Angeli e Demoni Combattimento catechesi Bibbia Chiesa
Esorcismo e lotta contro Satana
In che modo gli angeli combattono i demoni?
Hanno spade speciali o cose del genere?
Nella sua lettera agli Efesini, San Paolo scrive: “La
nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di
carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di
questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle
regioni celesti” (Ef 6, 12).
In altre parole, è in atto una battaglia spirituale che non riusciamo
a vedere. Questa realtà è difficile da immaginare, ma è confermata nel
corso della Bibbia, anche nella vita di Gesù, come quando è andato nel
deserto per combattere contro il demonio. A volte potremmo chiederci
come sia davvero questa “battaglia spirituale”. È piena di spade, scudi e
armature o ci sono “sciabole angeliche” speciali?
In che modo gli angeli combattono i demoni?
In primo luogo, il Catechismo della Chiesa Cattolica (n. 329) spiega la loro natura:
“Sant’Agostino dice a loro riguardo: « “Angelus”
officii nomen est, […] non naturae. Quaeris nomen huius naturae,
spiritus est; quaeris officium, angelus est: ex eo quod est, spiritus
est, ex eo quod agit, angelus – La parola “angelo” designa l’ufficio,
non la natura. Se si chiede il nome di questa natura, si risponde che è
spirito; se si chiede l’ufficio, si risponde che è angelo: è spirito per
quello che è, mentre per quello che compie è angelo”.
Il Catechismo di Baltimora dichiara brevemente lo stesso, con un piccolo chiarimento:
“Cosa sono gli angeli? Gli angeli sono spiriti creati, senza corpo, con consapevolezza e libero arbitrio”.
Come Dio è per natura puro spirito, gli angeli sono puri spiriti
senza un corpo. In questo modo rispecchiano Dio in un modo in cui non
umani non possiamo fare. Spesso rappresentiamo gli angeli con le ali,
non perché le abbiano, ma perché questo rappresenta la loro rapidità e
simboleggia il loro ruolo di messaggeri.
Non possiedono un corpo come noi, ma riescono a combattere altre
creature spirituali. L’esempio più famoso si ritrova nel libro
dell’Apocalisse, nel passo (12, 9) in cui l’arcangelo Michele caccia
Satana dal cielo:
“Il grande drago, il serpente antico, colui che
chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu
precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli”.
Questo passo non ci dà altri indizi se non il fatto che i demoni
possono essere “precipitati”. Essendo puri spiriti, non si è trattato di
un atto fisico, ma di un atto spirituale.
Il filosofo Peter Kreeft offre una possibile spiegazione nel suo libro Angels and Demons, descrivendo come gli angeli comunichino tra loro:
“Gli angeli comunicano immediatamente, da mente a
mente, senza alcun mezzo come aria, orecchie o perfino parole – per
telepatia mentale diretta“.
Si potrebbe pensare a una battaglia di intelletti piuttosto che a una
di spade. Non c’è niente di materiale in questa lotta, difficile da
immaginare dal nostro punto di vista. È per questo che gli artisti hanno
sempre rappresentato gli angeli in modo fisico, con scudi, spade e
armature. È molto più semplice per la nostra mente pensare a una
battaglia fisica che a una immateriale.
In fondo, non è molto emozionante rappresentare una battaglia tra due
creature che assomigliano più a elettroni che a esseri umani.
[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]
dal sito aleteia.org