Versetti biblici sul battesimo dei bambini catechesi
Innanzitutto c'è da considerare che con il principio della Sola Scrittura, cioè della libera interpretazione biblica, nel mondo protestante c'è chi battezza i bambini. La Sola Scrittura da sola è fonte di eresie, e le molteplici dottrine protestanti rappresentano la prova provata.
1. Nella Chiesa luterana e secondo il catechismo di Lutero, il battesimo consiste nell'unione mistica dell'acqua e della parola divina; tramite questa unione sono rimessi i peccati e l'anima è rigenerata.
Il battesimo dei bambini è necessario e viene amministrato secondo la formula trinitaria, generalmente sotto forma di aspersione unica o triplice. Lutero ha mantenuto l'esorcismo; molte Chiese luterane vi hanno rinunciato.
2. Nella Chiesa riformata secondo Zwingli, il battesimo è un rito di introduzione alla Chiesa e un simbolo della grazia che esso rappresenta ma non conferisce. È obbligatorio per i bambini ma non è indispensabile alla salvezza.
Secondo Calvino, i figli dei fedeli devono essere battezzati, in quanto appartengono, per nascita, all'alleanza di grazia; in quanto possono ricevere i benefici dello Spirito Santo e in quanto non è necessario che la fede attuale preceda il battesimo. Questo sacramento, inoltre, è il pegno e il sigillo della promessa della rigenerazione, fatta ai credenti. L'esorcismo è condannato.
3. La Chiesa anglicana ammette la rigenerazione dei bambini per mezzo del battesimo. Il segno della croce è conservato.
(Articolo tratto dall’enciclopedia Rizzoli Larousse 2002)
At 10,48, Pietro ..." Ordinò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo,.. dopo lo pregarono di fermarsi alcuni giorni". Da notare che il Centurione Cornelio a Cesarea in casa sua attende Pietro e che, per l'occasione aveva invitato congiunti ed amici intimi. Ma nella casa di Cornelio c'è tutta la sua famiglia, dalla quale non si può escludere che vi siano stati bambini battezzati unitamente agli adulti. Lo stesso avviene nella casa di Lidia che sì fece battezzare con tutta la sua famiglia (cf At 16,15). Anche in At 16,33 la scena si ripete quando Paolo fa battezzare il Carceriere e tutti quelli della sua casa; anzi Paolo battezza direttamente Stefana e famiglia (cf 1 Cor 1,16). Il termine greco usato è "oikos", e sta ad indicare l'intera comunità familiare, nessuno escluso, schiavi compresi.
Se così è, si può ragionevolmente supporre che in quelle famiglie vi fossero anche dei bambini, e pure essi venissero in quell'occasione battezzati. Se ciò corrisponde al vero, la prassi del pedobattesimo era già in uso nella Chiesa apostolica.
Se questi (i bambini, ndr) non debbono essere annoverati tra i peccatori, perché mai è morto per loro colui che è morto per i peccatori? Risponderai che, quantunque è morto per i peccatori, non è morto solo per i peccatori. Negli autori divini, però, non leggerai mai che Cristo è morto anche per quelli che non hanno avuto alcun peccato. Presta attenzione alle valide testimonianze che ti incalzano. Tu dici che Cristo è morto "anche" per i peccatori; io sostengo che Cristo è morto "soltanto" per i peccatori, affinché tu sia costretto a rispondere che, se i bambini non sono legati da nessun peccato, Cristo non è morto per essi. Dice infatti ai Corinzi: Siccome uno solo è morto per tutti, tutti di conseguenza sono morti, ed egli è morto per tutti - 2 Cor 5, 14-15..
Non ti è permesso assolutamente negare che Gesù è morto solo per quelli che sono morti. Che intendi qui per "morti"? Forse quelli che sono usciti dal corpo? Ma chi è tanto insensato di pensarlo? "Morti", per i quali tutti il solo Cristo è morto, va inteso secondo il senso dell'altro brano: E voi che eravate morti per le vostre colpe e per l'incirconcisione della vostra carne, egli ha fatto rivivere con lui - Col 2, 13..
Per questo aveva detto: Siccome uno solo è morto per tutti, tutti di conseguenza sono morti, per dimostrare che era impossibile che morisse se non per i morti. Proprio da questo ha dimostrato che tutti sono morti, perché uno è morto per tutti. Te lo sbatto in faccia, te lo inculco, ti ci riempio, mentre lo rifiuti: accettalo, è salutare per te; non voglio che tu abbia a morire.
Uno solo è morto per tutti, e tutti di conseguenza sono morti. Vedi come ha voluto essere logico per far comprendere che tutti erano morti, se è morto per tutti. Siccome non sono morti nel corpo, bisogna dire che sono morti nel peccato tutti quelli per i quali Cristo è morto. Nessuno lo neghi, nessuno lo metta in dubbio a meno che non neghi o dubiti di essere cristiano. Per la qual cosa, se i bambini non contraggono alcun peccato, non sono morti e, se non sono morti, non può essere morto per essi Colui che non è morto se non per i morti. Sin dal tuo primo libro, però, hai già gridato contro di noi che "Cristo è morto anche per i bambini" - Cf. 3, 25, 58.. In nessuna maniera, pertanto, ti è permesso di negare che i bambini contraggono il peccato originale. Donde, infatti, è venuta loro la morte se non da esso? O per quale morte dei bambini è morto colui che non è morto se non per i morti? Tu stesso hai dichiarato che è morto anche per i bambini. Torna dunque insieme con me a quello che avevo cominciato a dire sulla lettera ai Romani." (S.Agostino)
In Col. 2,11-14 Paolo fa riferimento alla circoncisione quando parla del Battesimo.
"In Lui però voi siete stati anche circoncisi di una circoncisione però non fatta da mano d’uomo, mediante la spogliazione del nostro corpo di carne, ma della vera circoncisione di Cristo. Con Lui siete stati infatti sepolti nel Battesimo, in Lui siete stati anche resuscitati per la fede nella potenza di Dio, che lo ha resuscitato dai morti. Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti per i vostri peccati e per l’incirconcisione della vostra carne, perdonandoci tutti i nostri peccati, annullando il documento scritto del nostro debito, le cui condizioni ci erano sfavorevoli."
Paolo dice esplicitamente che la circoncisione è stata sostituita dal Battesimo.
Che cosa fa il Battesimo? Allontana la carne, perdona i peccati e fa risollevare (risorgere l’uomo).
Ma allora la frase di Gesù: "Chi crederà è sarà stato battezzato", che significato assume?
Sicuramente il battesimo sostituisce la circoncisione, ma non le modalità di adesione a Dio.
Nel V.T. l’uomo doveva prima credere e poi farsi circoncidere, quindi la circoncisione derivava dalla fede in Dio, perché non credo che un ebreo adulto si facesse circoncidere senza che credesse.
Quindi la circoncisione degli adulti scaturiva dalla fede, per i neonati non era così, erano i genitori a preoccuparsi della loro circoncisione.
L’acqua del Battesimo è il segno visibile della Potenza invisibile e purificatrice dello Spirito Santo!
1 Pt 3,19-21 "E in spirito andò ad annunziare la salvezza anche agli spiriti che attendevano in prigione; essi avevano un tempo rifiutato di credere quando la magnanimità di Dio pazientava nei giorni di Noè, mentre si fabbricava l’arca, nella quale poche persone, otto in tutto, furono salvate per mezzo dell’acqua. Figura, questa, del battesimo, che ora salva voi; esso non è rimozione di sporcizia del corpo, ma invocazione di salvezza rivolta a Dio da parte di una buona coscienza, in virtù della risurrezione di Gesù Cristo…"
"…nella quale poche persone, otto in tutto, furono salvate per mezzo dell’acqua. Figura, questa, del battesimo, che ora salva voi…"
"Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli; vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei statuti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi." (EZ 36,25-27)
Ecco come Ezechiele profetizza il Battesimo ed il suo potere purificatore. Ci dice pure che riceveremo il Suo spirito, "porrò il mio spirito dentro di voi…" La tesi pentecostale secondo cui lo Spirito Santo non sempre si riceve durante il Battesimo, cade da sola.
1257 Il Signore stesso afferma che il Battesimo è necessario per la salvezza.56 Per questo ha comandato ai suoi discepoli di annunziare il Vangelo e di battezzare tutte le nazioni.57 Il Battesimo è necessario alla salvezza per coloro ai quali è stato annunziato il Vangelo e che hanno avuto la possibilità di chiedere questo sacramento.58 La Chiesa non conosce altro mezzo all'infuori del Battesimo per assicurare l'ingresso nella beatitudine eterna; perciò si guarda dal trascurare la missione ricevuta dal Signore di far rinascere « dall'acqua e dallo Spirito » tutti coloro che possono essere battezzati. Dio ha legato la salvezza al sacramento del Battesimo, tuttavia egli non è legato ai suoi sacramenti.
1258 Da sempre la Chiesa è fermamente convinta che quanti subiscono la morte a motivo della fede, senza aver ricevuto il Battesimo, vengono battezzati mediante la loro stessa morte per Cristo e con lui. Questo Battesimo di sangue, come pure il desiderio del Battesimo, porta i frutti del Battesimo, anche senza essere sacramento.
1259 Per i catecumeni che muoiono prima del Battesimo, il loro desiderio esplicito di riceverlo, unito al pentimento dei propri peccati e alla carità, assicura loro la salvezza che non hanno potuto ricevere mediante il sacramento.
1260 « Cristo è morto per tutti e la vocazione ultima dell'uomo è effettivamente una sola, quella divina, perciò dobbiamo ritenere che lo Spirito Santo dia a tutti la possibilità di venire a contatto, nel modo che Dio conosce, col mistero pasquale ».59 Ogni uomo che, pur ignorando il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, cerca la verità e compie la volontà di Dio come la conosce, può essere salvato. È lecito supporre che tali persone avrebbero desiderato esplicitamente il Battesimo, se ne avessero conosciuta la necessità.
1261 Quanto ai bambini morti senza Battesimo, la Chiesa non può che affidarli alla misericordia di Dio, come appunto fa nel rito dei funerali per loro. Infatti, la grande misericordia di Dio, « il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati » (1 Tm 2,4), e la tenerezza di Gesù verso i bambini, che gli ha fatto dire: « Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite » (Mc 10,14), ci consentono di sperare che vi sia una via di salvezza per i bambini morti senza Battesimo. Tanto più pressante è perciò l'invito della Chiesa a non impedire che i bambini vengano a Cristo mediante il dono del santo Battesimo.
VII. La grazia del Battesimo
1262 I diversi effetti operati dal Battesimo sono significati dagli elementi sensibili del rito sacramentale. L'immersione nell'acqua richiama i simbolismi della morte e della purificazione, ma anche della rigenerazione e del rinnovamento. I due effetti principali sono dunque la purificazione dai peccati e la nuova nascita nello Spirito Santo. Per la remissione dei peccati
1263 Per mezzo del Battesimo sono rimessi tutti i peccati, il peccato originale e tutti i peccati personali, come pure tutte le pene del peccato.61 In coloro che sono stati rigenerati, infatti, non rimane nulla che impedisca loro di entrare nel regno di Dio, né il peccato di Adamo, né il peccato personale, né le conseguenze del peccato, di cui la più grave è la separazione da Dio.
1264 Rimangono tuttavia nel battezzato alcune conseguenze temporali del peccato, quali le sofferenze, la malattia, la morte, o le fragilità inerenti alla vita come le debolezze del carattere, ecc., e anche una inclinazione al peccato che la Tradizione chiama la concupiscenza, o, metaforicamente, l'incentivo del peccato (« fomes peccati »): « Essendo questa lasciata per la prova, non può nuocere a quelli che non vi acconsentono e che le si oppongono virilmente con la grazia di Gesù Cristo. Anzi, "non riceve la corona se non chi ha lottato secondo le regole" (2 Tm 2,5) ».62
«Una nuova creatura»
1265 Il Battesimo non soltanto purifica da tutti i peccati, ma fa pure del neofita una « nuova creatura » (2 Cor 5,17), un figlio adottivo di Dio che è divenuto « partecipe della natura divina »
(2 Pt 1,4), membro di Cristo64 e coerede con lui,65 tempio dello Spirito Santo.
1266 La Santissima Trinità dona al battezzato la grazia santificante, la grazia della giustificazione che
lo rende capace di credere in Dio, di sperare in lui e di amarlo per mezzo delle virtù teologali;
gli dà la capacità di vivere e agire sotto la mozione dello Spirito Santo per mezzo dei doni dello Spirito Santo;
gli permette di crescere nel bene per mezzo delle virtù morali.
In questo modo tutto l'organismo della vita soprannaturale del cristiano ha la sua radice nel santo Battesimo.
1267 Il Battesimo ci fa membra del corpo di Cristo. « Siamo membra gli uni degli altri » (Ef 4,25). Il Battesimo incorpora alla Chiesa. Dai fonti battesimali nasce l'unico popolo di Dio della Nuova Alleanza che supera tutti i limiti naturali o umani delle nazioni, delle culture, delle razze e dei sessi: « In realtà noi tutti siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo » (1 Cor 12,13).
1268 I battezzati sono divenuti « pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo » (1 Pt 2,5). Per mezzo del Battesimo sono partecipi del sacerdozio di Cristo, della sua missione profetica e regale, sono « la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere meravigliose di lui » che li « ha chiamati dalle tenebre alla sua ammirabile luce » (1 Pt 2,9). Il Battesimo rende partecipi del sacerdozio comune dei fedeli.
1269 Divenuto membro della Chiesa, il battezzato non appartiene più a se stesso,67 ma a colui che è morto e risuscitato per noi.68 Perciò è chiamato a sottomettersi agli altri,69 a servirli70 nella comunione della Chiesa, ad essere « obbediente » e « sottomesso » ai capi della Chiesa,71 e a trattarli « con rispetto e carità ».72 Come il Battesimo comporta responsabilità e doveri, allo stesso modo il battezzato fruisce anche di diritti in seno alla Chiesa: quello di ricevere i sacramenti, di essere nutrito dalla Parola di Dio e sostenuto dagli altri aiuti spirituali della Chiesa.73
1270 « Rigenerati [dal Battesimo] per essere figli di Dio, [i battezzati] sono tenuti a professare pubblicamente la fede ricevuta da Dio mediante la Chiesa »74 e a partecipare all'attività apostolica e missionaria del popolo di Dio.75
Il vincolo sacramentale dell'unità dei cristiani
1271 Il Battesimo costituisce il fondamento della comunione tra tutti i cristiani, anche con quanti non sono ancora nella piena comunione con la Chiesa cattolica: « Quelli infatti che credono in Cristo ed hanno ricevuto debitamente il Battesimo, sono costituiti in una certa comunione, sebbene imperfetta, con la Chiesa cattolica. [...] Giustificati nel Battesimo dalla fede, sono incorporati a Cristo, e perciò sono a ragione insigniti del nome di cristiani, e dai figli della Chiesa cattolica sono giustamente riconosciuti come fratelli nel Signore ».76 « Il Battesimo quindi costituisce il vincolo sacramentale dell'unità che vige tra tutti quelli che per mezzo di esso sono stati rigenerati ».
Un sigillo spirituale indelebile
1272 Incorporato a Cristo per mezzo del Battesimo, il battezzato viene conformato a Cristo. Il Battesimo segna il cristiano con un sigillo spirituale indelebile (« carattere ») della sua appartenenza a Cristo. Questo sigillo non viene cancellato da alcun peccato, sebbene il peccato impedisca al Battesimo di portare frutti di salvezza. Conferito una volta per sempre, il Battesimo non può essere ripetuto.
1273 Incorporati alla Chiesa per mezzo del Battesimo, i fedeli hanno ricevuto il carattere sacramentale che li consacra per il culto religioso cristiano. Il sigillo battesimale abilita e impegna i cristiani a servire Dio mediante una viva partecipazione alla santa liturgia della Chiesa e a esercitare il loro sacerdozio battesimale con la testimonianza di una vita santa e con una operosa carità.81
1274 Il « sigillo del Signore » è il sigillo con cui lo Spirito Santo ci ha segnati « per il giorno della redenzione » (Ef 4,30). « Il Battesimo, infatti, è il sigillo della vita eterna ». Il fedele che avrà « custodito il sigillo » sino alla fine, ossia che sarà rimasto fedele alle esigenze del proprio Battesimo, potrà morire nel « segno della fede », con la fede del proprio Battesimo, nell'attesa della beata visione di Dio – consumazione della fede – e nella speranza della risurrezione.
Se riflettiamo bene su quanto dice S.Paolo riguardo al Battesimo, non mancheremo di notare come egli faccia dei paralleli tra la circoncisione dei bambini ebrei, e il battesimo cristiano, come pure sulla universalità del battesimo, elargito gratuitamente a tutti, bambini compresi in virtù della fede dei genitori. Ritorniamo ancora sulla lettera ai Romani.
La frase che si sente più spesso ripetere è:
"Sono stato battezzato da piccolo senza che potessi dire la mia in merito. Il Battesimo dovrebbe
essere fatto solo quando uno ha la possibilità di credere. La Bibbia del resto dice che bisogna prima credere e poi essere battezzati."
Queste sono le obiezioni più comuni. Comunque se è vero che la Bibbia non dice esplicitamente di non battezzare i neonati, d’altro canto non afferma esplicitamente neppure il contrario. Quindi vediamo di approfondire ancora che cosa la Bibbia vuole dai veri credenti. In questo commento mi limiterò a citare esclusivamente la Scrittura. In realtà noi cattolici abbiamo anche la Tradizione e il Magistero della Chiesa a guidarci nei nostri giudizi e, in questo caso, l’insegnamento della Chiesa è unanime e privo di ambiguità: i bambini devono essere battezzati. Quando vi dicono che la Chiesa primitiva non battezzava i neonati vi imbrogliano. O per ignoranza o per malafede vi raccontano delle frottole grandi come mongolfiere. Oltre a Pelagio, nel protestantesimo il primo gruppo che si oppose al battesimo dei bambini appena nati furono gli Anabattisti nel 16° secolo. Prima di allora questo tipo di battesimo era accettato da tutti senza tanti problemi tant’è vero che Lutero e Calvino (usando il principio della Sola Scriptura) lo predicavano nei loro scritti con Lutero che parlava esplicitamente di "rigenerazione battesimale".
Col 2,11-12 "In lui voi siete stati anche circoncisi, di una circoncisione però non fatta da mano di uomo, mediante la spogliazione del nostro corpo di carne, ma della vera circoncisione di Cristo. Con lui infatti siete stati sepolti insieme nel battesimo, in lui anche siete stati insieme risuscitati per la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti."
1 Cor 10,1-6 "Non voglio infatti che ignoriate, o fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, tutti attraversarono il mare, tutti furono battezzati in rapporto a Mosè nella nuvola e nel mare, tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale, tutti bevvero la stessa bevanda spirituale: bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava, e quella roccia era il Cristo."
Ecco come episodi velati del V.T. vengono svelati nel Nuovo. Non credo che i bambini ebrei scelsero personalmente di uscire dall’Egitto, e di seguire Mosè verso la terra promessa, eppure essi furono "tutti battezzati in rapporto a Mosè nella nuvola e nel mare",
quel "tutti" è riferito agli adulti come anche ai neonati che indubbiamente erano presenti in una popolazione così vasta. Da questi versetti deduciamo pure un’altra analogia, cioè quella che nel battesimo non c’è solo acqua, o solo Spirito, ma entrambi, l’elemento visibile e quello invisibile. Paolo parla di nuvola e di mare, la prima rappresenta lo Spirito Santo, il secondo indubbiamente l’acqua; entrambi gli elementi li ritroviamo nel battesimo cristiano, anche se molti fratelli evangelici o evangelicali, non distinguono adeguatamente, come abbiamo visto.
Ripetiamo che per molti di loro (escluso luterani, anglicani, valdesi, ecc.) infatti il battesimo in acqua è una semplice testimonianza della fede, quindi -secondo loro- il battesimo non è accompagnato necessariamente dalla presenza purificatrice dello Spirito, anzi i pentecostali affermano testualmente che il battesimo non purifica dal peccato.
La Bibbia invece ci dice e ci fa capire in più punti che il battesimo purifica dal peccato, e sicuramente non è l’acqua a operare una tale grazia, ma lo Spirito di Dio.
Ma vediamo a chi veniva amministrato il battesimo.
At 16,14-15 "C’era ad ascoltare anche una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiàtira, una credente in Dio, e il Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di Paolo. Dopo esser stata battezzata insieme alla sua famiglia…"
1 Cor 1,16 "Ho battezzato, è vero, anche la famiglia di Stefana, ma degli altri non so se abbia battezzato alcuno."
Ci sono delle evidenti analogie nel modo di raccontare e di insegnare di Paolo, ci fa capire che il battesimo è esteso a tutti, grandi e neonati, con modalità diverse ovviamente, ma Paolo usa fare dei paralleli tra la circoncisione del Vecchio Patto, e il Battesimo del Nuovo, proprio per farci capire il collegamento tra velato e svelato.
I bambini ebrei che furono salvati dall’angelo della morte, non se ne resero nemmeno conto, eppure i loro genitori decisero per loro, segnando col sangue dell’agnello gli stipiti delle loro porte.
Perché i primogeniti (anche i neonati) degli egiziani furono sterminati dalla morte?
Avevano forse colpe personali?
La giustizia divina ha sempre agito così, le colpe dei padri ricadono sopra i figli, i meriti dei padri vanno a vantaggio dei figli.
Così vediamo come le colpe degli egiziani ricaddero sui loro figli, i meriti (per la fede) dei padri ebrei furono a vantaggio dei propri figli, Jahvè stipulò l’Alleanza con Abramo antenato di Mosè e dei suoi contemporanei, di tutto ciò se ne avvantaggiarono i discendenti –i figli- di Abramo.
Quindi l’apostolo Paolo ci fa capire in maniera chiara come i genitori possano decidere della incorporazione dei propri figli nel popolo di Dio. Naturalmente con la maturità intellettuale, i figli sceglieranno di continuare sulla strada tracciata, per amore, dai loro genitori, oppure imboccarne un’altra di perdizione. La Chiesa ci viene sempre spiegato come corpo di Cristo, la famiglia piccola Chiesa è anch’essa corpo, i neonati fanno parte dello stesso corpo dei genitori che li hanni generati, ecco perché questi ultimi possono decidere per loro.
Poi l’affermazione assoluta, senza alcuna eccezione, tutti devono nascere da acqua e Spirito Santo. Non c’è alcuna ambiguità nella dichiarazione di Gesù. Non dice: Tutti devono nascere da acqua e Spirito tranne i bambini che invece entreranno nel Regno dei Cieli senza passare per questa fase. L’affermazione di Gesù è universale e si applica a tutti.
E qui si riallaccia quanto dice Paolo in 1 Cor 10,1-2
"Non voglio infatti che ignoriate, o fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, tutti attraversarono il mare, tutti furono battezzati in rapporto a Mosè nella nuvola e nel mare"
A coloro che dicono che si può "nascere di nuovo" solo quando si raggiunge l’età della ragione per accettare Gesù nella propria vita, si può rispondere che la loro teologia condanna all’inferno tutti quelli che muoiono in tenera età, dato che a loro è assolutamente preclusa la nuova nascita.
Si c’è la misericordia di Dio che potrà salvare i non colpevoli, ma allora il battesimo è una buffonata tanto per intimidirci e tenerci a bada?
Evidentemente no, se Gesù ha detto che è necessario, vuol dire che certamente lo è, per tutti, quello che poi deciderà Dio sui non battezzati e innocenti, beh, lasciamolo decidere solo a Lui, non ci mettiamo a fare previsioni, altrimenti tra non molto qualcuno inventerà qualche gioco scommesse tipo schedina, per speculare pure sulla salvezza delle anime, come è nell’indole umana.
Come abbiamo visto già nell’ A.T. era chiaramente stabilito il principio che anche i bambini erano inclusi nel patto stabilito fra Abramo e Dio (Gn 17,9-14). Da allora i bambini di otto giorni venivano circoncisi perché anche loro potessero entrare a far parte dell’alleanza stabilita fra Dio e l’umanità. Ovviamente questi bimbi non potevano decidere se seguire il patto di Abramo o se rifiutarlo. Ma Dio aveva detto che chi non si fosse fatto circoncidere avrebbe rotto il patto e quindi questi neonati sarebbero stati ritenuti peccatori. I bambini entravano nell’alleanza grazie e attraverso la loro famiglia ed ecco perché la necessità di circonciderli era ritenuta così importante.
Nel Libro di Giosuè ( 5,8-9) si legge che Dio punì Israele perché non aveva fatto circoncidere i suoi figli e la punizione non cessò finché tutti non furono circoncisi.
A questo punto ci si potrebbe chiedere se la Nuova Alleanza cancella quella Vecchia, vale a dire se Gesù è venuto ad abolire l’Antico Patto. Non credo che ci sia un solo cristiano che possa affermare un’eresia di questo genere. Dopo tutto la grazia della Nuova Alleanza eccede (ma non cancella) quella dell’Antica Alleanza come spiega molto chiaramente Paolo nella Lettera ai Romani cap 5,15.
Ogni rivelazione del Nuovo Testamento è rapportata al Vecchio, nessun versetto è scritto casualmente, ma tutto è scritto in modo organico e contestuale al disegno divino, abbiamo visto che Paolo fa un parallelo tra il battesimo del N.T. e quello del Vecchio, infatti dice che tutti furono battezzati in rapporto a Mosè nella nuvola e nel mare. E’ bello risottolineare che la nuvola e il mare simboleggiano rispettivamente lo Spirito Santo e l’acqua, e proprio questi due elementi sono parte fondamentale del battesimo. Anche la manna e l’acqua che sgorgava dalla roccia spirituale simboleggiano il corpo e il sangue di Cristo, e come furono abbattuti nel deserto tutti coloro che peccarono anche dopo essere stati battezzati in rapporto a Mosè e aver mangiato e bevuto da Cristo, così anche chi viene battezzato nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo, se non rimane sulla retta Via verrà abbattuto.
Ripetiamo quindi che il battesimo del Mar Rosso prefigura il vero battesimo della Nuova Alleanza.
Senza dir poi del lavacro del siriano Naaman (2 Re 5,14), né della mirabile efficacia della piscina probatica (Gv 5,2), né di molti altri episodi affini, in cui è facile scorgere il simbolo di questo mistero. Nel dominio poi delle profezie nessuno può revocare in dubbio che le acque, a cui con tanto zelo Isaia invita tutti gli assetati "O voi tutti assetati venite all’acqua, chi non ha denaro venga ugualmente; comprate e mangiate senza denaro e, senza spesa, vino e latte" (Is 55,1), o quelle che Ezechiele vide in ispirito zampillare dal tempio "Ogni essere vivente che si muove dovunque arriva il fiume, vivrà: il pesce vi sarà abbondantissimo, perché quelle acque dove giungono, risanano e là dove giungerà il torrente tutto rivivrà." (Ez 47,9), o la fonte, che Zaccaria preannunziò alla stirpe di David e agli abitanti di Gerusalemme per la purificazione del peccatore e della donna impura "In quel giorno vi sarà per la casa di Davide e per gli abitanti di Gerusalemme una sorgente zampillante per lavare il peccato e l’impurità." (Zc 13,1), vogliano alludere alla salutifera acqua battesimale.