che si convertivano alla religione ebraica. Tuttavia era amministrato a tutti coloro che volevano prepararsi all'apparizione del Messia, giudei e non giudei. “Poichè il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo” (Luca 3,15).
 
b) A differenza della circoncisione, che veniva amministrata anche ai neonati (cf. Luca 1,59; 2,21; Levitico 12,3), il battesimo di Giovanni era amministrato solo alle persone adulte, a quanti cioè fossero capaci di peccati personali e di atti di pentimento: “Confessando i loro peccati, si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano” (Matteo 3,6).
 
c) In effetti, il battesimo di Giovanni non aveva in sè la forza soprannaturale di cancellare i peccati come l'avrà quello che sarà istituito da Gesù. Di questo si dirà dopo. Il Battista insisteva su questa distinzione: “lo vi battezzo con acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più potente di me (...). Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco” (Matteo 3,11).
 
d) Appare dunque chiaro, fin da queste osservazioni, che il battesimo di Giovanni si distingue radicalmente dal battesimo cristiano. Anzitutto perchè era un rito temporaneo, legato a un momento storico particolare ( l'attesa del Messia), mentre il battesimo cristiano è una istituzione permanente (cf. Matteo 28,19; Atti 19,1-7). Poi in quanto agli effetti: era un invito alla conversione in vista del perdono dei peccati rimessi direttamente da Dio. Il battesimo, che Gesù istituirà, avrà un'efficacia intrinseca immensamente superiore.
 
Perchè Gesù si volle battezzare?
 
Sono ancora tutti e quattro gli evangelisti a narrarci come anche Gesù andò da Giovanni per essere battezzato. Questo gesto del Maestro doveva avere un significato specifico se il Nuovo Testamento lo ricorda più d'una volta nei suoi particolari. Sentiamo ancora Matteo:
 
“In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: " lo ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me? ". Ma Gesù gli disse: " Lascia fare per ora, perchè conviene che così adempiamo ogni giustizia ". Allora Giovanni acconsentì. Appena battezzato, Gesù usci dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dal cielo che disse: " Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto ".” (Matteo 3,13-17).
 
Nel vangelo di Giovanni lo stesso episodio ci viene narrato con alcuni particolari di grande importanza per cogliere il significato di quell'evento:
 
“li giorno dopo, Giovanni vedendo venire Gesù verso di lui disse: " Ecco l'agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo. Ecco colui del quale io dissi: Dopo di me viene un uomo che mi è passato davanti perchè era prima di me. lo non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare con acqua perchè egli fosse fatto conoscere a Israele” (Giovanni 1,29-3 1).
 
Osservazioni:
 
a) La scena qui descritta deve essere avvenuta il giorno dopo l'incontro di Giovanni con la delegazione di sacerdoti e leviti di Gerusalemme già ricordato. A questi capi religiosi Giovanni aveva dichiarato di non essere lui il Messia, aggiungendo che vi era qualcun'altro ancora sconosciuto, ma presente in mezzo a loro, molto più grande di lui.
 
L'indomani Gesù stesso dà al Battista l'opportunità di conoscere e far conoscere questo sconosciuto.
 
b) In effetti, il Battista dichiara pubblicamente che la sua missione aveva lo scopo di far conoscere Gesù a Israele: farlo conoscere come Messia, come Agnello di Dio, cioè come Salvatore, come Figlio prediletto, ossia unico, di Dio.
 
Certo Giovanni conosceva Gesù e aveva di lui una grande stima. Ma non aveva la prova determinante che egli fosse il Messia, il Salvatore atteso da Israele. La giustizia di Dio (cf. Matteo 3,1 5), ossia la volontà di Dio per la salvezza dell'umanità, esigeva anche questo, che Gesù si unisse alla folla, facesse un gesto di umiltà e così Giovanni fosse istruito dall'alto che Gesù era il Messia e lo indicasse agli altri come tale.
 
c) Al Battista fu fatta la grande rivelazione con la manifestazione dello Spirito Santo, che scese e si posò su Gesù. Dopo di che il Battista, con la grande autorità, di cui godeva presso il grande pubblico, poteva testimoniare che Gesù era colui che doveva venire (cf. Giovanni 1,33-34).Poi il Battista si ritira e scompare, mentre Gesù avanza e rimane per sempre (cf. Giovanni 3,25-30).
 
Così la dichiarazione di Giovanni svela il vero senso del battesimo di Gesù. Esso non fu un atto di penitenza per la conversione e remissione dei peccati perchè Gesù non aveva peccati (cf. 1 Pietro 2,22), ma l'appuntamento di Dio col Battista affinchè gli fosse rivelato dall'alto chi veramente fosse Gesù e lo facesse sapere agli altri. In altre parole, il battesimo che Gesù volle ricevere da Giovanni non fu un battesimo, ma una epifania, ossia la manifestazione di lui - di Gesù - come il Figlio unico di Dio e come il Messia. Il gesto di Gesù fu la sua investitura messianica davanti al mondo.
 
d) Questa breve analisi conduce necessariamente a una conseguenza di grande importanza, vale a dire che il battesimo ricevuto da Gesù non può essere considerato come modello del battesimo cristiano. Appellarsi al battesimo ricevuto da Gesù per negare, per esempio, il battesimo dei bambini ed insistere che il battesimo cristiano deve essere amministrato in età adulta perchè così ha fatto Gesù, equivale a cadere in un grosso equivoco, a commettere un grande errore scritturistico. Il battesimo che Gesù istituirà, ossia il battesimo cristiano, trova piuttosto il suo parallelo nella circoncisione (cf. Colossesi 2,1 1), come diremo in seguito (cf. p. 27).
 
Il battesimo istituito da Gesù
 
1 - Non sappiamo con esattezza quando Gesù istituì il suo battesimo, quello che ricevono i veri cristiani d'ogni tempo. Da alcuni versetti del vangelo di Giovanni, del resto molto controversi (cf. Giovanni 3,22-28), sembra che già durante la vita pubblica di Gesù fosse amministrato un battesimo in suo nome, che incontrava molto seguito.
 
In ogni modo, il comando esplicito e solenne di amministrare a tutte le genti il battesimo unico e definitivo Gesù lo diede agli Apostoli prima della sua Ascensione al cielo:
 
“Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome dei Padre e dei Figlio e dello Spirito Santo” (Matteo 28,19, cf. Marco 16,15-16).
 
Nel dare questo comando il Risorto ci tenne a precisare la distinzione tra il battesimo di Giovanni e il battesimo che egli ordinava di amministrare a tutte le genti, giudei e pagani:
 
“Giovanni ha battezzato con acqua, voi invece sarete battezzati in Spirito Santo, fra non molti giorni” (Atti 1,5).
 
Commenta La Bibbia di Gerusalemme:
 
“E' il battesimo di Spirito, già annunziato da Giovanni Battista (Mt. 3,11) e qui promesso da Gesù. Sarà inaugurato con l'effusione di Pentecoste (2,1-4). In seguito gli apostoli, secondo l'ordine di Cristo (Mt. 28,19), continueranno ad amministrare il battesimo d'acqua (At. 2,41; 8,12-38; 10,45- 48), come segno di iniziazione al Regno messianico (cf. Mt. 3,6 SS)4.
 
Notiamo comunque che il battesimo d'acqua era non di rado accompagnato da segni dello Spirito Santo (cf. Atti 8,11-13; 10,45-48 ecc.).
 
2 - In effetti, gli Apostoli hanno amministrato solo e sempre il battesimo istituito da Gesù, il battesimo cioè d'acqua e da Spirito (cf. Giovanni 3,5). Quest'unico battesimo conferisce a tutti lo Spirito Santo, alcune volte anche con segni visibili come già abbiamo detto.
 
Ad Efeso, per esempio, alcuni lontani discepoli del Battista, dopo la spiegazione data loro da san Paolo, si fecero battezzare nel nome del Signore Gesù, e non appena Paolo ebbe imposto loro le mani, ricevettero lo Spirito Santo, cominciando a parlare in lingue e a profetizzare (cf. Atti 19,1-7).
 
Paolo aveva precisato: “Quello di Giovanni era un battesimo per quelli che accettavano di cambiare vita; egli invitava la gente a credere in colui che doveva venire dopo di lui, cioè in Gesù” (Atti 19,4, La Bibbia in lingua corrente).
 
Appare dunque chiaro che il battesimo istituito da Gesù è completamente diverso da quello amministrato temporaneamente da Giovanni. L'ha detto a più riprese lo stesso Battista (cf. Matteo 3,11; cf. Giovanni 1,24-28); l'ha ricordato Gesù (cf. Atti 1,5); lo ripete e lo spiega san Paolo (cf. Atti 19,1-7)
 
Battesimo di fuoco
 
Vediamo ora, seguendo fedelmente la Bibbia, in che cosa consiste questa radicale differenza tra il battesimo di Giovanni e quello istituito da Gesù, cioè il battesimo cristiano.
 
1 - Dalle labbra stesse del Battista abbiamo appreso che il suo battesimo era un battesimo “con acqua per la conversione, ma colui che viene dopo di me (...) vi battezzerà in Spirito santo e fuoco” (Matteo 3,11.; cf. Marco 1,8; Luca 3,16).
 
Gesù ha preferito parlare di acqua e di Spirito (Giovanni 3,5; cf. Matteo 28,19). Gli Apostoli battezzavano con acqua(cf. Atti 8,30; 10,47-48 ecc.). Ma la presenza attiva dello Spirito accompagnava e anche precedeva il battesimo d'acqua, spesso con segni visibili (cf. Atti 10,44-49; 19,6-7).
 
Spirito Santo e acqua/fuoco sono dunque le due componenti del battesimo cristiano. Nessun altro battesimo ha avuto o ha queste caratteristiche.
 
2 - Cerchiamo ora di capire il significato o simbolismo del fuoco e dell'acqua. Poi parleremo del dono o attività dello Spirito Santo.
 
a) Il fuoco, nella Bibbia, è simbolo di diversi interventi. divini nelle cose di questo mondo. A noi qui giova ricordare come a volte il fuoco serve a indicare l'intervento dello Spirito di Dio per purificare le coscienze (cf. Isaia 6,6-7; Zaccaria 13,9; Malachia 3,2-3) s.
 
Quando dunque il Battista preannuncia il battesimo, che Gesù istituirà, come un battesimo di fuoco, vuol indicare chiaramente che, a differenza del suo battesimo, quello amministrato nel nome di Gesù avrà in sè la virtù divina di cancellare i peccati.
 
b) Gesù ha preferito parlare di acqua (cf. Giovanni 3,5). Identico simbolismo, identica virtù o efficacia purificatrice.
 
Nel diluvio l'acqua è servita come mezzo di punizione, ma anche come simbolo di purificazione (cf. 1 Pietro 3,20-21). Nel Salmo 50,9 e in Ezechiele 36,25 l'acqua serve a indicare la purificazione dal peccato.
 
Ma vi è differenza tra prima e dopo l'intervento di Dio nel mondo mediante il suo Cristo. Nel battesimo cristiano l'acqua, in virtù dell'opera redentiva del Figlio unico di Dio, acquista un'efficacia soprannaturale, che purifica o lava non una sporcizia corporale, ma spirituale.
 
Nel testo citato di Pietro (1 Pt. 3,2 1), il capo degli Apostoli spiega come il battesimo cristiano, mediante l'acqua, simbolo di purificazione, accompagnato dall'invocazione di salvezza rivolta a Dio, libera l'anima da ogni sozzura morale in virtù dell'opera redentrice di Cristo culminata nella sua risurrezione:
 
“Quest'acqua  (quella del diluvio) era immagine del battesimo che ora salva voi. li battesimo non è un lavaggio del corpo, per togliere via lo sporco; è invece un'invocazione a Dio, fatta con buona coscienza. Il battesimo vi salva perchè Cristo è risorto, e ora si trova in cielo. Accanto a Dio, egli regna sopra tutti gli angeli, le forze e le potenze celesti” (1 Pietro 3,21-22; La Bibbia in lingua corrente).
 
Lo stesso Pietro, nel suo primo discorso ai Giudei e proseliti in Gerusalemme il giorno di Pentecoste, aveva dato il lieto annuncio:
 
“Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo per la remissione dei vostri peccati, dopo riceverete il dono dello Spirito Santo” (Atti 2,38).
 
Fuoco che purifica, non distrugge
 
L'errore. A parere dei tdG, il battesimo di fuoco significa distruzione per i nemici di Dio; come prova citano Luca 3,16: " Egli vi battezzerà ... col fuoco " e Luca 17,29-30: " Nel giorno che Lot uscì da Sodoma piovve dal cielo fuoco e zolfo e li distrusse tutti. Lo stesso avverrà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo sarà rivelato ".
 
 
La verità:
 
a) Notate anzitutto come Geova sia un dio che distrugge. Salva solo i suoi amici che sono gli appartenenti alla setta geovista. A sostegno di questo errore spiegano la Bibbia in modo equivoco e settario.
 
L'errore ed equivoco dei geovisti (ignoranza o malafede?) consiste nel non distinguere tra i vari simbolismi e significati che nella Bibbia una parola o espressione può avere e di fatto ha.
 
Il fuoco nella Bibbia può significare distruzione, ossia un mezzo usato da Dio per punire con la morte i peccatori. Tale fu appunto il caso degli abitanti di Sodoma (cf. Genesi 19,23-24).
 
Ma nel giorno di Pentecoste gli Apostoli e molti discepoli di Gesù, in mezzo a una pioggia, per così dire, di lingue di fuoco, " che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro ", non furono distrutti, ma " tutti pieni di Spirito Santo " (Atti 2,3-4).
 
Già molto tempo prima degli Apostoli un fuoco divino aveva purificato il profeta Isaia e lo aveva costituito messaggero di Jahve (cf. Isaia 6,6-8). Non lo aveva certamente distrutto. In modo analogo, Geremia sentiva nel suo cuore " come un fuoco ardente ", che, lungi dal distruggerlo, lo animava a lottare con coraggio contro i nemici di Dio (cf. Geremia 20,9-  10) 7.
 
Non sempre dunque il fuoco è strumento di distruzione. L'uso che i tdG fanno della Parola di Dio è grossolanamente distorto. Esaminiamo ora i testi biblici strumentalizzati dai tdG.
 
b) In Luca 3,16 è detto: " Costui (Gesù) vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco ". Con astuzia i geovisti tralasciano le parole " in Spirito Santo " e mettono in risalto soltanto il fuoco, per manipolare meglio, cioè a loro capriccio, la Parola di Dio. A parte l'astuta manovra, bisogna notare che se il fuoco fosse qui strumento di distruzione, ne seguirebbe che tutti quelli che ricevono il battesimo istituito da Cristo sarebbero distrutti! E' un'assurdo! Gesù comanda di battezzare per la salvezza (cf. Marco 16,16).
 
E' vero che il Battista, nel verso seguente (Luca 3,17), parla di pula che Cristo brucerà con fuoco inestinguibile. Ma qui il fuoco cambia simbolismo ed indica appunto la tremenda possibilità d'una punizione eterna per chi non volesse essere frumento nel granaio di Cristo. Si tratta di due simbolismi diversi.
 
c) Il fuoco dunque, con cui Dio punì gli abitanti di Sodoma (cf. Luca 17,29-30), non ha nulla a che fare col fuoco del battesimo. Questo salva, come abbiamo detto, non punisce. Distrugge solo il peccato, ossia i nemici spirituali di Dio e dell'uomo, e dispone il battezzato a ricevere una vita nuova in Cristo. San Paolo esprime meravigliosamente questa dottrina nella Lettera ai Romani:
 
“O non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? Per mezzo del battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte, perchè come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova” (Romani 6,3-4).


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