Eresie Chiesa cattolica - Risposte spiegazione catechesi - Cristiani Cattolici: Pentecostali Apologetica Cattolica Studi biblici

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Eresie Chiesa cattolica - Risposte spiegazione catechesi

Confutazioni al Protestantesimo

Alcuni cenni in opposizione al libello anticattolico realizzato dal rev. Stefano Testa del centro biblico di Napoli e diffuso da vari settari

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di Paolo Blandini: Carissimi fratelli e sorelle da diversi anni subiamo attacchi da vari movimenti religiosi alternativi, come evangelici, di varie denominazioni, di brahamaniti, testimoni di Geova ecc. ma ho visto che un bel gruppo di fratelli cattolici ci difendiamo bene, perché preparati biblicamente e storicamente sulla Chiesa Cattolica , però ci sono fratelli cattolici, che purtroppo, non sono preparati in questo senso e che ingenuamente cascano con queste persone, e molto spesso rimangono scossi, e purtroppo molti ci cascano e abbandonano la Vera Chiesa. Allora ho deciso di postare alcune accuse fatti da questi per mettere in crisi il Cattolico non preparato ecc. Per cui ho preso un bel lavoro fatto da altri fratelli che rispondono alle accuse fatte da questi, e questo sarà un valido aiuto per i nostri fratelli impreparati, per cui vi prego gentilmente di condividere questo lavoro, in modo che venga letto da più persone, e consiglio anche di conservarlo e possibilmente stamparlo e potete servirvi di questo bel lavoro. E un lavoro lungo, come dice un evangelico, un lenzuolo lunghissimo, ma ne vale la pena per aiutare altri fratelli a non farsi trovare impreparato, certo non c’è tutto, ma quello che c’è in questo, basta.

Un consiglio: quando vi dicono qualche cosa contro la Chiesa consiglio di andare a verificare personalmente se ciò risulta a verità, facendo ricerche, perdendoci anche del tempo, perché molto spesso le loro accuse non risultano a verità , come è successo di constatare a me personalmente facendo delle ricerche, per cui BUONA LETTURA:
Rev. Stefano Testa
Lista delle eresie e delle invenzioni umane adottate e perpetuate dalla chiesa cattolica romana nel corso di 1600 anni.
settima edizione italiana
«E conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi» (Gesù, secondo le parole di Gv 8:32).
AVVERTENZA. - Queste date in molti casi sono approssimative. Molte di queste eresie furono correnti qua e là nella Chiesa molto tempo prima di essere adottate ufficialmente; ma è solo quando un Concilio le ha ufficialmente adottare e il Papa le ha proclamate come dogma di fede che esse DEVONO essere credute e praticate dai cattolici. Per essere verace, una dottrina deve essere conforme alla Parola di Dio. «Alla legge! Alla testimonianza! Se il popolo non paria così, non vi sarà per lui alcuna aurora!» Is 8:20. Nella riforma del secolo XVI, queste eresie furono ripudiate perché non d'accordo con l'insegnamento di Gesù e degli Apostoli quale si trova nel Nuovo Testamento.
1. Tra tutte le invenzioni umane praticate dalla Chiesa Romana e contrarie al Vangelo, le più antiche sono la preghiera per i morti e il segno della Croce. Ambedue furono inventate verso l'anno 310
Furono ufficialmente adottate intorno al 500 dopo Cristo.

RISPOSTA DEL CATTOLICO:

Il rev. Testa conosce così poco la Chiesa cattolica da classificare come "Dogmi di fede" tutti i 44 punti da lui elencati (diversi dei quali sono ripetizioni di punti già elencati!).
AVVERTENZA - Se le date sono approssimative, come il rev. Testa afferma, vuoi dire che non sono giuste, per questo le nostre date, in molti casi, correggono quelle dal rev. citate approssimative o inventate a caso. Molte delle loro eresie furono correnti, qua e là, nelle scomparse sétte e molto dopo, sono state adottate ufficialmente da quelle nord-americane, emigrate in Europa da cinquant'anni circa dell' E. V. Benché vari Concili, Teologi, Biblisti, Studiosi e semplici cristiani le abbiano smentite, le dette sétte continuano a diffonderle. Per essere verace, una dottrina deve essere conforme alla Parola di Dio. Ma per esse non c'è Isaia che tenga cfr. Is. 8:20! Nella riforma del secolo XVI, queste eresie furono ripudiate DALLA CHIESA DEI VERI CRISTIANI, perché non d'accordo con l'insegnamento di Gesù e degli Apostoli quale si trova nel Nuovo Testamento.

1. PREGHIERA PER I MORTI - SEGNO DELLA CROCE
Il Centro Biblico di Napoli è così poco biblico da distribuire Bibbie mutilate di ben 7 Libri Sacri: Tobia - Giuditta - Sapienza - Siracide (o Ecclesiastico) - I Maccabei - II Maccabei - Baruc. Ebbene: nel II libro dei Maccabei 12,39-45 si riscontra la dottrina biblica della necessità di pregare per i morti. La validità dei 7 Libri Sacri cancellati dal Centro Biblico di Napoli è comprovata dal fatto che detti Libri erano contenuti nella traduzione in lingua greca dell' Antico Testamento denominata "dei Settanta".
Ora, è universalmente riconosciuto che gli evangelisti riportano nel Nuovo Testamento ben 300 citazioni (su un totale di 350) riprese dalla traduzione "dei Settanta".

É provato, quindi, che la Bibbia "dei Settanta", contenente i 7 libri in questione, venne usata ed approvata da Gesù Cristo, dagli Apostoli, dagli evangelisti, ecc. Ma il Centro Biblico di Napoli riprova Gesù Cristo e l'intera Chiesa primitiva e getta nella spazzatura ben 7 Libri sacri. Il rev. Testa afferma che la preghiera per i morti fu "un'invenzione" di Giuda Maccabeo II Mac 12,38 come scritto nella Bibbia (completa), ancora nel II secolo a.C. Gesù stesso ci insegnò ad invocare "i santi morti" nella parabola dove un ricco invoca: "Padre Abramo, abbi pietà di me! Dì a Lazzaro ... " Lc 16,24. La chiesa che è un unico corpo I Cor 1,17 estende la sua preghiera a tutti i suoi membri, defunti compresi. Prove archeologi che provano che sin dai primi anni della Chiesa primitiva i cristiani incidevano e scolpivano il segno della croce sul metallo, sul legno, sulla pietra, ecc. Vedere ad esempio la croce degli scavi di Ercolano anteriore al 79 d.C. Non si vede perché i cristiani che incidevano e scolpivano le croci non potessero fare il segno della croce sulla loro persona, ben più cara a Gesù della pietra e del legno. Il segno della croce significa per i Cristiani "Dio che salva, potenza di Dio", ma per i settari è "pazzia come quelli che vanno verso la perdizione" I Cor 1,18. I martiri facevano il segno della croce prima di affrontare il martirio. Tutti i veri cristiani, fin dai tempi immemorabili volevano che IL SEGNO DELLA CROCE li accompagnasse in ogni momento e in tutte le azioni della loro giornata. A questo riguardo nel!' anno 211, quasi 100 anni prima del 310, TERTULLIANO scrisse «Nell'uscire di casa e all'entrare, nel vestirsi, nel bagno, nel sedersi a mensa, nell'andare a letto, insomma in ogni azione che al vita quotidiana comporta, ci segniamo la fronte con la Croce (così come facciamo oggi prima della lettura del Vangelo). Lo stesso hanno detto S. GIROLAMO, IPPOLITO, ecc. Tutti comunque prima del 310.
Rev. Stefano Testa
2. La venerazione di santi morti e di angeli, verso l'anno 375

RISPOSTA DEL CATTOLICO:

2. LA VENERAZIONE DEI SANTI MORTI E Di ANGELI risale al Vecchio Testamento: Giosuè "si gettò con la faccia a terra dinanzi al capo dell'esercito del Signore" Gs 5,13, così Tobi e Tobia Tb 12,5. Così i veri cristiani li onorarono quali messaggeri di Dio e loro aiuto. Dice il salmista:
"Per i santi, uomini nobili che sono sulla terra è tutto il mio amore".
Sal 15,3 - Rom 1,31 - Ef 6,9-10 - I Tm 2,1-4. La Bibbia dice che bisogna amare ed onorare i santi che sono sulla terra. Perché mai i santi che sono in cielo e gli angeli non devono essere venerati? (Venerare significa: onorare, stimare, amare). In Ap 5,8 San Giovanni dice: "Le coppe d'oro erano colme delle preghiere dei SANTI". Sempre in Ap 8,3-4 l'apostolo Giovanni afferma "Dalla mano dell'angelo saliva verso Dio la preghiera dei santi".
Dunque i Santi esistono prima della data citata. I Santi erano già in cielo ed è lì che l'Apostolo li vede, davanti al trono di Dio Ap. 6,9. Ricordiamo poi ciò che dice ancora la Bibbia
"Facciamo l'elogio degli uomini illustri, dei nostri antenati per generazione. Questi furono virtuosi, i cui meriti non vanno dimenticati
Sir 44,1-10 - Sir 49,15 - Eb 11,32-35 - 12,1-2. Dio si serve degli angeli per aiutare l'uomo in difficoltà:

"Ecco, io mando un Angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato. Abbi rispetto della sua presenza, ascolta la sua voce e non ribellarti a lui. Non dimentichiamo che ognuno di noi ha un Angelo protettore - Mt 18,10 - Sal 33,8.
Rev. Stefano Testa
3. La celebrazione quotidiana della Messa entrò in uso nel 394

RISPOSTA DEL CATTOLICO:

3. LA CELEBRAZIONE QUOTIDIANA DELLA MESSA

Negli Atti degli Apostoli si dice che i primi cristiani erano assidui nello spezzare il pane. Qui non si vuol dire che i cristiani erano dei mangioni che stavano continuamente a banchettare, bensì che erano degli assidui nella celebrazione Eucaristica, cioè la Messa. Testi storici come la DIDACHÉ attestano che subito dopo Gesù, la S. Messa era celebrata ogni domenica. E ancora dice: In ogni luogo e in ogni tempo, mi sia offerto un sacrificio mondo, poiché io son un gran re, dice il signore, e il mio nome è ammirevole tra le genti. Chi sostiene che la celebrazione della Messa deve essere legata alle scadenze di tempo o commemorazioni, ignora che cosa ha voluto fare e comandato il Signore nell'ultima Cena. La Messa è: Frazione del pane At 2,42, Cena del Signore I Cor 11,20, Azione di grazia o Eucarestia Mt 26,27 - Mc 14,20 - Lc 22, 17 xAt 27,35, Benedizione I Cor 10,16. Ma quando
" .. ogni volta farete questo .. " I Cor 11,24 - Lc 22,19. I primi Cristiani e quindi gli Apostoli si radunavano spesso, specialmente la domenica 1 Cor 16,2 - At 20,7 - Ap 1,10 per celebrare la Messa I Cor Il,20
"L'invenzione umana" dunque sta nella quotidiana adorazione di Dio!
Rev. Stefano Testa
4. Il culto di Maria, madre di Gesù, e l'uso dell'espressione «Madre di Dio» a lei applicato, ebbe origine nel Concilio di Efeso del 431

RISPOSTA DEL CATTOLICO:

4. IL CULTO DI MARA E L'USO DELL'ESPRESSIONE "MADRE DI DIO"
Il Culto mariano risale al primo secolo d.C. Nello scavo realizzato a Nazareth, sotto la Basilica dell'Annunciazione,è stato trovato di recente uno straordinario graffito: "Ave Maria".
Successivamente, proseguendo gli scavi, sono emersi altri graffiti: "Sul santo luogo di Maria ho scritto"e "Vergine bella!".
Circa la qualifica di Madre di Dio è noto che Gesù Cristo è Dio fatto uomo e che Maria è sua madre. Quindi, se Gesù è Dio fatto uomo, Maria è Madre di Dio fatto uomo. Di sicuro non fu sua zia. I veri inviati ad annunciare la Parola di Dio sanno che"l'espressione Madre di Dio a lei applicato, ebbe origine" ben 1200 anni prima: "Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emanuele Dio con noi". Is 7,14 - Mt 1,23 con Matteo 431 anni prima, Luca con "l'espressione" - Madre del mio Signore - Lc 1,43, questi passi confermano quanto fu precisato nel Concilio di Efeso. I falsi inviati delle sétte, dunque, sono più sordi di chi non vuoi ascoltare! Il culto di Maria come Madre di Dio non ebbe "origine" ad Efeso, ma vi è stata definita la formula in ciò che già si credeva.
Rev. Stefano Testa
5. Il monachesimo fu introdotto in Occidente da Benedetto da Norcia che costruì il primo monastero a Monte Cassino nel 528. Gesù ordinò ai Suoi Discepoli di predicare a tutti i popoli della terra, non di segregarsi in conventi o monasteri Mt 10:5-8 - 28:19-20 - Mc 16:15-20.

RISPOSTA DEL CATTOLICO:

5. IL MONACHESIMO

Anche qui per ignoranza i settari non sanno che "il monachesimo fu introdotto in occidente". Da S.Atanasio di Alessandria nel 335, favorito in modo determinante dall'opera di insigni capi della Chiesa, come S. Ambrogio, S. Girolamo, Sant' Agostino, Paolo da Nola, ecc. S. Benedetto invece preparò un codice di vita monastica a riforma del monachesimo che già c'era. Gesù non vietò mai "di segregarsi in conventi o monasteri", altrimenti non avrebbero senso i trenta anni da Lui passati nel nascondimento a Nazareth e i 40 giorni di digiuno nel deserto a pregare prima dei suoi soli 3 anni di vita pubblica. In Eb 11,38 San Paolo dice che antichi Profeti furono vaganti per i deserti, sui monti, fra le caverne e le spelonche della terra. Gesù ha approvato e lodato il Battista per la sua austerità e solitudine Luca 7,24-35. San Paolo stesso si isolò per tre anni Gal 1,16-18 insegnando con la sua vita povera e mortificata la rinuncia ai beni terreni e a viva voce esortando: "E tutti quelli che a causa mia hanno abbandonato fratelli e sorelle, padre e madre, case e campi, riceveranno cento volte di più e avranno in eredità la vita eterna Mt 19,29. Dunque il monachesimo occidentale derivò da quello orientale il quale si ispirò a San Giovanni Battista. I monaci occidentali non si segregarono nei monasteri ma diedero luogo ad una grandiosa evangelizzazione e civilizzazione dell’Europa occidentale. Successivamente, con i Santi Cirillo e Metodio monaci, evangelizzarono l'Europa Orientale. I Signori del Centro Biblico di Napoli e i TdG farebbero bene a studiare per conoscere chi insegnò il Vangelo a tutti i popoli europei, chi insegnò a coltivare, a canalizzare, a bonificare, a costruire ospedali (stupefacenti per la loro perfetta progettazione ed esecuzione), chi insegnò mestieri, chi promosse la musica, la pittura., l'architettura, la medicina (erboristeria, ecc.). Per fare qualche esempio: la Pianura Padana, la foresta di Vallombrosa, l'Ile de France, Mont S. Michel, sono opere dei benedettini. Si potrebbe andare avanti per un bel pezzo. Provino piuttosto i signori del Centro Biblico di Napoli a documentare le loro opere, oltre a quelle di gettare fango sulla Chiesa cattolica a mezzo stampati distribuiti diligentemente dai Testimoni di Geova. Inoltre il Centro Biblico di Napoli continua ad essere così poco biblico da ignorare la Bibbia, gli altri testi sacri dei primi secoli ed anche preziosi testi letterari che furono salvati dai benedettini dalla distruzione delle svariate invasioni barbariche; furono ricopiati manualmente in moltissimi esemplari e tramandati ai secoli futuri. Il Centro Biblico di Napoli da chi ha ricevuta la Bibbia? L'ha ricevuta dagli angeli? Dulcis in fundo: Il Rev. Testa, nella prefazione del suo libello si rifà alla Riforma che avrebbe spazzato via tutte le eresie cattoliche. Ebbene: i riformati tedeschi stanno riscoprendo il valore della vita religiosa tanto è vero che la ben nota madre Basilea Schlink ha fondato un istituto religioso di donne contemplative denominato: "Sorelle di Maria" (avete letto bene: di Maria). Provi il Rev. Testa ha condannare anche queste "riformate".
Rev. Stefano Testa
6. La dottrina del Purgatorio fu istituita da Gregorio Magno verso l'anno 593

RISPOSTA DEL CATTOLICO:

6. LA DOTTRINA DEL PURGATORlO
Come documentato al punto 1, la Bibbia, II Mac, ci insegna che è cosa lodevole pregare per le anime dei defunti. Poiché non occorre pregare per le anime che sono in Paradiso e non serve a niente pregare per le anime che si trovano nell'Inferno, si deve intendere per le anime che subiscono una purificazione prima di poter accedere al Paradiso. Altri due passi biblici a conferma: I Cr 9,20 dice a proposito di Finees (defunto): " ... Il Signore sia con lui!"; Sir 7,33 dice: "La tua generosità si estenda ad ogni vivente e al morto non negare la tua grazia". Infine l'Apostolo Paolo disse a proposito di certi peccatori che essi si sarebbero salvati come attraverso il fuoco I Cor 3,15. Sulla "dottrina dei Purgatorio" i Padri conciliari di Nicea nel 325 confermarono quanto di Biblico in essa contenuto, che i peccati anche se perdonati conservano la pena da scontare in vita o dopo la morte. Mosè anche se perdonato del suo peccato, Num 20,1 incappa nella pena inflittagli da Dio non entrando nella terra promessa Deut,34,4; Davide scontò la pena con la morte del figlio adulterino, II Sam 12,5 anche se il suo duplice delitto fu perdonato II Sam 12, 1. Tale dottrina confermata dagli Apostoli II Pt 3,7 - I Cor 3,12-15, II Tess 1,8 non poteva altro che essere anche della Chiesa Cattolica Mt 12,32-34.
Mt 12,31-32 "Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. A chiunque parlerà male del Figlio dell’uomo sarà perdonato; ma la bestemmia contro lo Spirito, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro.

"Si presume che nel secolo futuro, cioè quello del regno dei cieli, ci sono peccati che saranno perdonati, dopo aver ricevuto la meritata punizione, le poche percosse, ricevute dentro la prigione, dalla quale non si esce, se non dopo aver completato la purificazione. Ma, ripeto, questi versetti saranno approfonditi più avanti.

Rev. Stefano Testa
7. La lingua latina come lingua di culto nella Chiesa fu imposta da Papa Gregorio I nell'anno 600 dopo Cristo La Parola di Dio invece insegna che si deve pregare e predicare nella lingua conosciuta dal popolo (leggi: I Cor 14:19).

RISPOSTA DEL CATTOLICO:

7. LA LINGUA LATINA
Nel 600 d.C. ebbe inizio la prodigiosa espansione del cristianesimo in un'Europa quanto mai composita per razze, cultura e, soprattutto, lingue e dialetti, spesso non codificati e privi di grammatiche e vocabolari (si pensi ai molti dialetti importati dai barbari dell 'Est). Era indispensabile che il senso della Sacra Scrittura e delle forme liturgiche più importanti non venisse deformato o, addirittura stravolto da molteplici ed imperfette traduzioni. Lo stesso Lutero (che pure aveva tradotto la Bibbia priva dei 7 Libri citati nel punto 1) ed i riformati continuarono ad usare il latino nelle loro istruzioni dottrinali, sia oralmente che per iscritto. Anche gli ebrei continuarono ad usare la lingua ebraica per la loro Bibbia, e gli islamici la lingua araba per il Corano. Inoltre, per i motivi sopra accennati, il latino rimase per molti secoli la lingua obbligata per le varie scienze, tra cui la medicina. Il Centro Biblico di Napoli è nato ieri e ancora non apre gli occhi (la bocca si, eccome!). Nella Chiesa nessuno ha mai imposto di "pregare e predicare" nella lingua latina. Che senso ha predicare se nessuno capisce? La contraddizione evidenzia la menzogna dei settari. Ripetiamo che la Chiesa ha conservato il latino nei casi in cui era indispensabile dare una giusta interpretazione ai suoi documenti, da farsi intendere fedelmente da tutti, così come, ad esempio, per la Bibbia fanno testo solo i libri scritti nella lingua originaria. Il N.T. fu scritto in parte in aramaico poi tradotto in greco per tutto il mondo allora conosciuto, anche se tale lingua era conosciuta da pochi. La chiesa essendo universale (a differenza delle sétte) inoltre aveva usato il latino anche nella Messa per dare un senso corale ed unico di preghiera a Dio. Ma con il Concilio Vat. II il 04/12/1963 (Cost. cane. Sacros. con. 36 par. 29 "sia nella messa che nell' amministrazione dei sacramenti, sia in altre parti della liturgia, non si rado l'uso della lingua nazionale può riuscire di grande utilità per il popolo". Il Rev. Testa dovrebbe dire in quale lingua veniva celebrata la S. Messa prima del 600?!
Rev. Stefano Testa
8. Secondo il Vangelo le preghiere devono essere dirette solo a Dio. Nella chiesa primitiva non ci furono mai preghiere rivolte a Maria o ai Santi. Tale pratica ebbe origine 600 anni dopo Cristo (Leggi: Mt 11 :28 - Lc 1:46 - At 10:25-26 - 14:14-18).

RISPOSTA DEL CATTOLICO:
8. PREGHIERE A MARIA E AI SANTI
É certo che le preghiere dei santi vengono ascoltate da Dio. La preghiera di Mosè salvò l'intero popolo che pure aveva peccato gravemente. Abramo pregò per Sodoma e Gomorra. S. Paolo pregava per le comunità cristiane e chiedeva di pregare per lui e per tutti, compresi i governanti Ef 6,18-19. Se S. Paolo chiedeva ai cristiani di pregare; se i santi hanno un grande potere di intercessione (che hanno ben utilizzato nella loro vita terrena) non si vede perché non si possa loro chiedere di pregare e non c'è motivo perché non possano fare di più e meglio al cospetto di Dio di quando erano ancora sulla terra. Quindi chiedere l'intercessione dei santi, non solo non è peccato, ma è cosa .assai gradita a Dio che ha concesso innumerevoli miracoli per intercessione di Maria e dei santi. Maria intercedette a Cana e continua ad intercedere ancor oggi. I signori del Centro Biblico di Napoli non credono nei miracoli perché non li ottengono e non li ottengono solo perché non ci credono. Ma Gesù, dopo aver operato miracoli, disse ai suoi discepoli: "Farete cose più grandi perché io vado al Padre". Ovviamente non è il santo a fare i miracoli, ma Dio dietro intercessione dei santi, come è accaduto infinite volte. "Secondo il Vangelo ... le preghiere rivolte a Maria o ai Santi", come precisato al punto l, sono volute proprio da Gesù. Ma i séttari per dare fondamento alle loro menzogne sostengono che la parabola è una favola e non una similitudine come intende il Maestro: "lo parlerò loro in parabole, annunzierò cose nascoste fin dalla creazione del mondo" SI 13,35 - Mt 13,34. Il Magistero della Chiesa Cattolica insegna: - l Tm 2,4-5 - At 4,12 - Eb 5,9. Non vi è che un solo Dio, uno solo anche il mediatore tra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù, nessuna creatura infatti può essere paragonata al verbo incarnato. Questa dottrina sull'ultima mediazione di Gesù Cristo noi Cattolici la professiamo più volte al giorno. Le preghiere ufficiali della Chiesa rivolte a Maria o ai Santi si concludono sempre con queste parole: per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo figlio, che è Dio ...

Questo vuoi dire che qualsiasi cosa noi chiediamo a Dio, in qualsiasi tempo, sotto qualunque forma, noi la chiediamo sempre ed unicamente nel nome di Gesù che è l'unico mediatore, insostituibile. Che la pratica di rivolgere preghiere a Maria ci ai Santi ebbe inizio nel 600 è falsa. Secoli prima i Padri della Chiesa credevano e pregavano Maria e i santi di intercedere per loro. Tra questi Ireneo e Giustino.
Rev. Stefano Testa
9. Il Papato è di origine pagana. Il titolo di Papa, ossia vescovo universale, venne per la prima volta dato dall'empio imperatore Foca al vescovo di Roma nell'anno 610. Ciò egli fece per far dispetto al vescovo Ciriaco di Costantinopoli che lo aveva scomunicato per aver egli fatto assassinare il suo predecessore, l'imperatore Maurizio.
L'allora vescovo di Roma, Gregorio I, ricusò il titolo, e fu il suo successore, Bonifazio III, il primo ad avvalersi del titolo di Papa. Gesù non lasciò nessun capo fra gli apostoli, essendo Egli sempre il capo immortale della Chiesa (Leggi: Lc 22:24-26 - Ef 1:22-23 – Col 1: 18 - I Cor 3:11l).
RISPOSTA DEL CATTOLICO:
9. IL PAPATO
Sul Papato i signori del Centro Biblico di Napoli zoppicano da ambedue i piedi. Costoro, essendo a corto di argomenti, cincischiano con la storia dell'imperatore Foca, credendo di poter così dimostrare che il Papato è di origine pagana! Dopo di che sotterrano buona parte del Vangelo affermando che Gesù non lasciò nessun capo tra gli Apostoli. Ma vediamo cosa dice il Vangelo:
• Gesù disse a Pietro, per ben tre volte:  "Pasci le mie pecore" Gv 21,14-17
• Gli disse ancora: "A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli" Mt 16,19
• Ed ancora: "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte dei inferi non prevarranno contro di essa" Mt 16,18. La "pietra", è ovvio, è Pietro perché lo dice Gesù, tanto è vero che Gesù aveva appositamente cambiato nome all' Apostolo: da Simone a Cefa, che vuoi dire Pietro Gv 1,42. Ai nostri giorni quasi tutti i protestanti concordano con questa tesi (Ved. Bibbia interconfessionale)
• Pietro viene nominato sempre al primo posto: Mt 10,2 - Mc 3,16-19 -Lc 6,13-16, At 1,13
• Pietro propone e dirige l'elezione di uno (Mattia) che prenda il posto di Giuda, il traditore cf. At 1,15
• Pietro è il portavoce ufficiale di tutta la comunità il giorno di Pentecoste. Tutti avevano ricevuto la forza dello Spirito Santo, ma Pietro parla a nome di tutti i Giudei convenuti a Gerusalemme cf. At 2,14
• Pietro risponde ai capi del popolo e agli anziani per giustificare il suo operato e quello degli altri Apostoli cf. At 4,8
• Pietro vigila sul corretto comportamento dei nuovi discepoli e punisce severamente Ananìa e sua moglie perché avevano mentito allo Spirito Santo cf. 5,1-11
• Pietro è messo in carcere e la preghiera di tutta la chiesa sale incessante a Dio per la sua liberazione cf. At 12,5
• Pietro in modo particolare ha il potere di fare miracoli: guarisce i paralitici cf. At 3,6; 9,34; risuscita i morti cf. At 9,39-41, perfino l'ombra della sua persona opera meraviglie cf. At 5,12-16
• Pietro parla come capo al concilio di Gerusalemme e quanto egli dice, determina le decisioni prese da quell'assemblea con l'assistenza dello Spirito Santo cf. At cap. 15
• Pietro, a preferenza degli altri Apostoli, è consultato da Paolo che vuole assicurarsi dell' autenticità del Vangelo cf. GaI cc. 1 e 2
Sapevate tutto questo? E ora che lo sapete giudicate da voi stessi quanto sia inesatto e fazioso ciò che di Pietro hanno scritto i TdG ed altri. «Pietro ebbe eccellenti privilegi come apostolo di Gesù Cristo, è vero. Ma in nessun luogo egli indica di pensare che fosse il principale degli Apostoli. Né leggiamo in nessun luogo che gli altri Apostoli e discepoli riconoscessero Pietro come un , rendendogli onore come tale». La Bibbia dice tutto il contrario!

L'EPISODIO DI ANTIOCHIA GAL 2,11-14
L'episodio di Antiochia cf. GaI 2,11-14 è il cavallo di battaglia di tutti i tradizionali avversari del Primato di Pietro. I TdG non potevano non sfruttarlo per creare confusione ed oscurare la verità di Dio. Hanno scritto: «In un'occasione Paolo ritenne necessario rimproverare Pietro (Cefa) perché aveva seguito una condotta non in armonia con la vera fede cristiana. Il fatto che Pietro sbagliava mostra che non era considerato un capo "infallibile" degli Apostoli e della Chiesa».

La risposta:
• Va' sempre detto anzitutto che S. Paolo ha sempre considerato S. Pietro come una figura di primo piano nella vita della Chiesa
• Lo chiama abitualmente col nome di Cefa, vale a dire col nome di una funzione primaria e fondamentale affidata a Pietro da Cristo stesso, come già abbiamo spiegato
• Paolo si premura di visitare Cefa a Gerusalemme per confrontare la propria dottrina con quella del Primo fra gli Apostoli. Nota espressamente che non vide altri Apostoli, eccetto una visita a Giacomo, fratello del Signore, che guidava la comunità locale di Gerusalemme f. Gai 1,18-19
• In seguito per Paolo ciò che Pietro fa o dice è normativo e determinante cf. I Cor 9,5. All'assemblea di Gerusalemme Paolo ascolta Pietro che parla per primo e solo dopo riferisce le sue esperienze missionarie cf. At 15,6-12
• Ai cristiani di Corinto Paolo ricorda in particolare l'apparizione del risorto a Cefa come una prova sicura della fede da lui predicata cf. I Cor 15,5.
Per concludere l'argomento del papato si riporta la dichiarazione del Presidente del Consiglio delle Chiese Evangeliche, il Dottor Engelhardt Klaus: "Talvolta noi della Riforma siamo fieri per non doverci sottoporre ad alcun Papa, ma abbiamo infiniti pontefici sui pulpiti delle nostre chiese, in quanto ogni ecclesiastico, uomo o donna, si crede infallibile. Questa è la nostra tentazione ... protestante. Noi proclamiamo di non avere un Papa, di non. averne bisogno, ma poi ogni pastore anche' se non lo dichiara espressamente - io sottolineo - si considera un "pontifex maxiimus". Ciò fa parte della libertas cristiana di luterana memoria: io dispongo, per poi dire, di tutta la libertà, nei riguardi di dio e dintorni" (cfr. "Jesus", dicembre 1992). Quindi: "nessun Papa, tutti papi", compresi i sommi pontefici del Centro Biblico di Napoli. Per conoscenza delle persone serie fu nel sinodo ortodosso degli Occidentali in Sardica nel 343 in cui si documenta che il titolo di Papa venne dato per primo a Melchiade. Due secoli prima di Foca, S. Pier Crisologo 450 scrivendo al vescovo Eutiche, condannato per le sue eresie, lo esortava ad eseguire quanto gli aveva imposto "il beatissimo Papa di Roma" .
Rev. Stefano Testa
10. Il bacio del piede del Papa cominciò nell'anno 709 Gli imperatori pagani si facevano baciare il piede. Il Vangelo condanna simili pratiche. (Leggi: At 10:25 -26 - Ap 19:10 - 22:9).

RISPOSTA DEL CATTOLICO:

10. IL BACIO DEL PIEDE
Gli imperatori e i potenti nei tempi antichi si facevano baciare il piede. A maggior ragione era giusto che gli uomini onorassero Gesù Cristo baciando il piede del suo rappresentante sulla terra. Il bacio, ovviamente non esaltava l'uomo, cioè il Papa, bensì Gesù Cristo rappresentato dal Papa. Oggi il bacio del piede appare assai strano, ma nei tempi andati non lo era; esso non fu mai considerato segno di culto per la persona, e tanto meno di adorazione, ma. segno di grande rispetto e di ossequio. Il bacio del piede non fa parte dei contenuti della Fede Cattolica, ma agli usi e costumi che variano con i tempi. Il Vangelo anche questa volta dice il contrario dei séttari, perché alla prostituta che baciava i piedi a Gesù, viene riservata una universale testimonianza. Ma i farisei ipocriti, come quelli di ieri, si scandalizzano e mormorano Mc 14,4, anche quando il Papa, ospite in una nazione, bacia la terra in segno di saluto riverente e di servizio fraterno.


Continua...

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