Differenze dottrinali tra gruppi protestanti catechesi - Cristiani Cattolici: Pentecostali Apologetica Cattolica Studi biblici

Vai ai contenuti

Differenze dottrinali tra gruppi protestanti catechesi

Confutazioni al Protestantesimo
DIFFERENZE DOTTRINALI TRA I VARI GRUPPI PROTESTANTI EVANGELICI O PENTECOSTALI

I protestanti non sono per nulla uniti e compatti.

Scarica documento completo


Esistono una miriade di dottrine protestanti diverse e contrastanti tra loro qui ne elecherò alcune delle più diffuse,
in alcuni gruppi principali (MACRO-GRUPPI) esistono molte correnti interne con ulteriori diversità dottrinali, è il caso dei pentecostali che presentano all'interno una molteplicità di dottrine, come ad esempio i pentecostali modalisti
o anti-trinitari, che non credono nella SS. Trinità,  le chiese dei segni che spettacolarizzano le prediche con i pastori che bevono veleni, o si fanno mordere dai serpenti velenosi, per dimostrare che sono pieni di Spirito Santo, peccato che qualche pastore sia morto durante queste dimostrazioni.

Uno dei maggiori rami pentecostali, cioè di derivazione pentecostale, porta avanti quello che insegnava il pastore William Branham
, con una dottrina che miscela dottrine egizie, astrologia e Bibbia, neanche questi credono nella SS. Trinità, oltre a credere che Branham sia la reincarnazione del profeta Elia.

Tutti i pentecostali affermano che il vero cristiano ha lo Spirito Santo, e deve parlare in lingue
, altrimenti non ha lo Spirito di Dio!

Cosa assai falsa, in quanto avendo la fede in Dio, già abbiamo lo Spirito Santo, perchè la fede è il primo dono che riceviamo da Dio.
Abusano molto il dono delle lingue, anche in buona fede, ma lo abusano, mutandone il ruolo e lo scopo, i doni servono per edificare la comunità, i pentecostali con il loro dono delle lingue edificano solo se stessi, perchè nessuno capisce quello che dicono, e spesso emettono (in buona fede) solo dei suoni a caso, e senza senso, che copiano dal vicino di banco. Sono realmente convinti di avere il dono delle lingue, ma la convinzione personale non basta a provare che abbiano effettivamente questo dono.
Basta la semplice considerazione che con tale dono
non edificano proprio nessuno, non istruiscono proprio nessuno, per capire che è frutto della loro fantasia.

Insomma il mondo pentecostale è molto vario, come quello protestante, ed è inconcepibile come ogni gruppo creda di essere "il solo vero cristiano", guidato dallo Spirito Santo, facendo finta di non sapere che lo Spirito di Dio è UNO e quindi UNA sola è la verità, tutti i loro insegnamenti sono frutto di fantasia. Ogni gruppo possiede una parte di verità, ma a molti basta soltanto credere che Gesù è l'unico salvatore dell'uomo, come se bastasse questo per essere cristiani. I testimoni di Geova infatti dicono la stessa cosa, eppure definiscono Gesù come una creatura, nella quale si è incarnato l'arcangelo Michele.

I pentecostali anti-trinitari, ad esempio, dicono che esiste solo il Padre che si manifesta nella modalità del Figlio o dello Spirito Santo a seconda delle necessità
. A rifletterci bene, quindi sulla croce sarebbe morto Dio Padre, oppure fu tutta una finzione. Queste brevi considerazioni servono per farvi capire come l'ingannevole messaggio "Io credo in Gesù mio personale salvatore, quindi sono cristiano"  cosa che tutti i protestanti dicono, produce poi nella realtà dottrine che di cristiano hanno solo qualche elemento, ma contengono molte eresie perniciose e pericolose.

Non dimentichiamo il battesimo
, che mentre ad esempio per i luterani è fondamentale, per i pentecostali è solo un optional, dicono che è solo la testimonianza pubblica della propria fede davanti all'asseblea dei fratelli, ma per la salvezza basta la sola fede.Quindi per i pentecostali il battesimo non cancella alcun peccato, nemmeno quello originale, ne consegue quindi che l'hanno ridotto ad un semplice rito di testimonianza.

Tra queste dottrine perniciose troviamo ad esempio i matrimoni gay
celebrati da anglicani, luterani, valdesi, e diversi rami pentecostali.

Per gli Avventisti del Settimo giorno ad esempio l'inferno non esiste, e chi non celebra il culto al Signore nel solo giorno di Sabato pecca contro il terzo comandamento, quindi perirà. Naturalmente gli avventisti predicano tante altre eresie che vedremo in seguito.

In ogni caso nella sezione confutazione al protestantesimo trovate dettagliati tutti i punti di divergenza dottrinale, tra la Chiesa cattolica e i vari gruppi protestanti.


Salta subito agli occhi l'effetto devastante della libera interpretazione biblica, ognuno si ritiene capace di capire bene la Bibbia, con l'aiuto dello Spirito Santo, e fa dire alle Sacre Scritture quello che più gli piace. E' evidente che non è lo Spirito di Dio a guidarli
, ma qualche altro spirito.

Molti di questi testi sono tratti dal sito Cesnur.it e da eresie.it


Valdesi

Le notizie sul fondatore del movimento dei valdesi sono purtroppo scarse. Perfino sul suo nome, i vari autori si sbizzarriscono in Valdo, Valdes, Valdesio, Vaux, con la V o la W iniziale, e, dall'inizio del XIV secolo, con il nome Pietro probabilmente aggiunto postumo dai suoi seguaci, in onore dell'apostolo Pietro.

Valdo, un ricco mercante di Lione (in Francia), fu vivamente impressionato nel 1175 da un racconto di un menestrello che gli descrisse la vita di Sant'Alessio (IV secolo) e della moglie: essi, il giorno stesso del loro matrimonio, decisero di vivere in castità e di donare tutti i loro averi ai poveri. A quel punto, V. espresse il desiderio di approfondire la lettura della Bibbia, tuttavia egli non conosceva il latino. Chiese quindi a due sacerdoti di tradurgli i Vangeli in francese, ai quali si aggiunsero poi altre parti della Bibbia.


Leggendo il Vangelo di Matteo, Valdo fu colpito dal passaggio della predica di Gesù al giovane ricco: Gli disse Gesù: "Se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi" (Matteo XIX, 21), e decise nel 1176 di abbandonare la moglie e di donare tutto i suoi averi, parte al monastero di Fontevrault - dove fece accogliere le sue due figlie minori - ma la maggior parte ai poveri.

All'inizio non si notarono elementi eterodossi nella predicazione di Valdo. La sua fedeltà al Vangelo ed il desiderio di un ritorno alle origini apostoliche della Chiesa come reazione alla dilagante corruzione ecclesiastica erano caratteristiche di molti altri movimenti cristiani medioevali sia tra quelli perseguitati (arnaldisti, petrobrusiani, enriciani) che tra quelli accettati (patarini, francescani).

Tuttavia la stessa persecuzione nei loro confronti portò i valdesi ad accostarsi a dottrine di altri eretici del tempo (soprattutto catari) come il rifiuto del purgatorio, dei pellegrinaggi, del ricorso all'intercessione dei santi, della venerazione delle reliquie. Molte di queste idee comunque erano già stati espressi nel IX secolo dal vescovo Claudio di Torino, che i valdesi considerano come un loro precursore.

Inoltre, come i catari, i valdesi recitavano preferibilmente il Padre Nostro, si erano divisi in perfetti (i predicatori itineranti poveri e casti, denominati "barba") e uditori e utilizzavano un battesimo per imposizione delle mani, sebbene, dal punto di vista teologico, i valdesi rimasero profondamente cristiani, riconoscendo la deità del Figlio, senza tentazioni dualiste come i catari.

Successivamente, nel 1655, come si è già detto, la Chiesa Valdese aderì alla Riforma, conformandosi ad una dottrina di ispirazione calvinista, riconoscendo solo due sacramenti: il Battesimo e la Cena del Signore.

La Cena del Signore viene celebrata, a seconda delle usanze locali, ogni domenica, o una volta al mese o solamente a Natale e a Pasqua, con il pane ed il vino (quest'ultimo, o in calice comune o in calice individuale): vi sono ammessi, secondo alcune fonti, solo i membri comunicanti, cioè coloro che hanno fatto una confessione di fede. Altri segnalano, invece, che vengono accettati, oggigiorno, anche membri di altre confessioni protestanti, ed in genere tutti coloro che vogliono accostarsi alla Cena del Signore. Infine le singole congregazioni sono oggigiorno gestite da un consiglio generalmente presieduto da un laico o dal pastore locale.


Lutero e i primi protestanti
La tempesta, esplosa nel XVI secolo al tempo di Lutero, Zwingli, Calvi no ed Enrico VIII re d'Inghilterra, era nell'aria fin dal tempo delle eresie popolari del XIII secolo (Catari e Valdesi), fin dalle eresie a sfondo nazionalista di John Wycliffe e Jan Hus del XIV secolo, fin dal movimento umanistico che inaugurò una critica impietosa della cultura medievale.

I luterani battezzano i bambini neonati, e credono nella verginità perpetua di Maria, oltre che alla cosunstanziazione, cioè alla presenza reale di Gesù nel pane e nel vino consacrati, durante la celebrazione della Messa, finita la quale ritornano ad essere semplice pane e semplice vino.

La dottrina di Lutero si riassume nelle tre citazioni: sola fide (l'uomo ottiene la propria salvezza solo con la fede, e non con il suo agire o le sue opere), sola gratia (la fede è un esclusivo dono della grazia di Dio) e sola scriptura (la fede trova il suo fondamento solamente nella Parola di Dio, la Sacra Scrittura, e non già nella sua interpretazione, nella mediazione da parte del Magistero della Chiesa o nella Tradizione storica). Questo focalizzarsi sulla Parola di Dio fa sì che i luterani diano molta importanza all'uso della predicazione.

Inoltre il rifiuto della Tradizione porta i luterani ad accettare solo due sacramenti, il battesimo e l'Eucaristia. In particolare, per quanto riguarda la Comunione, i luterani credono che vi è la reale e sostanziale presenza del corpo e sangue di Cristo nel pane e vino e che, dopo la consacrazione, le sostanze degli uni e degli altri coesistono in unione tra loro. Questo è definito consustanziazione, e si contrappone alla:

1)  Dottrina Cattolica della transustanziazione, vale a dire la conversione in toto della sostanza del pane e vino nella sostanza del corpo e sangue di Cristo, mantenendo invariato solo l'aspetto esteriore.

2)  Dottrina Zwingliana
del simbolismo o valore solo simbolico della Cena del Signore, considerata solo una solenne commemorazione della morte di Cristo, la Sua presenza spirituale ma non la Sua presenza reale.

3)  Dottrina Calvinista (compromesso tra la posizione luterana e quella zwingliana) della Comunione vista come una reale partecipazione
alla carne e al sangue di Gesù Cristo, anche se ciò non significa una presenza locale di Cristo nell'Eucaristia, poiché Egli può essere solo in cielo.

La seconda grande corrente del primo protestantesimo ha le sue origini in Svizzera. Qui dapprima Ulrich Zwingli (1484-1531) convince nel 1523 i magistrati di Zurigo ad adottare sessantasette tesi che superano in radicalismo Lutero, negando in particolare qualunque forma di presenza reale nell’eucarestia e promuovendo un culto più spoglio e austero. Altre città svizzere – fra cui Berna e Basilea – seguono Zurigo nella Riforma, ma la reazione cattolica si traduce in una guerra in cui Zwingli trova la morte nel 1531. Zurigo rimane protestante sotto la guida di Heinrich Bullinger (1504-1575), e la Riforma si estende ai cantoni di lingua francese grazie a Guillaume Farel (1489-1565) e Giovanni Calvino (Jean Calvin, 1509-1564), entrambi di origine francese. A Ginevra, riformata dal 1535, Calvino esercita dal 1541 all’anno della sua morte, il 1564, un’autorità – almeno morale – senza precedenti. L’espansione in Francia è arrestata da una violenta e talora sanguinosa reazione cattolica, ma nel Paese si radica comunque una minoranza riformata – detta “ugonotta” –, presente ancora oggi.

Calvino e Bullinger si accordano su una dottrina della presenza spirituale del Signore nella Cena eucaristica, un consenso – peraltro – che li mantiene separati dai luterani.
L’enfasi sulla dottrina della predestinazione conferisce anche alle comunità riformate una caratteristica distintiva. In Svizzera i riformati elaborano un modello di Chiesa dove l’autorità non risiede nei vescovi ma in un collegio misto di pastori e laici sul modello del “Concistoire” di Ginevra. In Gran Bretagna la corrente riformata si divide in un’ala “presbiteriana” e in una “congregazionalista” – dove l’autorità ultima risiede nella congregazione locale, in una situazione di uguaglianza radicale fra pastori e laici –, e questa distinzione si trasferisce negli Stati Uniti. John Knox (1505-1572), che era stato allievo di Calvino a Ginevra, conquista al calvinismo la Scozia.

In linea di principio, Calvino (che vediamo nel ritratto) accolse molti punti della dottrina luterana, come la sola scriptura
(la fede trova il suo fondamento solamente nella Parola di Dio, la Sacra Scrittura) e la sola fide [l'uomo non può assolutamente concorrere alla propria salvezza: questa non dipende dall'agire umano o dalle sue opere (come, ad esempio le indulgenze), ma si ottiene solo con la fede], ma sostituì la sola gratia (per Sua grazia Dio magnanimo salva l'uomo peccatore attraverso Cristo) con la soli Deo gloria: l'ubbidienza alla volontà di Dio deve essere assoluta, perché Egli è sovrano di tutto il creato e determina il corso degli avvenimenti.

Da questo convincimento derivò la dottrina della predestinazione
: Dio, grande ed eterna saggezza, misterioso quindi incomprensibile, ha stabilito che ad alcuni uomini è stata predestinata la vita eterna ed ad altri la dannazione eterna. Ed in particolare alla vita eterna era predestinata, secondo Calvino, la comunità dei santi, di quei fedeli cioè che credevano come un atto di fiducia, che si comportavano rettamente, partecipavano alla vita pubblica, obbedivano alle autorità e desideravano di partecipare alla Santa Cena.

C. inoltre considerò, come Lutero, validi solo i sacramenti del Battesimo e dell'Eucaristia, che erano testimonianza della grazia di Dio, e non solamente cerimonie commemorative
, come preteso da Zwingli. Per il Battesimo, con una certa difficoltà, Calvino riuscì a giustificare il battesimo dei fanciulli, in contrapposizione agli anabattisti e senza dover citare la tradizione storica ed il concetto del peccato originale, base della dottrina cattolica sul battesimo. Per Calvino le Scritture dicevano Lasciate che i fanciulli vengano a me, e quindi il negare il battesimo ai fanciulli sarebbe stato non riconoscere la misericordia di Dio e un'ingratitudine verso di Lui.

Per quanto riguardò, invece, il dibattito sull'effettiva presenza di Cristo nell'Eucaristia, C. considerò il Sacramento della Comunione come una reale partecipazione alla carne e al sangue di Gesù Cristo, anche se ciò non significava una presenza locale di Cristo nell'Eucaristia, poiché Egli poteva essere solo in cielo. Questa fu un'abile posizione intermedia tra la consustanziazione di Lutero (vi era la reale e sostanziale presenza del corpo e sangue di Cristo nel pane e vino, che tutti i comunicandi ricevevano, che fossero degni o indegni, credenti o miscredenti) e il simbolismo di Zwingli (la Cena del Signore era solo una solenne commemorazione della morte di Cristo, la sua presenza spirituale).


Anabattisti
Per anabattismo s'intende un vasto movimento nell'ambito della Riforma, i cui adepti non riconoscevano la validità del battesimo dei bambini (concetto denominato anche con il brutto neologismo anti-pedobattismo) e propugnavano il battesimo dei credenti adulti. Tuttavia, poiché quasi tutti gli adulti dell'epoca erano stati battezzati già da bambini, l'azione di ripetere questo sacramento venne denominata anabattismo (dal greco ana = ancora e baptizo = battezzo) o ribattesimo
.
l concetto di "Riforma radicale" è introdotto dal riformatore svizzero Heinrich Bullinger (1504-1575) per indicare una corrente estremista che, a suo avviso, rischia di pervertire e sviare la Riforma. A questa corrente Bullinger ascrive anche Thomas Müntzer (1488-1525), uno degli animatori della rivolta dei contadini tedeschi, decapitato nel corso della sua sanguinosa repressione. Scrivendo nel 1560, Bullinger identifica la Riforma radicale con quello che chiama "anabattismo", e che distingue in "generale" e "speciale" (quest'ultimo da lui diviso in dodici sottogruppi). La parola "anabattista", che significa "ribattezzatore"
, era stata utilizzata nella Chiesa cattolica fin dai primi secoli per indicare coloro che ritenevano necessario un secondo battesimo per chi fosse stato battezzato da un eretico o avesse rinnegato la fede in tempo di persecuzione. Giacché l'"anabattismo", fin da allora, era considerato un'eresia, si comprende l'uso polemico del termine nei confronti dei riformatori "radicali" negli anni 1520-1530.

I primi "anabattisti",
guidati a Zurigo da Conrad Grebel (1498-1526), si opponevano al riformatore Ulrich Zwingli (1484-1531) – di cui Bullinger sarà il successore – sulla questione del battesimo dei bambini, ritenendo che il battesimo potesse essere ricevuto soltanto a un'età in cui il candidato fosse in grado di assumere consapevolmente un impegno per la fede. Dietro questo problema se ne agitavano altri: Grebel chiedeva una totale separazione fra l'autorità religiosa e lo Stato, e un più rapido (e radicale) processo di "de-cattolicizzazione" della fede protestante. Gli "anabattisti", ribattezzando chi era già stato battezzato nella Chiesa cattolica, segnavano simbolicamente nel modo più evidente il loro radicalismo. Le autorità di Zurigo avevano reagito duramente, e i primi "anabattisti" erano stati condannati a morte. Ne era seguita una vasta controversia, nonché la diffusione dell'anabattismo in Germania, in Alsazia e in Olanda, grazie soprattutto alla predicazione di Melchior Hofmann (1495-1544).

Alcuni anabattisti radicali e millenaristi credevano nella lotta violenta: in questo clima, nasce la saga bizzarra di Jan Bockelson ("Giovanni di Leida", 1509-1536)
, che nel 1534 si impadronisce della città tedesca di Münster, dove si proclama "re di Sion" reintroducendo diverse pratiche vetero-testamentarie – fra cui la poligamia –, prima di essere giustiziato nel 1536, quando la città è riconquistata da truppe cattoliche. Un'altra corrente anabattista – maggioritaria – condanna episodi come quello di Münster, e adotta al contrario un pacifismo radicale. Da questo secondo filone derivano gli Amish (di origine alsaziana, ma oggi diffusi quasi esclusivamente negli Stati Uniti), gli Hutteriti (di origine austriaca, e oggi diffusi nelle loro comunità dette Bruderhof nel Canada e negli Stati Uniti) e il vasto movimento mennonita. Un revival del movimento hutterita – che peraltro esiste ancora pure nella sua forma originaria – è la Società dei Fratelli Hutteriti, fondata da Eberhard Arnold.

Bullinger, peraltro, non è stato seguito dagli storici moderni nella sua identificazione fra Riforma radicale e "anabattismo". All'interno della Riforma radicale si manifesta infatti ben presto uno scontro fra l'ala anabattista e un'ala "spiritualista", per cui importante non è tanto il battesimo – dei neonati o degli adulti –, quanto piuttosto l'esperienza interiore di essere divenuti figli di Dio e di avere ricevuto lo Spirito Santo. All'ala "spiritualista" della Riforma radicale appartengono la Chiesa Schwenckfeldiana, fondata in Germania da Caspar Schwenckfeld (1489-1561) e oggi diffusa soprattutto in Pennsylvania; la Famiglia dell'Amore, fondata da Heinrich Niclaes (1502-1580), oggi non più esistente; e soprattutto i Quaccheri
, oggi divisi in numerose denominazioni, che peraltro collaborano quasi tutte fra loro in una serie di progetti comuni coordinati dal Friends World Committee for Consultation.

Il ribattesimo
non era una novità assoluta nella storia del Cristianesimo: già lo praticavano i donatisti, che però ribattezzavano i fedeli precedentemente battezzati da preti "indegni". Nel Medioevo invece furono i petrobrusiani, i bogomili ed i catari a rifiutare il battesimo dei bambini, ma il fenomeno anabattista del XVI secolo poco aveva da spartire con questi precedenti storici.
Le origini

Le origini dell'anabattismo vanno ricercate innanzi tutto nella contrapposizione
tra riformatori, diciamo, "ortodossi", come Lutero, Melantone, Zwingli e Calvino e riformatori radicali, come Carlostadio, Müntzer, Schwenckfeld, Serveto o Lelio Sozzini, citandone solo alcuni dei più famosi, che rappresentarono "l'ala sinistra della Riforma", per usare un'espressione dello storico congregazionalista Roland Bainton.

I vari punti che accomunavano i radicali, tra cui si annoverano gli anabattisti stessi, contro gli ortodossi, erano:

   Il rifiuto della riforma della Chiesa tradizionale: se, per Lutero, la parola di Dio era più importante della Chiesa, allora, in tal caso, per i radicali, la Chiesa istituzionale e tutto il suo apparato (sacramenti, teologia, liturgia etc.) andavano rigettati in toto.

   La "vera" Chiesa doveva essere formata da credenti consapevoli, e non forzati dalla nascita, da cui il rifiuto del battesimo dei bambini.

   La "vera" Chiesa era idealmente collegata alla Chiesa dei primordi o Chiesa primitiva. I radicali desideravano restituire l'originale purezza alla Chiesa, piuttosto che riformarla.

   I radicali rifiutavano anche il concetto di lavorare per ottenere il consenso unanime del corpus christianum, inteso come l'unità dei fedeli, come invece volevano i riformatori ortodossi.

   Il rifiuto della giustificazione luterana per fede: per i radicali, mediante la fede in Cristo, il peccatore non era solo giustificato, ma anche rigenerato. Il fedele doveva seguire, come un discepolo, l'esperienza di Cristo.

   Il rifiuto della figura storica di Cristo
e l'esaltazione dell'azione, all'interno del credente stesso, dello Spirito Santo, mediante le sue illuminazioni.


Anglicani
Enrico VIII (1491-1547), re d'Inghilterra all'epoca della Riforma, si segnala come oppositore di Lutero e riceve dal Papa Leone X (1475-1521) il titolo di "difensore della fede". Nel 1527, tuttavia, chiede al Papa Clemente VII (1478-1534) l'annullamento del suo matrimonio con Caterina d'Aragona (1485-1536) zia dell'imperatore di Spagna Carlo V (1500-1558, che Enrico aveva potuto sposare solo grazie a una dispensa papale, trattandosi della vedova di suo fratello). Complesse questioni politiche si intrecciano con questa vicenda matrimoniale, e si collegano al rifiuto del Papa di concedere quello che egli considera un divorzio. Nel 1531 la Camera dei Lord proclama Enrico "Capo supremo della Chiesa e del clero d'Inghilterra". È lo scisma, consacrato dall'instaurazione del filo-luterano Thomas Cranmer (1489-1556) - che nel 1533 si affretterà ad annullare il matrimonio fra Enrico e Caterina - come arcivescovo di Canterbury. L'Atto di Supremazia del 1534, che fa seguito alla scomunica romana, consacra la nascita di una Chiesa nazionale.

Lo strappo definitivo arrivò nel 1533, quando il re sposò in segreto la sua nuova fiamma, Anna Bolena, la quale già aspettava un figlio da lui, e, tre mesi dopo, Cranmer, facendosi forte di un decreto parlamentare sull'autonomia della Chiesa inglese nelle decisioni interne, dichiarò sciolto il matrimonio di Enrico con Caterina e riconobbe ufficialmente quello con Anna Bolena.

Il papa Clemente VII reagì con la scomunica del re, di Anna Bolena e di Thomas Cranmer nel luglio 1534 e con l'interdizione (cessazione dell'amministrazione dei sacramenti) dell'Inghilterra, provvedimento che sarebbe stato tremendo nel medioevo, ma che fu praticamente ignorata nel XVI secolo. Clemente morì nel settembre 1534: il successore, Paolo III (1534-1549), ideatore del Concilio di Trento, dovette gestire un rapporto con la Corona d'Inghilterra, che peggiorava ogni giorno sempre di più.

Infatti Enrico VIII rispose alla scomunica nel novembre 1534 con tre atti:

   Un ulteriore "atto di supremazia" (il re era il Capo Supremo sulla Terra della Chiesa di Inghilterra)
con il diritto di reprimere le eresie e di scomunicare;

   L'obbligo per tutti gli inglesi di giurare solamente davanti al re, e non davanti a qualche autorità straniera (sic!);

   La condanna per tradimento per chi osasse sostenere che il re fosse eretico, tiranno o scismatico.

La pressione sulla Chiesa cattolica inglese fu elevatissima: sotto il coordinamento del Vicario Generale Thomas Cromwell, i monasteri furono chiusi e i loro beni incamerati dalla corona e tutti i prelati dovettero giurare di rispettare l'atto di supremazia, solo Tommaso Moro
(Thomas More) (1478-1535), il grande filosofo umanista erasminiano, autore dell'Utopia, ed ex Lord Cancelliere, e John Fisher (1469-1535), vescovo di Rochester ed ex confessore di Caterina d'Aragona, si opposero ed entrambi furono decapitati per tradimento. Ambedue furono successivamente nominati santi dalla Chiesa cattolica.

Ma la cosa più curiosa fu che, dal punto di vista dottrinale, almeno in questa prima fase, Enrico VIII non aveva per nulla rotto con il Cattolicesimo: in linea di massima, egli si mostrò un buon cattolico e solo dopo, durante il breve regno del figlio Edoardo VI (1547-1553), si fecero largo con più decisione elementi cari alla Riforma.

Ma ai tempi di Enrico VIII queste idee potevano costare care: se ne rese conto anche Thomas Cromwell, che cercò di spingere la monarchia verso il luteranesimo
, facendo adottare i Dieci Articoli (The Ten Articles), articoli di fede di chiara ispirazione luterana (sola fide e semplificazione a soli tre Sacramenti) e, con le Ingiunzioni Reali del 1538, fece mettere una Bibbia in latino ed una in inglese in ogni chiesa (sola scriptura!). L'esperimento fallì e Cromwell, caduto in disgrazia, anche perché ritenuto il responsabile del matrimonio, poi fallito, del re con Anna di Cleves, fu condannato per tradimento e decapitato nel luglio 1540.

Nel 1537 Enrico ritornò con decisione ai dogmi cattolici, facendo redigere il Bishop's book (il libro del vescovo), che conservava i sette sacramenti, il culto della Vergine e dei santi e proibiva la lettura individuale della Bibbia.
Il libro fu poi rivisto in senso ancora più cattolico e ristampato nel 1543 con il titolo di King's book (il libro del re).

Nel 1539 il parlamento inglese approvò i Sei Articoli (The Six Articles), che confermarono, tra l'altro, la validità del dogma della transustanziazione, l'Eucaristia sotto una sola specie, il celibato per i prelati, le Messe private e la confessione.
 

Riprese quindi con vigore la persecuzione contro i protestanti: fu bruciato sul rogo nel 1540 il luterano Robert Barnes; il traduttore William Tyndale, il quale aveva pubblicato la prima Bibbia (Nuovo Testamento) in inglese nel 1535, fu denunciato all'inquisizione spagnola, che lo bruciò a Bruxelles nel 1536; la protestante Anne Askew fu processata e bruciata sul rogo nel 1546; alti prelati di chiare simpatie riformiste, come i vescovi Hugh Latimer e John Hooper, l'ex frate agostiniano Miles Coverdale, traduttore del primo Antico Testamento in inglese, e lo stesso Thomas Cranmer, dovettero o rifugiare all'estero o rivedere drasticamente le proprie idee o perlomeno adottare un atteggiamento nicodemitico.

Insomma alla sua morte nel 1547, Enrico VIII lasciò sia i cattolici che i protestanti inglesi del tutto insoddisfatti.

Unitariani

Termine teologico per indicare la fede nell'unicità di Dio e nella contemporanea negazione del dogma della Trinità
. Ne consegue anche la negazione della divinità di Cristo. L'unitarianismo è stato, a parte l'anabattismo, la terza grande alternativa nella galassia protestante, oltre al luteranesimo e allo zwinglianismo/calvinismo.

La dottrina dell'unitarianismo viene fatta tradizionalmente risalire agli inizi del Cristianesimo, ed in particolare agli eretici del periodo intorno al Concilio di Nicene (325), come Ario
(gli unitariani furono proprio chiamati ariani dai loro detrattori), Paolo di Samosata, Noeto di Smirne, Prassea e Sabellio. Nel medioevo il concetto antitrinitario non scomparì del tutto, ma rimase nella filosofia di Abelardo e Roscellino.

Venendo al periodo rinascimentale, i primi studiosi ad aver espresso concetti antitrinitari furono nel 1527 Martin Borrhaus
(nome umanistico: Cellarius) (1499-1564), amico di Martin Lutero, e il predicatore anabattista Ludwig Haetzer (1500-1529), ma fu soprattutto la pubblicazione a Hagenau, in Alsazia, nel 1531, del famoso libro De trinitatis erroribus (Gli errori sulla Trinità) del medico spagnolo Miguel Servet (Michele Serveto) a gettare nello scompiglio i più famosi pensatori protestanti dell'epoca, da Lutero ("un libro abominevolmente malvagio") a Melantone, Ecolampadio, Bucero. Quest'ultimo tuonò dal proprio pulpito che l'autore avrebbe meritato di essere squartato! E proprio in seguito alla pubblicazione di questo libro tutti i riformatori dell'epoca decisero di rinforzare l'importanza dottrinale della Santa Trinità. Dopo una vita tribolata da continue persecuzioni, Serveto finì i suoi giorni, messo al rogo a Ginevra nel 1553 da un altro dei pensatori riformisti, che più lo detestavano, Giovanni Calvino.

Venendo ai giorni nostri, nel 1961 avvenne la svolta con la fusione degli unitariani statunitensi con il movimento dell'universalismo, fondato dall'ex pastore metodista John Murray
, che credeva nella salvezza di tutti gli uomini e negava la dannazione eterna. La fusione diede luogo all'American Unitarian Universalist Association, poi solo Unitarian Universalist Association, che conta oggi 502.000 aderenti. Il sito web è http://www.uua.org/

Nonostante la diffusione relativamente bassa dell'unitarismo/universalismo, ben cinque presidenti degli Stati Uniti hanno professato una fede unitariana e/o universalista:
Thomas Jefferson (che gli unitariani danno come loro seguace, anche se una sua adesione ufficiale non c'è mai stata), John Adams, John Quincy Adams, Millard Fillmore e William Howard Taft.

Avventisti del settimo giorno
William Miller (1782-1849) e millerismo o avventismo

Premessa

Nella prima metà dell'800 la parte occidentale dello stato di New York fu conosciuta come Burned over District o Burnt District  (distretto bruciato), secondo un termine coniato dall'evangelista Charles Grandison Finney (1792-1875), perché c'erano state così tante conversioni in occasione dei moltissimi revival religiosi, che si tennero nella zona durante il Second Great Awakening (Secondo grande risveglio), da non avere più combustibile da bruciare, cioè una maniera simbolica per dire che non c'erano più potenziali fedeli da convertire!
In quest'area, a parte i seguaci di William Miller di cui si parlerà in questa scheda, nacquero altre nuove denominazioni religiose come i Mormoni, gli Shakers, la Comunità di Oneida e la setta di Jemima Wilkinson, e apparvero diversi spiritisti come le sorelle Fox - fondatrici del movimento spiritualista americano - che nel 1848 affermarono di parlare con i morti.


Il predicatore americano William Miller nacque il 15 febbraio 1782 vicino a Pittsfield, nel Massachusetts, da una famiglia contadina, che si trasferì poco dopo nella parte occidentale dello stato di New York, quindi proprio nel sopraccitato Burned over District.
M. partecipò alla guerra tra Stati Uniti e Gran Bretagna del 1812 e questa dolorosa esperienza provocò in lui una crisi religiosa, cui il suo credo deista non era in grado di dare delle risposte. Decise quindi, in seguito ad un revival religioso nel 1816, di abbandonare la sua fattoria a Poultney Village, nel Vermont, e di convertirsi al battismo nel 1818 e impiegò i successivi 14 anni a studiare la Bibbia e, in particolare, le profezie in essa contenute, accettando alla lettera le loro previsioni, soprattutto quelle inerenti alla parusìa (la Seconda Venuta di Cristo).
La dottrina millenarista
Nel 1832 M. iniziò un tour di predicazione, nel quale spiegò la sua dottrina millenarista, che lo portava a credere che l'Avvento di Cristo sarebbe stato nel 1843.
Il suo calcolo riprendeva quelli del pastore riformato tedesco Johann Petri (1718-1792), che aveva dedotto dal libro del profeta Daniele (passi 8,14 e 9,24) un periodo di 2300 anni, dal 453 a.C., quindi 2300 meno 453 fa 1847, data prescelta da Petri per la fine del mondo. Per M. invece i calcoli iniziavano invece dal 457 a.C., anno in cui il re Artaserse I di Persia (464-424) autorizzò la ricostruzione di Gerusalemme, come riportato dal libro d'Esdra 7,12-26. Da queste riflessioni si otteneva l'equinozio di primavera (21 marzo) del 1843, ma, a parte il passaggio di una cometa tra il 28 febbraio ed il 1 aprile, non successe niente di particolare. M. si accorse allora di un'imprecisione nei suoi calcoli: il calendario gregoriano non aveva l'anno zero, quindi corresse la sua previsione per il 1844, sempre al 21 marzo. Passata pure questa data inutilmente, Samuel Snow (1806-1870), un seguace di M., suggerì che dal passo del profeta Abacuc 2,3: È una visione che attesta un termine, parla di una scadenza e non mentisce; se indugia, attendila, perché certo verrà e non tarderà, si poteva dedurre un certo ritardo, quantificabile in 7 mesi e 10 giorni, che avrebbe portato la data al 22 ottobre 1844 (la data nel 1844 del Yon Kippur, importante festività ebraica).  
Tuttavia, la mattina del 23 ottobre, tutti si accorsero che Gesù Cristo non era affatto apparso nella data profetizzata e i milleriti provarono quindi quello sconforto, denominato "La Grande Delusione": parecchie migliaia abbandonarono la causa di M.
Altri suoi seguaci giustificarono, tuttavia, il mancato appuntamento con il fatto che, secondo la profezia, era successo un evento eccezionale in Cielo. Per esempio, divenne popolare la spiegazione fornita da Owen Russell Loomis Crosier (1820-1913), nel febbraio 1846, che fino a quel giorno Gesù aveva svolto il Suo ministero nel tabernacolo celeste, intercedendo per l'umanità, ma che da quella data si era trasferito nel Sancta Sanctorum e che la porta della salvezza era stata irrimediabilmente chiusa (dottrina della "porta chiusa") e soltanto coloro che avevano creduto nel messaggio millerita avrebbero potuto salvarsi.
Eppure lo stesso Miller, che fu espulso dalla Chiesa Battista - e i suoi seguaci riuniti nell'Associazione Cristiana Avventista - continuò ad aspettare inutilmente la parusìa e morì il 20 dicembre 1849 a Hampton, nello stato di New York.

dottrine che, contemporaneamente al millerismo, si consolidarono e spesso fecero parte del corpus dogmatico e delle abitudini di queste chiese:
   Sabbatarianismo (o sabatismo): il concetto secondo il quale il sabato (il settimo, secondo la Genesi) è il giorno prescelto per il riposo, dove l'uomo, come già aveva fatto Dio, doveva rigorosamente astenersi da qualsiasi lavoro manuale. Presente sporadicamente nei primi secoli del Cristianesimo, questa dottrina ritornò in auge nell'Inghilterra del XVII secolo, portatavi dagli unitariani dell'Europa orientale. Tra i dissidenti religiosi - emigrati dall'Europa in America nella prima metà del XVIII secolo - si segnalano i Battisti Tedeschi del Settimo Giorno di Johann Conrad Beissel, le cui idee sabbatariane influenzarono vari pensatori avventisti come Joseph Bates (1792-1872), autore del trattato Seventh-day Sabbath (Il sabbath del settimo giorno), e John Nevins Andrews (1829-1883).
   Condizionalismo (o immortalità condizionata dell'anima): secondo cui l'anima, dopo la morte, entra in uno stato di sonno da cui si risveglierà solo al momento della parusìa, quando solo alle anime dei giusti toccherà l'immortalità, mentre quelle dei malvagi, fatte risorgere dopo il regno millenario di Gesù Cristo, saranno distrutti dal fuoco assieme a Satana. Nel XIX secolo il condizionalismo ebbe un revival con i popolari (200.000 copie vendute) Sei Sermoni di George Storrs (1796-1879) ed entrò a far parte della dottrina avventista.
   Il Nome Sacro di Dio (Sacred Name): secondo il quale Dio ha un nome sacro (Yahweh o Geova) e questo deve essere obbligatoriamente utilizzato e pronunciato se si vuole conseguire la salvezza.
   Precetti alimentari: alcuni avventisti seguono la legge di Mosè per quanto concerne la proibizione di consumare carni di maiale e in generale cibi impuri (spesso i fedeli di questi gruppi diventano vegetariani). Inoltre si astengono dal consumo di tabacco, alcool, caffè e tè.
   Rifiuto di festività cristiane: alcune denominazioni rifiutano certe feste cristiane - definite pagane - come Natale, Pasqua e Pentecoste. In compenso la Cena del Signore viene osservata nel mese ebraico di Nizan.
   Anglo-israelismo: curiosa teoria, seguita da alcuni gruppi, tesa ad identificare USA e Gran Bretagna (ma anche altre nazioni dell'Europa Occidentale) come discendenti delle tribù perdute d'Israele (rispettivamente Manasse ed Efraim).
Ellen White
Nel 1840, all'età di dodici anni, White. partecipò con i propri genitori ad un revival metodista, alla quale religione si convertì nel 1842. Tuttavia, nello stesso periodo si accostò alle dottrine millenariste di William Miller, che seguì con convincimento fino al fatidico 22 ottobre 1844, ma nonostante la "Grande Delusione" per la mancata fine del mondo, W. rimase tra quei milleriti che continuarono a credere nell'imminenza della parusìa (l'avvento di Cristo) e per questo fu successivamente espulsa dalla chiesa metodista.

In quel momento di forte sbandamento del movimento di Miller, molti seguaci abbandonarono la causa, mentre altri cercarono di giustificare il mancato appuntamento con il fatto che, secondo la profezia, era successo un evento eccezionale in Cielo. Per esempio, divenne popolare la spiegazione fornita da Owen Russell Loomis Crosier (1820-1913) nel febbraio 1846 che fino a quel giorno Gesù aveva svolto il Suo ministero nel tabernacolo celeste, intercedendo per l'umanità, ma che da quella data si era trasferito nel Sancta Sanctorum (dottrina del Santuario) e che la porta della salvezza era stata irrimediabilmente chiusa (dottrina della "porta chiusa") e soltanto coloro che avevano creduto nel messaggio di Miller avrebbero potuto salvarsi.
Comunque proprio in questi anni in cui il movimento avventista andava formandosi sulle ceneri di quello millerita, si misero in rilievo le doti profetiche di W., le cui visioni divennero un riferimento per i propri confratelli.
Lo scisma della Chiesa di Dio (Settimo giorno)
Nel novembre 1855 i White trasferirono la tipografia da Rochester a Battle Creek, nel Michigan, dove si svolse la prima conferenza del movimento e dove vennero fissati i punti dottrinali come rivelati ad Ellen. Tuttavia questa particolare attenzione data alle profezie della W. creò delle crescenti frizioni interne al movimento, finché, nel 1858, non avvenne la scissione tra i seguaci dei W. e un gruppo di chiese avventiste nel Michigan, coordinate da Gilbert Cranmer, fondatore, in seguito, della Chiesa di Dio (Settimo giorno) [Church of God (Seventh-day)]. Cranmer, infatti, non credeva che il dono della profezia potesse essere tutto concentrato in una sola donna ed era inoltre fermamente convinto che la base della verità e della dottrina cristiana dovesse essere solamente la Bibbia, e non anche gli insegnamenti e le profezie della W.
Le abitudini alimentari avventiste e John Harvey Kellogg
Nel 1863, durante una visita a Otsego, nel Michigan, W. ebbe una visione del preciso collegamento esistente tra spiritualità e stato di salute fisica, e da qui prese il via la riforma della salute per i fedeli della chiesa, sotto forma di diete principalmente vegetariane, divieto di fumo e alcool, medicina naturale, vita all'aria aperta e esercizi fisici. In questo campo, il più famoso medico avventista fu il dottor John Harvey Kellogg (1852-1943), amministratore di una clinica a Battle Creek e propagatore dell'abitudine alimentare di consumare cereali (i famosi "corn flakes" casualmente inventati nel 1894) per la prima colazione, che avrebbe portato nel 1906 alla fondazione, da parte del fratello Will Keith Kellogg (1860-1951), della nota azienda "Kellogg's". John Kellogg fu poi espulso nel 1907 dalla chiesa avventista per una progressiva e pericolosa sua inclinazione verso il panteismo.
Caratteristiche uniche degli Avventisti del Settimo Giorno:
       Dottrina del Santuario: il 22 ottobre 1844 Gesù, che fino a quel giorno aveva svolto il Suo ministero nel tabernacolo celeste, intercedendo per l'umanità, si era per sempre trasferito nel Sancta Sanctorum ,
       Giudizio investigativo: Gesù ha iniziato nel 1844 una grande inchiesta per stabilire chi merita di essere salvato,
       Spirito di profezia donato alla W. i cui scritti sono presi in considerazione quasi con la medesima importanza delle stesse Sacre Scritture,
       Suggello di Dio e marchio della Bestia: il suggello di Dio è la santificazione del sabato e il marchio la sua sostituzione con la domenica, voluta dalla "Bestia", cioè la Chiesa Cattolica (sic!) e confermata dalla "Seconda bestia", secondo alcuni il governo degli Stati Uniti. Un punto molto controverso e che non ha certo favorito il dialogo inter-religioso con i cattolici.
       Fine del mondo annunciato dai tre messaggi degli angeli (il messaggio avventista, il giudizio investigativo e la parusìa) e dopo il giudizio universale, contrassegnato dalla dottrina pre-millenarista e pre-tribolazionalista (vedi sopra), distruzione definitiva nel fuoco dei malvagi, insieme a Satana e ai suoi angeli ribelli. Secondo questo concetto quindi l'inferno non esisterebbe come luogo d'eterno tormento.
In tema di famiglia e morale, gli avventisti sono molto rigidi: i matrimoni con fedeli di altre religioni sono scoraggiati, il divorzio tra avventisti non è permesso, se non in gravissimi casi, le donne non possono ambire di arrivare più in là del livello di anziani (quindi non pastori) della chiesa, l'omosessualità è condannata. Quest'ultimo punto ha portato alla creazione della Seventh-day Adventist Kinship International (Affinità internazionale avventista del settimo giorno), che ha divorziato dalla chiesa ufficiale nel 1976 e accetta gay e lesbiche e loro famigliari e amici. Nonostante una causa legale nel 1987, intentata dalla Chiesa avventista del settimo giorno per impedire l'uso delle parole "avventista del settimo giorno" nella dicitura della Kinship, questi ultimi (più di 1.000 fedeli) hanno vinto la causa.
Mormoni
Il fondatore del mormonismo, Joseph Smith jr. nacque il 23 dicembre 1805 a Sharon, nello stato americano del Vermont, quintogenito degli undici figli di Joseph Smith Sr. (1771-1840) e di Lucy Mack (1775-1856), due sfortunati contadini del New England, che dovettero spesso cambiare residenza a causa di carestie o di investimenti sbagliati (tra cui uno fallimentare nel gingseng del Vermont per il mercato cinese!).
Le visioni
Nel 1820, o perlomeno in un momento non meglio precisato tra il 1819 ed il 1821, S. ebbe la sua prima visione: gli apparvero Dio Padre e Gesù Cristo, che gli intimarono di non entrare a far parte di nessuna chiesa esistente e di attendere ulteriori rivelazioni. Il fratello di S., William (1811-1893), riferì che S. ebbe questa visione, dopo aver ascoltato un sermone del predicatore metodista George Lane sul passo dell'epistola di San Giacomo (1,5): Se qualcuno di voi manca di sapienza, la domandi a Dio, che dona a tutti generosamente e senza rinfacciare, e gli sarà data.
Tre anni dopo, egli ebbe una seconda visione e, tra la notte del 21 settembre 1823 e la mattina del 22, gli apparve per ben quattro volte - nella sua stanza da letto - un angelo luminoso di nome Moroni (o, secondo le prime fonti, Nephi). Quest'ultimo gli comunicò dell'esistenza di un libro, scritto su tavole d'oro, che narrava dell'origine dei precedenti abitanti del continente americano e che era sepolto sotto la collina di Chumora, presso Manchester (nello stato di New York).
S. si recò nel sito segnalato e riportò alla luce un antico pettorale, delle piastre (o tavole) d'oro sulle quali quattro personaggi (Ether, Mormon, Lehi e Nephi) avevano aggiunto parti inedite della storia della Bibbia; delle tavole di bronzo sulle quali un altro autore, Laban, aveva riportato passi dell'Antico Testamento ed alcune genealogie; e due pietre divinatorie (gli "urim" e "thummim" citati nei Numeri 27,21 e nel primo libro di Samuele 28,6) con le quali era possibile decifrare le precedenti scritte. Tuttavia, lo stesso S. raccontò di aver visitato la collina di Chumora nel 1824, 1825 e 1826, senza aver avuto il permesso di portare via le tavole fino al 22 settembre 1827, data in cui visitò la collina in compagnia della moglie Emma.
Le pietre magiche e la chiaroveggenza
All'onor del vero, bisogna però precisare che, proprio in quel periodo, S. e la sua famiglia si dedicavano, come molti altri, all'attività del money-digging, cioè della ricerca di tesori nascosti, non necessariamente per motivi di solo lucro, ma anche con finalità archeologiche, folcloristiche, magiche o divinatorie. Si racconta che, nel 1819 o nel 1822, S. ed il padre avessero riportato alla luce una pietra molto particolare, che, egli disse, permetteva fenomeni di chiaroveggenza, e che questa pietra fosse stata decisiva per il ritrovamento delle piastre d'oro, di cui sopra.
La sua fama di "poter discernere le cose invisibili ad occhio nudo" si sparse e nel 1825, S. fu avvicinato da un cercatore di tesori, tale Josiah Stowell, che si accompagnava con un chiaroveggente, Isaac Hale. S. e suo padre furono convinti di collaborare con i due alla ricerca di una favolosa miniera spagnola abbandonata, dalle parti di Harmony, nella Pennsylvania. La miniera non fu ritrovata e la società si sciolse ben presto, ma, in compenso, S. s'innamorò della figlia di Hale, Emma (1804-1879), che sposò il 18 gennaio 1827 a South Bainbridge.
La decifrazione delle tavole e la pubblicazione del Libro di Mormon
A questo punto, nel 1828, S. si accinse a "tradurre" le tavole, che, a parere del Prof. Charles Anton (il quale, successivamente, negò quest'affermazione) della Columbia College, erano scritte in geroglifici egiziani "riformati" (sic!). Non esiste un tale alfabeto e, del resto, solo pochi anni prima, Jean-François Champollion (1790-1832) aveva provveduto alla prima autentica traduzione dei geroglifici egiziani (la prima edizione del suo Sommario del sistema geroglifico, in francese, era del 1824), mentre, nel corso dei secoli precedenti, svariati studiosi, come il famoso gesuita tedesco Athanasius Kircher (1602-1680), si erano cimentati in "traduzioni", più o meno fantasiose, dei testi egiziani. Comunque, per completezza di informazione, va detto che alcuni studiosi mormoni asseriscono che per "egiziano riformato" si intendesse semplicemente un dialetto ebraico con influenze egizie.
A sua volta, S. adottò un suo metodo alquanto originale: separato da una tenda dai propri trascrittori [sua moglie Emma, il cognato Rueben oppure l'amico Martin Harris (1783-1875)], S. si poneva di fronte alla tavola da tradurre e metteva le pietre della chiaroveggenza nel suo cappello, infilava il cappello sul viso per creare il buio, nel quale egli visualizzava il testo e sotto la sua traduzione in inglese.
Purtroppo, agli inizi della traduzione, successe un grave contrattempo: Harris chiese ed ottenne di far vedere il manoscritto, denominato Libro di Lehi, fino a quel momento tradotto (116 pagine), alla sua scettica moglie Lucy. Il testo andò perso per sempre: s'ipotizza che Lucy Harris - che subodorava una colossale "bufala" - lo abbia intenzionalmente nascosto, per poter confrontare la traduzione già eseguita, e sbugiardare eventuali incongruenze, con quella nuova, compiuta da S. Tuttavia il boicottaggio della donna non ebbe altro effetto che rompere l'amicizia di Harris con S., il quale riprese nel 1829 la decifrazione con un altro trascrittore, Oliver Cowdery (1806-1850). Prima che le piastre fossero definitivamente restituite all'angelo Moroni, undici persone, tutte della famiglia o della stretta cerchia degli amici di S., asserirono di aver avuto l'opportunità di vederle o, perlomeno, di toccarle, ricoperte da una pesante tela, e firmarono una dichiarazione della loro autenticità divina.
Il 26 marzo 1830 fu finalmente pubblicata la traduzione del testo, dal titolo Libro di Mormon, che raccontava le vicende, secondo lo stile biblico, di tre popoli scomparsi che avevano veleggiato dalla Palestina in America:
   I primi emigrati, dopo la distruzione della Torre di Babele, furono i Giarediti, discendenti diretti delle antiche tribù perdute d'Israele,
   Nel 600 a.C., un secondo gruppo di emigrati si divise nei virtuosi Nefiti, presso i quali si sarebbe trasferito Gesù Cristo, dopo la sua ascensione, e
   Nei dissoluti Lamaniti, che distrussero i Nefiti in una battaglia vicino a Palmyra nel 421 A.D., ed erano i progenitori degli indiani d'America.
Moroni era il figlio del generale nefita Mormon ed aveva, lui stesso, seppellito le tavole d'oro con la storia di queste vicende.
Da quel momento, si accesero le polemiche tra coloro che mostrarono un certo interesse in questo testo e gli scettici, che cercavano di capire da quali fonti, escludendo quella divina, S. avesse tratto le sue ispirazioni e la successiva teologia. Tuttora non esiste una risposta totalmente soddisfacente a questo quesito: si nota una probabile influenza del libro, pubblicato nel 1819, View of the Hebrews (Visione degli Ebrei) di Ethan Smith (1762-1849), uno dei vari scrittori che consideravano una possibile discendenza degli indiani d'America dalle tribù perdute d'Israele. Questo concetto era già stato precedentemente ipotizzato da Cotton Mather, Roger Williams e William Penn ed ebbe un curioso sviluppo nell'anglo-israelismo (secondo il quale le tribù perdute si erano installate in Inghilterra), tema caro ad ambienti avventisti del XIX secolo. Si notano altresì le idee universaliste e unitariane del nonno di S., temi gnostici, influenze massoniche [il fratello di S., Hyrum (1800-1844) era un massone, e lo stesso S. lo sarebbe diventato nel 1842], ed elementi dello spirito messianico degli americani, dai tempi dei puritani sempre convinti d'essere il popolo eletto.
Tuttavia, i principale studiosi mormoni sono convinti della totale igoranza di S. (il quale, a quel tempo, aveva a malapena letto la Bibbia), riportando a riguardo una dichiarazione della moglie Emma, la quale asserì che il marito "non poteva né scrivere né dettare una lettera comprensibile e ben formulata, men che meno dettare un libro come il Libro di Mormon". A questo si aggiungono le condizioni economiche indigenti e lo stile di vita che non permettevano certo a S. di accedere a libri come il sopracitato View of the Hebrews . Quindi, concludono gli studiosi mormoni, poiché S. non aveva alcuna conoscenza degli elementi storici, filologici, linguistici o letterari contenuti nel Libro di Mormon, egli non poteva che essere ispirato dallo Spirito Santo nella dettatura del testo.
La diatriba fra detrattori e fautori di S. continua intensa anche oggigiorno.
Teologia del mormonismo
Le dottrine, qui citate, sono seguite dal filone di gran lunga maggioritario dei seguaci di S., vale a dire la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (LDS), trasferita nel 1846-47 dal nuovo presidente Brigham Young nell'Utah (a quei tempi parte del Messico), ma esse non sono necessariamente accettate in toto dalle altre confessioni mormoni minoritarie.
La teologia mormone si definisce cristiana ed è indubbiamente restituzionista (vale a dire, mira, similmente alla Chiesa Cattolica Apostolica di Edward Irving, a restaurare la Chiesa Cristiana delle origini, inquinata dalla successiva "Grande Apostasia", quella corruzione, secondo i mormoni, della dottrina cristiana da parte della filosofia neo-platonica, del realismo platonico e dell'ascetismo), anche se contiene molti elementi di spiccata originalità:
   Dio Padre ha un corpo perfetto e tangibile, fatto di carne e ossa.
   Dio Padre, Gesù Cristo e lo Spirito Santo sono in realtà tre entità separate, unite solo nel cuore e nell'intendimento.
   Dio Padre coesiste dall'eternità con una serie di spiriti in Cielo, figli di "genitori celesti", il cui primogenito è Gesù Cristo. Dio ha deciso di far incarnare sulla terra questi spiriti, offrendo loro la possibilità di progredire con la scelta terrena fra bene e male (libero arbitrio). Tuttavia alcuni si smarriscono, seguendo Satana e tentando continuamente gli uomini.
   I mormoni rifiutano il peccato originale: la trasgressione di Adamo (che in Cielo era l'arcangelo Michele) è stata voluta da Dio, perché tutto il piano potesse svolgersi.
   E' altresì vero però che gli uomini (incarnazione di questi spiriti) sono peccatori e bisognosi di redenzione: quindi essi possono essere salvati tramite la fede in Gesù Cristo (e accettando il valore salvifico del sua morte e resurrezione, ma curiosamente non il simbolo della Croce, del tutto assente nel templi mormoni, dove invece è spesso presente la statua dell'angelo Moroni), il pentimento [i mormoni confessano a Dio i peccati meno gravi, ma agli anziani della Chiesa quelli più seri (come l'adulterio e il furto)] e una vita perfetta (praticando le ordinanze e seguendo i precetti: vedi sotto). Risorgendo, gli uomini finalmente riceveranno un perfetto corpo fisico e godranno della gloria celeste, in pratica una forma di teosi (vale a dire la divinizzazione, o deificazione, degli uomini) il cui grado di progressione più elevato si denomina esaltazione, in cui essi sono, per l'appunto, paragonabili a Dio. Infatti, riprendendo un detto mormone: Quello che Dio era, noi siamo; quello che Dio è, noi saremo.
Le ordinanze sono:
   Il battesimo, per la remissione dei peccati, che è obbligatorio e avviene per immersione, all'età di otto anni.
   L'imposizione delle mani, da parte degli anziani della Chiesa, che permette di ricevere il dono dello Spirito Santo. Questo potrebbe manifestarsi sotto forma di profezie, di glossolalia (il parlare lingue sconosciute), di guarigioni e miracoli (caratteristico anche della dottrina pentecostale e carismatica).  
   La Santa Cena, celebrata in ricordo di Gesù Cristo, per mezzo del quale si è rinnovata l'alleanza tra Dio e il Suo popolo.
   L'investitura (endowment), che comprende, in tempi diversi, abluzioni, unzioni, ed il matrimonio celeste, con cui gli sposi si promettono non solo per questa vita, ma per l'eternità. Parti della cerimonia, inclusi la formula del giuramento, l'uso di un grembiulino bianco, la segretezza sulla cerimonia, i segni di riconoscimento riconducono ad una chiara derivazione massonica.
   Il lungo elenco di precetti comprende: la santificazione della domenica, il digiuno periodico (almeno una volta al mese), la beneficenza, la decima per la propria chiesa, l'attività missionaria, ed infine la cosiddetta "Parola di Saggezza" di S., il precetto di astenersi da vino, alcolici, tabacco, tè, caffè, dai rapporti sessuali pre ed extra matrimoniali, e di moderare il consumo di carne, oltre ad una serie di consigli dietetici, che ricordano un po' quelli degli avventisti del Settimo Giorno.
   Coloro che, in vita, non hanno avuto la possibilità di conoscere e accettare gli insegnamenti di S., potranno lo stesso impararlo dai fedeli viventi e accedere così alla gloria celeste. Per questo motivo i mormoni credono nel battesimo (e nell'eventuale - successivo - matrimonio e investitura per procura) per i propri antenati morti, nell'identificazione dei quali, essi sono noti per le accuratissime ricerche genealogiche, disponibili per tutti su Internet.
   Dopo la parusìa (seconda venuta di Cristo), ci sarà la resurrezione dei giusti e il regno millenario di Cristo in terra, seguito dal giudizio finale, quando gli uomini saranno divisi in quattro categorie: i malvagi che moriranno in un "lago di fuoco e zolfo", i colpevoli che avranno una modesta gloria "teleste", gli onorevoli (ma non convertiti) che avranno una gloria "terrestre" e gli eletti alla gloria "celeste".
   Non esiste il sacerdozio, nel senso tradizionale inteso da altre confessioni cristiane: a tutti i maschi mormoni giudicati degni, dall'età di dodici anni, vengono man mano impartiti i gradi di diacono, insegnante, sacerdote, anziano e sommo sacerdote. I mormoni svolgono quest'attività di sacerdozio su base volontaria.
   I testi ufficiali sono la Bibbia (secondo la "Versione del Re Giacomo" del 1611 con note e commenti di S., il quale aveva iniziato, senza finirlo per la sopraggiunta morte, una sua versione della Bibbia), il Libro di Mormon, la Dottrina e Alleanze, e la Perla di Gran Prezzo, ma va anche posto l'accento sul carattere, mai conclusivo, del canone mormone: in uno degli articoli di fede, S. precisò che "Dio deve ancora rivelare altre cose", quindi qualsiasi rivelazione, ufficialmente proclamata da uno dei profeti-presidenti (vale a dire i successori di S.), diventa parte integrante delle scritture accettate.


Le Chiese dei Fratelli
John Nelson Darby studiò al prestigioso Westminster School, e successivamente al Trinity College di Dublino, dove si laureò nel 1819, a soli 18 anni, come primo del corso in studi classici. Benché tutto facesse pensare ad una brillante carriera nel campo legale, dopo solo un anno di avvocatura, egli abbandonò la professione nel 1822/23 in seguito ad una crisi spirituale, per intraprendere studi religiosi, diventando diacono nel 1825 e prete anglicano nel 1826, occupando la remota parrocchia di Calary, nella contea irlandese di Wicklow.
Il dispensazionalismo e l'escatologia di D.
Indubbiamente la dottrina di D. presenta elementi di novità e originalità rispetto al panorama delle chiese evangeliche dell'epoca. Profondamente convinto dell'ispirazione e infallibilità delle Sacre Scritture, interpretate in maniera rigorosamente letterale, D. sviluppò la dottrina del dispensazionalismo. Questo pensiero afferma che la storia delle relazioni di Dio con l'uomo sia distinta in sette differenti dispensazioni della Grazia di Dio, intese come periodi in cui l'ordine delle cose terrene è disposto da Dio con una relativa responsabilità data ogni volta all'uomo da parte di Dio: se l'uomo si comporta in maniera malvagia, il periodo finisce.
Ed effettivamente le varie dispensazioni sono finite l'una dopo l'altra, anche se, secondo D., ogni volta un ristretto gruppo di fedeli si è salvato. L'elenco (con il relativo argomento) delle dispensazioni è il seguente:
1. Innocenza, finita con la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre.
2. Coscienza, l'uomo è posto sotto la tutela della propria coscienza. Finita con il Diluvio Universale.
3. Governo umano, finita con l'episodio della Torre di Babele.
4. Promessa, termina con l'Esodo, poco prima delle tavole della Legge.
5. Legge, dalla legge mosaica a Gesù.
6. Grazia, il periodo della Chiesa, il cui rapimento in cielo finisce il periodo stesso.
7. Millennio o Regno di Dio.
Qui si evince il premillenarismo di D., ma, contrariamente a simili movimenti religiosi come ad esempio gli avventisti, egli non si sbilanciò nel dare date precise per il secondo avvento di Cristo, ma si limitò a descrivere come gli eventi della fine del mondo sarebbero dovuti accadere.
Come già detto precedentemente, un altro punto della dottrina di D. era il pretribolazionismo (sebbene quest'idea fu originariamente sviluppata nell'ambito della chiesa di Edward Irving): egli, infatti, affermò che prima delle grandi tribolazioni degli ultimi giorni del mondo, la chiesa sarebbe stata segretamente rapita in cielo in occasione della resurrezione dei giusti. Dopo il rapimento, Satana sarebbe stato espulso dal paradiso per cadere sulla terra, dove sarebbero sorti la Bestia come capo secolare di un malvagio governo imperiale e il Falso Profeta come l'Anticristo, capo spirituale di una religione corrotta. Il tutto sarebbe finito con la battaglia d'Armagedddon, con la sconfitta dei due capi del Male, e il giudizio finale per determinare chi sarebbe potuto entrare nel regno millenario dei santi.
Durante questo regno, appunto di mille anni, Israele avrebbe occupato il posto principale tra le nazioni della terra, ma la rivolta finale di Satana e la seconda resurrezione dei morti avrebbe portato alla fine della posizione di prevalenza d'Israele sulle altre nazioni e all'inizio dello stato eterno, in cui la Chiesa, formata da umani eterni nel loro corpo originario (poiché erano stati rapiti in cielo, non avevano dovuto passare attraverso la morte) avrebbe avuto per l'eternità una speciale distinzione dalla massa dei morti risorti.
Quaccheri
George Fox (o Foxe), il fondatore del movimento dei quaccheri, nacque a Drayton-in-the-Clay (oggigiorno Fenny Drayton), nella contea inglese del Leicestershire, nel luglio 1624 da una famiglia puritana di tessitori. In un primo momento i genitori avevano deciso una carriera di pastore religioso per il figlio, ma questi, che dimostrò precocemente una notevole repulsione per il "clero mercenario", fu poi avviato all'apprendistato come calzolaio.

Un giorno, nel 1643, F., ormai diventato un giovane di 19 anni, (fin troppo) serio e onesto, fu sconvolto dalla proposta di una bevuta in compagnia, fatta da due amici puritani: abbandonò quindi la casa paterna senza un soldo in tasca e con la sola compagnia di una Bibbia, per iniziare una ricerca mistica per la sua illuminazione spirituale. Dapprima, come un vero seeker, egli vagò cercando di chiarire i suoi dubbi e confrontandosi con gli insegnamenti della Chiesa Anglicana e delle innumerevoli sette, prevalentemente di dottrina calvinista, che costellavano la galassia protestante inglese dell'epoca. Ma non ebbe le risposte cercate, giacché il calvinismo predicava che solo gli eletti erano predestinati alla salvezza eterna, il che, secondo la sua forma antinomiana estrema, implicava che il comportamento morale era irrilevante a questo scopo e F. non poteva certo accettare una separazione tra religione e moralità: per lui bisognava moralmente impegnarsi per ottenere la sconfitta del peccato.
Nel 1646 F. ebbe un'illuminazione: la pace non deriva dalla lettura delle Sacre Scritture, ma da una luce interiore (Inner light), una scintilla divina che ogni uomo porta in sé (Dio è in ogni uomo) e che deve sviluppare ed espandere. Questo pensiero portò anche al convincimento dell'inutilità di una struttura ecclesiastica formale e di un clero educato all'uopo.  I primi quaccheri predicano – in virtù della "luce interiore" ugualmente concessa a ogni uomo – un ideale sociale egualitario, tradotto in gesti come il rifiuto di togliere il cappello di fronte alle autorità e del giuramento, la sobrietà negli abiti, il divieto del teatro e di altri divertimenti "pagani". Nelle loro prime riunioni escludono qualunque forma di predicazione, rituale o sacramento: attendono semplicemente, in silenzio, l'ispirazione di Dio, che potrà spingere qualcuno a prendere la parola (o in occasioni più rare a manifestazioni mistiche come i famosi "tremiti" o simili), ma potrà anche non manifestarsi affatto.
Dottrina e comportamento
Come già detto, dall'illuminazione avuta nel 1646 F. si convinse che la pace non derivasse dalla lettura delle Sacre Scritture, ma da una luce interna, una scintilla divina che ogni uomo portava in sé (Dio è in ogni uomo) e che egli doveva sviluppare ed espandere. Nello stesso tempo, però, F. credeva nella presenza del male nell'Uomo e nella necessità di combatterlo il più possibile.
Ma il quaccherismo non era solo un credo, ma anche una maniera di vita, basata sulle parole chiave Verità e Sincerità, che rifiutava il lusso per favorire la semplicità nel vestiario, nei comportamenti e nel modo di parlare. Per esempio, in quest'ultima situazione i quaccheri dell'epoca, rivolgendosi a qualcuno, usavano la forma thee, equivalente al familiare tu in italiano, rispetto al più formale you, equivalente all'italiano voi. Inoltre i quaccheri furono tra i primi ad applicare la parità dei sessi, razze, nazioni o classi sociali.
Le riunioni di culto tuttora si svolgono regolarmente, uno o due volte la settimana, senza un programma predefinito, poiché le riunioni servono a far sentire ai presenti la presenza di Dio come giuda spirituale. Certe volte, specie negli ultimi anni, può essere impiegato un ministro del culto.

Shakers (dal 1747)
Denominazione ed etimologia
La Società unita dei credenti nel secondo avvento è più familiarmente nota con il nome di Shakers, dal verbo inglese to shake, agitarsi, inteso in senso dispregiativo come descrizione degli incontri dei S., caratterizzati da grande agitazione, tremori, urla, imitazione del verso degli animali, convulsioni, canti (il noto compositore americano Aaron Copland se n'è ispirato per la sua Appalachian Spring), danze improvvise e glossolalia (la capacità di parlare lingue sconosciute). L'etimologia del loro nome è simile a quella dei quaccheri (to quaker, tremare), ed, infatti, gli S. nacquero come gruppo separato degli stessi quaccheri, e furono inizialmente chiamati Shaking Quakers (quaccheri agitanti). Anche le denominazioni alternative della setta di Jumpers (saltatori) e Shiverers (tremolanti) danno l'idea del forte impatto che le manifestazioni d'estasi durante i riti avevano sull'immaginario popolare dell'epoca.
Gli S. nacquero, dunque, come un ramo di una comunità quacchera di Manchester, in Inghilterra, e furono influenzati dalle idee visionarie e millenariste portate in Gran Bretagna dagli esuli - i cosiddetti profeti ugonotti - in fuga dalla Francia dopo la repressione dei riformati da parte di Luigi XIV (1654-1715), che culminò con la fallita rivolta dei camisardi del 1702-1705. E' verosimile un'ulteriore influenza da parte dei convulsionari, una setta giansenista francese, caratterizzata da episodi di furore mistico.
Il gruppo fu inizialmente guidato dai coniugi James e Jane Wardley (o Wardlaw), ma diventò molto popolare solamente con l'avvento del suo vero leader Ann Lee, nota anche come Mother Ann, che entrò nel movimento nel 1758, prendendone le redini nel 1772 e decidendo nel 1774 di trasferire il gruppo in Stati Uniti, a causa delle crescenti persecuzioni in Inghilterra (ella stessa fu arrestata per ben tre volte tra il 1770 ed il 1773).

La dottrina
La teologia del movimento era basata sull'idea del dualismo padre-madre di Dio, formato da una prima manifestazione - maschile - di Cristo (i S. non credevano nella Sua divinità) nelle vesti di Gesù, e una successiva -femminile - incarnata da Mother Ann.
Le quattro virtù per i S. erano la purezza virginale, una vita comunitaria cristiana, la confessione dei peccati (una cosa complessa che poteva durare anche giorni e settimane) e la separazione dal mondo peccaminoso. Essi erano millennialisti, giacché credevano che il millennio fosse imminente o addirittura che fosse iniziato nel 1747, data di fondazione della setta.
Sebbene essi facessero riferimento alla Bibbia e agli scritti di Mother Ann, i testi sacri non erano comunque così importanti per i S. rispetto ad esperienze religiose di prima mano, il cui momento principale era la riunione settimanale di preghiera, spesso comprendente, come detto nella prefazione, una marcia o danza spontanea (in cerchi circoncentrici divisi per sesso) e caratterizzata da manifestazioni d'estasi molto appariscenti. Tuttavia il punto più rilevante della dottrina di Mother Ann era la sua forte sessuofobia, derivata da una visione che la donna aveva avuto in prigione nel 1770, in cui aveva capito che la Caduta dell'Uomo nel giardino dell'Eden era derivato dal rapporto sessuale fra Adamo ed Eva, e aveva tratto la conclusione che la libidine sessuale ostacolava la diffusione del Regno di Cristo in terra.
Perciò gli adepti della setta, ricordando curiosamente le pratiche di una setta di ben 1600 anni prima - i montanisti - dovevano praticare il celibato ("in Paradiso né ci si sposa né si viene dato in sposalizio") e l'astensione sessuale e i due sessi venivano rigorosamente separati (un uomo e una donna non potevano mai rimanere insieme da soli) e controllati a vista dagli anziani. A riguardo si racconta di episodi, al limite del paranoico, come la proibizione di allevare animali domestici per non rischiare di assistere ad una loro copulazione o come quando tre ragazze furono sorprese mentre guardavano l'accoppiamento di due mosche (sic!): esse furono spogliate, frustate e costrette a fare un bagno in un torrente gelato per purificarsi!  
Ovviamente non venivano messi al mondo dei bambini, ma ne venivano eventualmente adottati, soprattutto quelli indesiderati e abbandonati dai genitori alla nascita. Inoltre chi era stato precedentemente sposato aveva un anno di tempo per scindere ogni legame matrimoniale e gli era permesso di vedere i propri figli solo una volta all'anno in presenza degli anziani. D'altra parte le donne, affrancate dal solito ruolo di madri e mogli, se non altro avevano un'importanza nella setta pari a quella degli uomini e oltretutto erano principalmente loro a provare le esperienze di trance o estasi, caratteristiche del movimento.

Testimoni di Geova
Il movimento degli Studenti Biblici nasce con Charles Taze Russell (1852-1916), figlio di un ricco commerciante di tessuti di Pittsburgh (Pennsylvania). I suoi primi interessi religiosi lo portano verso il movimento avventista, negli anni in cui questo cerca di riorganizzarsi dopo la Grande Delusione del 1844. A sedici anni – dopo l'incontro con un predicatore della Chiesa Cristiana Avventista – Russell inizia un gruppo di "studio biblico" con il padre e pochi amici. Le attività di questi "Studenti Biblici" proseguiranno in modo informale fino al 1876. Nel frattempo, nel mondo avventista, un gruppo raccolto intorno a Nelson H. Barbour (1822-1906) attende la fine del presente ordine di cose per l'anno 1874 (cosiddetto movimento del "Grido di Mezzanotte", ancorché lo stesso nome sia stato applicato anche ad altri gruppi prima e dopo il 1874). Trascorsa anche questa data, Barbour sostiene che dal 1874 è iniziata una speciale presenza invisibile di Gesù Cristo sulla Terra per preparare un gregge di eletti in vista dell'imminente fine del mondo.Barbour aveva studiato la cronologia biblica ed era convinto che la data del 1874 rappresentasse il secondo avvento invisibile di Cristo per preparare un gregge di eletti, che sarebbe stato rapito in cielo nell'aprile 1878, prima della vera fine del mondo, previsto per il 1914 e calcolato come i 2520 giorni (intesi come anni) citati nel sogno di Nabucodonosor (4° libro del profeta Daniele), il cui conteggio partiva dal 606 a.C. (data della presa di Gerusalemme). La teoria del rapimento in cielo comunque ricalcava una simile dottrina pretribolazionista di John Nelson Darby (e di Edward Irving): il fondatore dei Fratelli di Plymouth affermava, infatti, che, prima delle grandi tribolazioni degli ultimi giorni del mondo, la chiesa degli eletti sarebbe segretamente rapita in cielo in occasione della resurrezione dei giusti.
Tuttavia Barbour aveva dovuto fronteggiare la disaffezione dei propri lettori dopo che non era successo nulla di particolarmente eclatante nel 1874. Trovò invece un entusiastico collaboratore in R., che già nel suo The Object and Manner of Our Lord's Return (L'obiettivo e la maniera del ritorno di Nostro Signore) del 1870 aveva ribadito il ritorno invisibile di Cristo ed era convinto in un imminente ritorno visibile di Cristo per benedire, e non distruggere, la Terra. R. aderì quindi alla data dell'aprile 1878 e vendette i suoi cinque magazzini d'abbigliamento per sponsorizzare la rivista di Barbour e la stampa e diffusione di una serie di testi che riportavano le idee dei due millenaristi, come il libro Three Worlds or Plan of Redemption (Tre mondi o il piano di redenzione) del 1877. Nel frattempo, preso dal fervore religioso, R. presentò le sue tesi apocalittiche alle principali congregazioni cristiane locali, che li respinsero senza appello.
La delusione del 1878 e la separazione di Barbour
All'arrivo dell'aprile 1878 il gruppo provò un'esperienza simile alla cocente delusione provata dai milleriti nel 1844: tuttavia, scartato un presunto errore di calcolo, R. ben presto sposò la diffusa teoria della "data azzeccata, ma evento sbagliato", affermando che i fedeli morti in quell'anno erano stati fatti immediatamente risorgere in cielo e non alla fine dei tempi, come invece sarebbe stato il destino dei deceduti in data anteriore al 1878.
Barbour, imbarazzato e irritato per il mancato rapimento in cielo, respinse la spiegazione di R. e contestò inoltre la dottrina di quest'ultimo che la morte di Cristo, essere umano e non divino, fosse stato il prezzo, pagato al diavolo, del riscatto (ransom doctrine) per la razza umana. La rivista ospitò ancora per qualche mese gli articoli dei due, che spesso si contraddicevano a vicenda fino all'inevitabile separazione nell'estate 1879, quando R. tolse ogni supporto finanziario alle attività editoriali di Barbour per iniziare - nel luglio 1879 - una propria rivista denominata Zion's Watch Tower and Herald of Christ's Presence (Torre di guardia di Sion e araldo della presenza di Cristo), mentre l'ex socio fondò un gruppo chiamato The Church of the Strangers (La chiesa degli stranieri) e continuò autonomamente le pubblicazioni del proprio periodico.
Russell diventa il più diretto collaboratore di Barbour, e lo aiuta a formulare la data del 1914 per la fine del presente ordine di cose, reinterpretando con nuovi calcoli le speculazioni numerologiche diffuse nell'ambiente dell'avventismo post-millerita. Russell è anche influenzato, come molti esponenti dell'ambiente avventista, dai Sei Sermoni di George Storrs (1796-1879) e adotta il condizionalismo, o teoria dell'immortalità condizionata dell'anima. Dopo la rottura con Barbour nel 1878, Russell crea il giornale The Watch Tower ("La Torre di Guardia"), che acquista in breve tempo un'enorme diffusione. Alla data del 1878, quando iniziano riunioni di "Studenti Biblici" che prescindono da Barbour, si può fare risalire l'origine del movimento degli Studenti Biblici come gruppo "russellita" indipendente.
Nonostante una serie di problemi personali – fra cui il divorzio dalla moglie Maria Frances Ackley (1850-1938), che era stata una delle sue principali collaboratrici – Russell diventa uno dei più noti predicatori degli Stati Uniti, e una sua rubrica è regolarmente pubblicata su autorevoli giornali di tutto il paese. Percorre anche più volte numerosi paesi stranieri (visitando anche l'Italia, dove entra in contatto tra l'altro con valdesi interessati alle sue idee), e usa abilmente gli strumenti nascenti della fotografia e delle diapositive, attirando le folle con un Fotodramma della Creazione. Quando, nel 1914, scoppia la Prima guerra mondiale, le previsioni apocalittiche di Russell incentrate su questa data sembrano giustificate. È vero, tuttavia, che – per quanto sanguinosa – la Prima guerra mondiale non era destinata a rappresentare la fine del mondo né di questo mondo. La guerra è problematica per gli Studenti Biblici anche da un altro punto di vista, in quanto predicano l'obiezione di coscienza, il che li pone in evidente contrasto con i governi e le autorità militari. Si aggiungono le cattive condizioni di salute di Russell, che muore nel 1916.
La dottrina di Russell
I seguenti punti costituiscono la base del pensiero di R., tuttavia non tutti sono oggigiorno seguiti dai Testimoni di Geova, a causa dei frequenti cambiamenti di rotta imposti man mano dai vari presidenti geovani:
   Rifiuto del concetto d'inferno: come già precedentemente detto, R., influenzato da Jonas Wendell, non credeva nell'inferno come luogo d'eterna pena.
   Condizionalismo (o immortalità condizionata dell'anima): una dottrina millerita e avventista secondo cui, dopo la morte, l'anima entra in uno stato di sonno da cui si risveglia solo al momento della parusìa (il secondo avvento di Cristo). Tuttavia R. riteneva che i 144.000 eletti avrebbero avuto un'immediata resurrezione celestiale, mentre il resto dell'umanità avrebbe dormito fino alla resurrezione.
   Rifiuto del dogma della Trinità: per R. Gesù Cristo aveva ricevuto il dono della divinità solo dopo essere morto sulla Croce. Inoltre lo Spirito Santo non era una persona della Trinità, bensì la manifestazione del potere divino.
   Rifiuto della cronologia della Bibbia secondo il popolare calcolo del vescovo irlandese James Ussher (1581-1656), a favore di un personale metodo che utilizzava la piramidologia. Questo sistema - molto in voga all'epoca - interpretava le varie misure della Grande Piramide di Giza (secondo R. la "Bibbia in pietra") come un metodo per calcolare date in cui sarebbero dovuto accadere fatti importanti.
   Riprendendo l'idea originale di Barbour, R. credeva che la data del 1874, l'anno della seconda venuta di Cristo, avesse iniziato il periodo di presenza invisibile di Cristo e che sarebbe stata seguita - quarant'anni dopo - dall'inizio dell'Armageddon (la battaglia finale tra Dio e l'Anticristo), previsto per il 1914.
   Sionismo cristiano: secondo R. nel 1878 era finalmente ritornato il favore di Dio per il popolo degli ebrei e il "Pastore" lo affermò nel 1910 in una riunione al teatro Hippodrome di New York davanti a migliaia di ebrei, ai quali egli disse che non era necessario la loro conversione al Cristianesimo e che la Palestina era la loro terra, centro del futuro Regno di Dio in Terra.
Gli ultimi anni
Nel 1896 la società di R. cambiò il proprio nome in Watch Tower Bible and Tract Society (Società della Bibbia e dei trattati religiosi della torre di guardia), tuttavia il buon successo della sua predicazione fu equilibrato dalle varie vicende legali che afflissero il "Pastore". Egli, infatti, a parte le vicissitudini legate al suo divorzio, fu coinvolto in varie altre cause in tribunale, tra cui nel 1910/11 il più curioso fu quello della vendita sul Watch Tower del "grano miracoloso", i semi del quale avrebbero dovuto dare una resa della raccolta cinque volte superiore alle normali sementi. Una vignetta satirica apparsa sul giornale Brooklyn Daily Eagle, che accusava il "Pastore" di speculare su questo supposto prodotto miracoloso, convinse R. a citare il quotidiano newyorkese per danni, tuttavia le inchieste federali dimostrarono che la qualità del grano era del tutto normale, semmai anche di qualità di poco inferiore al grano normalmente in vendita e perciò R. perse la causa.
Infine giunse il fatidico 1914, dove effettivamente avvenne il tragico inizio della Prima Guerra Mondiale, ma non quello dell'attesa (da R. e dai suoi seguaci) fine del mondo, data che R. prontamente corresse in 1918. Tuttavia egli non sopravvisse per vedere la conferma della sua ennesima profezia: la notte del 31 ottobre 1916, durante un tour pastorale negli Stati Uniti occidentali, R., già affetto da diverse malattie, morì sul treno, che lo portava a Pampa, nel Texas. Fu avvolto, per espresso suo desiderio, in un lenzuolo a guisa di toga romana.
Il nome "Testimoni di Geova" è stato dato alla maggioranza degli Studenti Biblici di Charles T. Russell, che hanno seguito la sua leadership, da Joseph F. Rutherford (1869-1942). Nel 1917 Rutherford è eletto secondo presidente della Watch Tower Bible and Tract Society, l'ente fondato da Russell nel 1884. Nel 1918 Rutherford e sette suoi collaboratori sono arrestati con l'accusa di cospirazione. L'anno seguente sono scarcerati e in seguito del tutto prosciolti dalle accuse. Con l'eccezione di alcuni gruppi che negli Stati Uniti e in Europa ne contestano l'autorità, Rutherford è riconosciuto e accettato quale presidente legittimo dalla stragrande maggioranza degli Studenti Biblici. Riorganizza la confessione – cui Russell aveva dato una struttura piuttosto elastica – come organizzazione "teocratica", fondandola sulla nozione di ubbidienza alla volontà di Dio e su uno straordinario fervore missionario per il ministero porta a porta, con visite sistematiche e ripetute alle case della gente. Per la loro presa di posizione ispirata alla "separatezza" nelle questioni politiche e militari, i Testimoni di Geova sono perseguitati in vari Paesi, Germania nazista compresa. Anche in Paesi più liberi devono difendere nei tribunali il diritto di predicare secondo il loro stile peculiare e di attenersi alle proprie idee religiose. Nel quarto e quinto decennio del XX secolo i Testimoni di Geova vinceranno 43 cause su 59 che li riguardano di fronte alla Corte suprema degli Stati Uniti, stabilendo importanti precedenti in materia di libertà religiosa. Nello stesso periodo i Testimoni nei territori controllati dal nazismo affrontano dure prove, in particolare per il loro rifiuto di sostenere lo sforzo bellico nazista. Quasi diecimila Testimoni finiscono nelle prigioni o nei campi di concentramento nazisti, e quasi duemila di questi perdono la vita; altri 250 sono condannati dai tribunali militari come obiettori e giustiziati. Solo di recente gli storici stanno facendo riemergere – pur fra qualche controversia – le loro vicende. A Rutherford, morto nel 1942, succede Nathan Homer Knorr (1905-1977) fondatore dell’industria Knorr (quella dei dadi), dirigente dotato di notevoli capacità di organizzatore che cura particolarmente la formazione dei missionari e degli evangelizzatori porta a porta. A Knorr succede nel 1977 Frederick W. Franz (1893-1992), il quale deve tra l'altro affrontare il dissenso del nipote, Raymond Franz, che abbandona il movimento e pubblica opere critiche.
A Franz, morto a novantanove anni, succede nel 1992 Milton G. Henschel (1920-2003). Soprattutto dal 1971, peraltro, si parla di "presidente" – prima Knorr, poi Franz e quindi Henschel – con riferimento alla Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania, il principale ente giuridico cui fa capo la confessione. In quanto al Corpo direttivo ‒ vale a dire il gruppo di Testimoni di lunga esperienza che guida collegialmente la confessione ‒, appunto dal 1971 non ha più un presidente eletto a vita ma è presieduto a rotazione da uno dei suoi membri. Nel 2000 Milton G. Henschel e tutti gli altri membri del Corpo direttivo che ne fanno parte si dimettono dalle cariche che occupano sia nella Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania sia nella Watch Tower Bible and Tract Society of New York, un altro ente importante per l'amministrazione dei Testimoni di Geova. Presidente della Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania diventa nel 2000 Don Alden Adams, il primo presidente che non fa parte del Corpo direttivo né – torneremo su questa distinzione – della classe detta degli "unti". Dal punto di vista spirituale – distinto da quello amministrativo – la guida della confessione rimane al Corpo direttivo, di cui Henschel ha fatto parte fino alla morte avvenuta nel 2003, e di cui dal 2013 si afferma che è lo "schiavo fedele e discreto" di cui si parla nel Vangelo di Matteo (cfr. Mt 24,45), mentre in precedenza tale "schiavo" era identificato con tutti i cristiani "unti" presenti sulla Terra in un determinato momento storico. La sede di Brooklyn è un vasto complesso di edifici in cui operano a tempo pieno alcune migliaia di volontari; è stato peraltro annunciato il prossimo trasferimento della sede in altre zone dello stato di New York e la conseguente dismissione degli edifici di Brooklyn. Varie ripartizioni territoriali, in ordine decrescente fino ad arrivare alle congregazioni, rispondono dal punto di vista dottrinale e spirituale al Corpo direttivo.
Per i Testimoni, Geova è il Creatore, il solo e unico vero Dio. È negata la dottrina della Trinità.

Gesù Cristo è chiamato "Figlio di Dio", ma rimane pur sempre una creatura. Esisteva in Cielo quale prima creatura del Padre prima di nascere come uomo sulla Terra. Gesù è venuto in Terra per compensare la completa disobbedienza di Adamo con la sua completa obbedienza al Padre, morendo non sulla croce ma su un palo di tortura: così, secondo i Testimoni, andrebbe tradotto il termine greco stauròs. I Testimoni accettano Gesù quale proprio Salvatore e Redentore. Quanto alla resurrezione, Gesù non riprese il corpo che aveva sulla Terra, ma assunse un "corpo spirituale" in Cielo. I Testimoni di Geova sostengono che l'uomo non tanto ha un'anima, ma è un'anima – cioè un essere animato – che alla morte "dorme" nella tomba se non va direttamente in Cielo, destino che attende una minoranza di eletti (i 144.000). La persona umana era destinata a vivere felice per sempre su una terra paradisiaca: un destino venuto meno per la caduta di Adamo ed Eva, che inizia quella che i Testimoni – sulla scia di precedenti autori protestanti e avventisti – chiamano la grande contesa tra Satana e Dio per il governo del Cielo e della Terra, e, in particolare, dell'umanità. Rispettando il libero arbitrio umano, Geova non distrugge subito Satana, ma suscita nel corso della storia dei testimoni, tra i quali Gesù.
Dopo l'apostasia della Chiesa cristiana primitiva – in cui sono introdotti elementi pagani – secondo i Testimoni diversi precursori che esaminano attentamente gli insegnamenti e le profezie della Bibbia preparano il ministero di Charles T. Russell e la restaurazione dell'organizzazione di Geova sulla Terra. Gli uomini buoni sono divisi in due categorie: gli "unti", destinati a regnare in Cielo dopo la morte, in numero fisso di 144.000; e le "altre pecore", che vivranno per sempre su una terra paradisiaca. Pochi fra i Testimoni di Geova si dichiarano "unti", prendendo gli emblemi del corpo e del sangue del Signore nella commemorazione annuale della Cena del Signore. Sebbene i membri del Corpo direttivo siano tutti "unti", progressivamente funzioni direttive sempre più importanti – compresa, dal 2000, la presidenza delle due principali entità amministrative, la Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania e la Watch Tower Bible and Tract Society of New York – sono state attribuite a esponenti della classe delle "altre pecore".
I Testimoni credono che nella primavera del 1918 Gesù Cristo abbia accolto in Cielo gli "unti" morti prima di quella data; da allora, quando un "unto" muore va direttamente in Cielo. In una data molto prossima, si svolgerà la grande battaglia di Armaghedon, e tutti coloro che non vivranno conformemente ai princìpi biblici periranno. Seguirà il Millennio, un periodo in cui la Terra sarà portata a condizioni paradisiache. Nel Millennio "altre pecore" morte prima di Armaghedon risorgeranno e sarà loro data l'opportunità di vivere per sempre. Alla fine del Millennio, Satana sarà lasciato libero per qualche tempo e indurrà alcuni uomini a ribellarsi contro Geova. La rivolta avrà peraltro breve durata: Satana, i suoi angeli ribelli e i suoi seguaci umani saranno precipitati nella distruzione eterna, mentre i giusti vivranno per sempre su una terra paradisiaca. Nel frattempo i 144.000 "unti" regneranno gloriosamente in Cielo. Quanto alla fine del presente ordine di cose, a lungo il riferimento di Matteo 24, 34-35 a "questa generazione" che "non passerà finché tutte queste cose non siano avvenute" era stato compreso all'interno dei Testimoni di Geova come inteso a designare una data in cui persone vive e coscienti nel 1914 sarebbero state ancora viventi.

A partire dalla metà degli anni 1990, le pubblicazioni dei Testimoni ‒ nel presentare un "punto di vista più preciso su 'questa generazione'" ‒ hanno spiegato che, sebbene il Regno di Cristo abbia certamente cominciato a governare nel 1914, "cercare di calcolare date o fare congetture sulla durata letterale di una 'generazione'" non è di alcuna utilità: "'il giorno e l'ora' stabiliti da Geova per togliere di mezzo questo sistema mondiale arriveranno quando la testimonianza mondiale sarà stata compiuta nella misura da lui voluta. Non abbiamo bisogno di conoscerne la data in anticipo" (La Torre di Guardia, 1° novembre 1995, pp. 18-20). Benché si precisi che questo non vuole affatto dire "che Armaghedon sia più lontano di quanto pensassimo" (ibid., p. 20), diversi sociologi hanno messo in relazione l'insegnamento sull'inutilità di calcolare date precise e un atteggiamento di maggiore apertura verso la società esterna in genere.
Per sperare di vivere per sempre su una terra paradisiaca occorre prepararsi fin da ora, rendendosi graditi a Dio. Si deve accettare il sacrificio di riscatto di Gesù Cristo, prendere parte attiva all'opera di evangelizzazione, vivere correttamente dal punto di vista morale ed etico, e "separarsi dal mondo", evitando cioè i contatti con la "falsa religione", rigettando modi di fare corrotti e rifiutando le pratiche idolatriche e pagane, fra cui i Testimoni includono la celebrazione del Natale o di compleanni, l'uso di immagini nel culto, il saluto alla bandiera o il cantare l'inno nazionale.

I Testimoni di Geova non accettano trasfusioni di sangue per se stessi o per i figli minorenni sotto la loro potestà. Secondo i Testimoni la loro posizione su questo punto – al centro di notevoli controversie, e in passato, come essi sottolineano, condivisa da altri gruppi religiosi – si basa sul monito biblico di "astenersi dal sangue". I Testimoni hanno promosso la sperimentazione, in campo chirurgico e medico, di trattamenti e terapie alternativi alla trasfusione di sangue, ora applicati anche su pazienti che non hanno motivazioni religiose.
In generale, gli osservatori più attenti notano un lento movimento dei Testimoni di Geova "dalla periferia al centro" della scena sociale, testimoniato dai più frequenti riconoscimenti giuridici da parte di governi di vari Paesi. Anche la problematica del servizio militare ha trovato nella maggioranza dei Paesi soluzioni giuridiche soddisfacenti. Per esempio, in Italia prima dell'abolizione della leva obbligatoria i giovani Testimoni svolgevano il servizio civile, dopo che la legge del 1998 – che ha riformato la disciplina sull'obiezione di coscienza – aveva mutato la natura del servizio civile, "smilitarizzandolo", affidandolo cioè alla gestione della Presidenza del Consiglio e non più al Ministero della Difesa.
La dottrina e alcune pratiche dei Testimoni di Geova, certamente lontane dal protestantesimo storico così come dal cattolicesimo, continuano peraltro a essere criticate con particolare vigore da oppositori di diversa matrice ideologica. I Testimoni di Geova hanno sperimentato anche frequenti episodi di discriminazione e intolleranza in seguito alla lotta contro le "sette" che è ripresa con notevole accanimento negli anni 1990 in Francia, in Russia e in altri Paesi.

Pentecostali

Il pentecostalismo rappresenta il maggiore movimento di risveglio nella storia del cristianesimo: in meno di un secolo dalla sua origine – anche se dalla corrente pentecostale-carismatica nel suo insieme si escludono i carismatici cattolici, che presentano indubbiamente caratteristiche specifiche e diverse – ha raggiunto la cifra di oltre 600 milioni di fedeli, quasi un terzo degli oltre 2 miliardi di cristiani presenti nel mondo nel 2013. Secondo la leggenda aurea – su cui torneremo – delle origini del movimento pentecostale, tutto inizia improvvisamente fra il 31 dicembre 1900 e il 1° gennaio 1901 quando un’allieva di una scuola biblica di Topeka Agnese Ozman, nel Kansas, comincia a “parlare in lingue”. In realtà pochi fenomeni religiosi iniziano all’improvviso. Anche per quanto riguarda la corrente pentecostale possiamo identificare quattro radici remote e due prossime che ne spiegano la nascita e, insieme, il rapido successo. Per quanto riguarda le radici remote, si tratta di quattro temi: il “battesimo dello Spirito Santo”, le guarigioni, il premillenarismo e l’oralità. Per quanto riguarda le radici prossime dovremo fare riferimento all’anti-denominazionalismo e all’interesse per il “dono delle lingue”, la glossolalia. l’interesse per la glossolalia, cioè per l’esperienza religiosa che consiste nell’emettere una serie di suoni o di parole che non corrispondono ad alcuna lingua conosciuta.
Benché entrambi i fenomeni siano definiti “parlare in lingue” la glossolalia non va confusa con la xenoglossia, che consiste nell’esprimersi correttamente in una delle lingue umane conosciute, che è però sconosciuta a chi comincia a parlarla. Se qualcuno, senza mai avere studiato o appreso in altro modo il cinese, incomincia a parlare correttamente in cinese si è di fronte a un fenomeno di xenoglossia, fenomeno che – se genuino – non può che essere di origine preternaturale o miracolosa. Se invece ci si limita ad esprimersi con parole e suoni che, messi insieme, non corrispondono ad alcuna lingua conosciuta, l’esperienza spirituale può essere – oltre che assai più comune – molto profonda, ma si tratta di glossolalia e non di xenoglossia. Non è esatto affermare – come è frequente in una certa mitologia sulle origini del pentecostalismo – che la glossolalia (inizialmente scambiata per xenoglossia) abbia improvvisamente fatto irruzione nel mondo protestante con le esperienze del 1901 a Topeka, nel Kansas. La glossolalia si era affacciata occasionalmente in revival di predicatori come Dwight L. Moody (1837-1899) e aveva avuto un ruolo in determinate fasi storiche (non proseguite – è vero – fino al XX secolo) di movimenti profetici o restaurazionisti di origine cristiana come gli shakers, i mormoni o la Chiesa Cattolica Apostolica (impropriamente detta “irvingita”).
Per il battesimo dello Spirito Santo, l’antecedente immediato è il movimento holiness, con cui il pentecostalismo conserva un legame cruciale. La seconda radice consiste nell’interesse per le guarigioni e per altri segni della presenza dello Spirito Santo (profezie, estasi e così via, fino all’esperienza di essere letteramente “gettati a terra” dallo Spirito – slain in the Spirit – che aveva già precedenti nel mondo metodista con influssi pietisti e giansenisti). Mentre il primo protestantesimo era rimasto piuttosto riservato nei suoi anni di formazione a proposito di questi fenomeni – considerandoli semmai caratteristici del mondo cattolico o della Riforma radicale –, fra il Settecento e l’Ottocento un rinnovato interesse per le guarigioni e i miracoli si manifesta nei grandi movimenti di risveglio, in ambiente presbiteriano con Charles Finney (1792-1875) e perfino fra gli episcopaliani di tradizione anglicana. Benché nel movimento holiness le posizioni al proposito siano piuttosto diverse, l’interesse popolare per le guarigioni e i fenomeni estatici è molto forte.
Voglio sottolineare che per quasi tutti i pentecostali il battesimo in acqua è una sorta di optional, per loro la salvezza non proviene dal battesimo, ma dalla sola fede. In altri termini se un uomo credente non battezzato muore, viene salvato lo stesso. Quindi hanno ridotto il battesimo a semplice testimonianza di fede davanti all'assemblea, ma non gli attribuiscono alcun valore salvifico, il battesimo per loro non cancella alcun peccato, nè quello originale, nè quelli personali.
Precursori del pentecostalismo
Più che parlare dei precursori del pentecostalismo in toto, sarebbe meglio riferirsi ai vari temi, che sono stati precedentemente sviluppati da altri gruppi e in seguito ripresi dal movimento pentecostale:
   Il concetto di santificazione o perfezione cristiana fu sviluppato dal movimento della santità (holiness), da cui deriva buona parte del pentecostalismo delle origini. Il raggiungimento di questo stato di santificazione o di perfezione si ottiene mediante il battesimo dello Spirito Santo, un concetto già espresso dal fondatore del metodismo John Wesley, che credeva che il cristiano dovesse cercare di ottenere la santificazione in questa vita mediante la totale liberazione dal peccato. Detto concetto fu ripreso da un movimento, che ebbe una certa influenza sul pentecostalismo: la Higher Life o movimento di Keswick, popolare in Inghilterra dopo il 1875, la quale ebbe un ruolo attivo nell'inquadramento dottrinale dato dalle chiese holiness americane alla "santificazione pentecostale", la santificazione cioè in cui venivano stressate le condizioni simili a quelle provate dagli apostoli durante la Pentecoste. Un ulteriore movimento holiness che influenzò il pentecostalismo fu la Christian and Missionary Alliance (Alleanza cristiana e missionaria), abbreviata in C&MA, fondata dal predicatore presbiteriano canadese Albert Benjamin Simpson (1843-1919) nel 1887. In particolare la dichiarazione di fede del C&MA riassunta nello slogan: "Cristo nostro Salvatore, Cristo nostro Santificatore, Cristo nostro Guaritore e Cristo nostro Re che verrà", sintesi del credo del suo Vangelo quadruplice (FourFold Gospel), influenzò diverse formazioni pentecostali, tra cui le Assemblee di Dio e l'International Church of the Foursquare Gospel, alla diffusione dei quali Simpson ha contribuito addestrando molti dei loro pastori e missionari.
   Le guarigioni e i fenomeni carismatici, come le profezie e l'estasi, non sono stati infrequenti nella storia del Cristianesimo come testimoniano i seguenti esempi:
   Il movimento dei montanisti del II secolo, basato sull'attività delle due profetesse Massimilla e Priscilla, illuminate dallo Spirito Santo e dotate di capacità profetiche.
   All'inizio del XVIII secolo, i convulsionari (fanatici giansenisti), i camisardi e i profeti ugonotti perseguitati in Francia, presso i quali si erano registrati fenomeni di profezie ed estasi.
   A Londra nel 1827, la chiesa presbiteriana in Regent Square, dove operava Edward Irving, fondatore della Chiesa Cattolica Apostolica, e dove si ebbero fenomeni carismatici, come la glossolalia (il dono di parlare lingue sconosciute: vedi sotto) e le guarigioni improvvise.
   John Alexander Dowie (1847-1907) un predicatore e guaritore scozzese creò nel 1896 la Christian Catholic Church (Chiesa cattolica cristiana), poi Zion Catholic Apostolic Church (Chiesa cattolica apostolica di Zion), fondando nel 1901 un'omonima città nell'Illinois, Zion City, abitata da 6.000 suoi fedeli convinti a credere in una guarigione ottenuta mediante la fede. Quasi 500 predicatori di Zion [tra cui il predicatore pentecostale John Graham Lake (1870-1935) diffusore del movimento in Sud Africa], dopo il fallimento dell'esperimento di Dowie [che influenzò anche Kate Booth (figlia del fondatore dell'Esercito della Salvezza)], andarono ad ingrossare le fila dei movimenti pentecostali.
   La glossolalia è il parlare lingue sconosciute: un dono dello Spirito Santo, secondo quanto riporta San Paolo nella sua prima lettera ai Corinzi (cap. 12, 13, 14), ma è ben diversa dalla xenoglossia - il parlare lingue straniere comprensibili - dono ricevuto dagli Apostoli durante la Pentecoste, come citata negli Atti degli Apostoli (2,1-12). Questo fenomeno era presente, a parte nella Chiesa Cattolica Apostolica di Irving, in altre confessioni religiose americane come i mormoni e gli shakers, oltre che, occasionalmente, durante i revival tenuti da famosi predicatori, come l'americano Dwight Lyman Moody (1837-1899).
   Il premillenialismo, la dottrina secondo la quale l'avvento di Gesù Cristo sulla Terra avrebbe iniziato un periodo di mille anni prima del Giudizio Finale, era caratteristico di almeno tre confessioni religiose dell'800: il già citato Irving, gli avventisti e Fratelli di Plymouth fondati da John Nelson Darby, ideatore della dottrina del dispensazionalismo.
   L'antinomia o anti-denominazionalismo era un fenomeno di protesta nei confronti delle chiese consolidate e, paradossalmente, nei confronti di quelle stesse denominazioni religiose, che erano dapprima nate come movimenti di protesta e poi finite per dotarsi di una struttura simile a quella delle chiese, obiettivi originari della loro contestazione! Il fenomeno di scissione dalla propria chiesa madre si definiva anche come-outism (fuoriuscita), e fu frequente nelle chiese della santità negli anni '80 del XIX secolo, continuando anche presso le confessioni pentecostali e formando le cosiddette "ondate" (waves) o cicli di rinnovamento (vedi sotto).
Per la nascita del pentecostalismo, gli storici pongono particolare attenzione sui seguenti tre episodi avvenuti tra il 1901 ed il 1908, due in Stati Uniti ed uno in Galles: Charles Fox Parham e Apostolic Faith (Fede apostolica)

Il primo episodio accadde a Topeka, nel Kansas, dove il predicatore holiness Charles Fox Parham (1873-1929) (considerato da molti come il padre del pentecostalismo) aveva impiantato la sua scuola religiosa, denominata Bethel Bible College.
Seymour e Parham (che vediamo nella foto) potevano essere in dissenso su molti argomenti, ma erano d’accordo sul fatto che il dono delle lingue costituisse la prova iniziale e infallibile del fatto che il fedele aveva ricevuto il battesimo dello Spirito Santo. Contro questa dottrina si era invece andata organizzando la reazione di un’ampia parte del mondo holiness. Nel viaggio da Houston a Los Angeles, Seymour si ferma a Denver dove cerca di entrare in contatto con una denominazione holiness chiamata Pillar of Fire e guidata dalla celebre predicatrice Alma White (1867-1946). Contraria alla glossolalia, quest’ultima definisce Seymour “un fachiro e un vagabondo” (A. White, Demons and Tongues, Pillar of Fire Publications, Zarepath [New Jersey] 1919, pp. 68-69). Anche a Los Angeles Seymour cerca senza successo di farsi accogliere come predicatore in varie cappelle del movimento holiness. Finalmente – dopo avere radunato i suoi sostenitori in una casa privata di Bonnie Brae Street – Seymour rimette in ordine una chiesa abbandonata al numero 312 di Azusa Street. Questo edificio – che oggi non esiste più – è considerato da molti come la “chiesa madre” del pentecostalismo. Già prima di trasferirsi in Azusa Street, Seymour e diversi suoi seguaci avevano finalmente sperimentato la glossolalia. Si tratta di una novità per Los Angeles, che è notata dalla stampa locale. Il Los Angeles Times in un articolo del 18 aprile 1906 che diventerà famoso parla di “una nuova setta di fanatici” e di una “selvaggia Babele di lingue”.
La reazione della stampa tende a mettere in ridicolo la glossolalia, e Parham – venuto a ispezionare Azusa Street di persona – definisce i fenomeni non glossolalia autentica (e tanto meno xenoglossia, come anche Seymour credeva), ma “rumori inarticolati tipici dei negri del Sud” (“Editorial”, Apostolic Faith, ottobre 1912, p. 6). Nonostante questo – e, per la verità, più lentamente di quanto certe visioni romantiche delle origini pentecostali lascino intendere – migliaia di persone da tutti gli Stati Uniti e il Canada (alcuni perfino dall’Europa) prendono la strada di Azusa Street per vedere di persona che cosa succede. È ad Azusa Street che la glossolalia come prova iniziale del battesimo dello Spirito Santo si fonde con l’oralità tipica della cultura afro-americana, con disgusto di Parham ma con risultati che ad altri appaiono affascinanti. La predicazione insiste sui temi del premillenarismo, e il fatto che poco dopo l’inizio delle attività di Seymour ad Azusa Street la California sia scossa dal terremoto di San Francisco sembra a molti un segno che i tempi apocalittici sono davvero cominciati. Secondo alcuni storici il premillenarismo e l’annuncio dell’imminente fine del mondo sono, in questi anni, perfino più importanti della glossolalia nella predicazione del pentecostalismo nascente.
Nascita del pentecostalismo
Per la nascita del pentecostalismo, gli storici pongono particolare attenzione sui seguenti tre episodi avvenuti tra il 1901 ed il 1908, due in Stati Uniti ed uno in Galles:
A) Charles Fox Parham e Apostolic Faith (Fede apostolica)
Il primo episodio accadde a Topeka, nel Kansas, dove il predicatore holiness Charles Fox Parham (1873-1929) (considerato da molti come il padre del pentecostalismo) aveva impiantato la sua scuola religiosa, denominata Bethel Bible College. Ebbene il 1° gennaio 1901 [ma la data, scelta ovviamente per il suo forte connotato simbolico (una nuova religione per il nuovo secolo!), potrebbe non essere esattamente quella] la studentessa Agnes N. Ozman (1870-1937) si mise a parlare una lingua sconosciuta, per i pentecostali un segno evidente del battesimo dello Spirito Santo. In un primo momento l'episodio fu scambiato per xenoglossia e si pensò che la Ozman parlasse cinese, ma successivamente la cosa fu chiarita: si trattava, infatti, di un episodio di glossolalia (il parlare una lingua sconosciuta). Tuttavia l'evento non ebbe una particolare rilevanza nazionale, anzi Parham, in seguito a ripetute critiche, dovette perfino chiudere la scuola e il suo seguito, denominata Apostolic Faith (Fede apostolica), divenne una "banda" - un gruppo religioso itinerante - organizzatrice di revival in Kansas, Oklahoma e Missouri. Eppure la diffusione del pentecostalismo sarebbe stata ben poca cosa se egli non avesse deciso nel 1906 di estendere le proprie attività in Texas, permettendo ad alcuni fedeli di colore, tra cui William Joseph Seymour (1870-1922), fondatore della leggendaria missione di Azusa Street a Los Angeles, di parteciparvi. Il gruppo di Parham, che morì nel 1929, è tuttora operativo sebbene sia una realtà minore nella galassia pentecostale.
B) William Joseph Seymour e la missione di 312 Azusa Street, Los Angeles
Il vero diffusore delle idee pentecostali fu proprio quel predicatore itinerante di colore William Joseph Seymour (un ex cameriere cieco da un occhio) che aveva partecipato al meeting texano di Parham e che da quest'ultimo e da altri tanti predicatori holiness bianchi aveva ricevuto solo ostilità e insulti [Alma White (1867-1946), fondatrice di una chiesa della santità denominata Pillar of Fire (Pilastro di fuoco) lo definì "un fachiro e un vagabondo"]. Seymour non si perse d'animo e impiantò la sua missione pentecostale, denominata Apostolic Faith Gospel Mission (Missione del Vangelo della fede apostolica) in un vecchio edificio della zona industriale di Los Angeles, che aveva precedentemente ospitato una chiesa dell'African Methodist Episcopal Church, al numero 312 di Azusa Street. Seymour ricevette il dono della glossolalia il 12 aprile 1906 e da quel momento la missione di Azusa Street divenne il riferimento pentecostale per riunioni - tre volte al giorno per sette giorni alla settimana - frequentati da migliaia e migliaia di persone sia bianche che nere, sia donne che uomini, che affermarono di essere stati battezzati dallo Spirito Santo attraverso i segni visibili di guarigioni miracolose e di fenomeni di glossolalia.
Oltre a questo fu particolarmente efficace la predicazione sui temi del premillenarismo, sostenuta dal disastroso terremoto di San Francisco del 1908, che rinforzò, nei fedeli della missione, la convinzione dell'imminenza della fine del mondo. Moltissimi leader dei movimenti holiness andarono a visitare la missione di Azusa Street e la novità spezzò l'unità del movimento tra quelle chiese come la Church of God in Christ (Chiesa di Dio in Cristo), la International Pentecostal Holiness Church (Chiesa pentecostale internazionale della Santità) e la Church of God (Cleveland, Tennessee) [Chiesa di Dio (Cleveland, Tennessee)], che decisero di aderire al pentecostalismo, pur mantenendo le originali caratteristiche di santificazione, e quelle, come ad esempio la Chiesa del Nazareno, l'Esercito della Salvezza e la Chiesa di Dio (Anderson, Indiana), che rigettarono in toto la glossolalia.

Inoltre la chiesa di Seymour fu visitata anche da fedeli europei, come l'anglo-norvegese Thomas Ball Barratt (1862-1940) figura chiave per la diffusione del pentecostalismo in Europa, anche se esiste in ogni caso un'origine del pentecostalismo tutta europea e che scaturì in Galles (vedi sotto).
Tuttavia anche la figura di Seymour, come quella di Parham, non si affermò mai come riferimento assoluto per il mondo pentecostale, che già dalle prime mosse si confermò essere molto refrattaria alle "chiese madri", preferendo invece lo sviluppo di un network di chiese, movimenti, gruppi spontanei, tutti uniti su due punti (glossolalia e premillenarismo) ma ben divisi su altri temi teologici.
C) Evan Roberts ed il pentecostalismo gallese
Il terzo episodio dunque, come accennato, avvenne in Galles nel 1904, dove un minatore, pastore metodista mancato, Evan Roberts (1878-1951) fu protagonista di una serie di revival pentecostali di gran successo (entro la fine del 1904 c'erano già 32.000 convertiti), caratterizzata da glossolalia, anche se diversi testimoni affermarono che i battezzati dallo Spirito Santo parlassero in realtà il poco conosciuto gallese letterario o classico (in tal caso sarebbe stato un caso di xenoglossia). Roberts, tuttavia, fu aspramente criticato perfino da altri evangelici pur interessati a questi revival, come la scrittrice Jessie Penn-Lewis (1861-1927) che affermò nel suo libro The Awakening in Wales (Lo Risveglio in Galles) del 1905 la discendenza diretta di questo fenomeno dal movimento di Keswick. Roberts decise quindi di non organizzarne più, ritirandosi in un rigoroso silenzio che mantenne fino alla sua morte nel 1951.
Un ramo importante dei pentecostali viene rappresentato dalle ADI, che a loro volto subiscono numerose scissioni.
Le Assemblee di Dio (AG)(Assemblies of God), la più importante denominazione pentecostale al mondo, furono fondate nel 1914 a Hot Springs, nel Arkansas, durante un convegno tenutosi dopo la morte del predicatore di Chicago William H. Durham (1873-1912).
Il predicatore William H. Durham nacque in Kentucky nel 1873 ed entrò nella chiesa battista nel 1891, diventandone pastore nel 1898 e gestendo la missione di North Avenue a Chicago dal 1901.
Nel 1907 egli aveva ricevuto il dono della glossolalia nella famosa missione di Azusa Street a Los Angeles ed era tornato a Chicago, dove aveva convertito migliaia di statunitensi e canadesi. Tra le persone convertite si possono citare Daniel Berg (1884-1963), fondatore delle Assemblee di Dio in Brasile, e Luigi Francescon (1866-1964), co-fondatore dell'Assemblea Cristiana, la prima chiesa pentecostale per emigranti italiani e pioniere del movimento pentecostale in Italia. Anche Aimee Semple (non ancora sposata a McPherson) guarì immediatamente da una frattura alla caviglia da parte di Durham nel 1910.
Durham morì di polmonite a Los Angeles nell'estate 1912.
La controversia sul "lavoro finito"
La teologia di Durham differiva però dalle altre dottrine pentecostali per il concetto del Finished Work (lavoro finito): l'opera di Gesù Cristo era perfetta e finita e quindi, dopo i primi due passi [conversione (che conteneva in sé i concetti di giustificazione per fede e santificazione graduale) e battesimo dello Spirito Santo], non era necessario aggiungere una terza tappa (un'esperienza immediata di santificazione, tanto cara ai pentecostali con un background di tipo metodista wesleyana holiness).
Quando Durham espresse queste idee in una convenzione pentecostale nel 1910 a Chicago, ci fu una notevole polemica poiché questa posizione era in collisione con il credo della maggioranza delle chiese pentecostali, rigorosamente wesleyane: quasi tutti i leader storici del movimento, tra cui Charles Fox Parham (1873-1929), Florence Louise Crawford (1872-1936), Charles Harrison Mason e Ambrose Jessup Tomlinson,  lo condannarono.
Tuttavia solo dopo la sua morte, avvenuta nel 1912, i suoi seguaci Eudorus N. Bell (1866-1923), Howard Archibald Goss (1883-1964), Daniel Charles Owen Opperman (1872-1926), Archibald P. Collins e Mack M. Pinson (1873-1953), tutti ministri di culto della Church of God in Christ (White) (Chiesa di Dio in Cristo, Bianco), una denominazione per fedeli bianchi, fondarono nel 1914 il network delle Assemblies of God (AG) (Assemblee di Dio), di cui il primo presidente fu Eudorus N. Bell e la sede fu fissata a Saint Louis dal 1915.
Benché Bell e gli altri fondatori abbiano dichiarato di non voler costituire una denominazione nuova, ma solo un network di congregazioni pentecostali, inevitabilmente questa trasformazione è avvenuta, dando luogo a varie scissioni interne.
Le scissioni
Una delle più importanti fu quella della corrente oneness (unità) o modalista secondo la dottrina del pastore Robert Edward McAlister (1880-1953), il quale sosteneva che il battesimo andava fatto soltanto nel nome di Gesù, e non nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, perché queste ultime erano manifestazioni, o modi di essere, di una sola persona, cioè Gesù Cristo. La corrente, guidata allora dall'australiano Frank J. Ewart (1876-1947), entrò in contrasto con la linea rigorosamente trinitaria delle Assemblee di Dio e fu espulsa nel 1916, andando poi a formare altre chiese pentecostali, come le odierne Pentecostal Assemblies of the World (Assemblee pentecostali nel mondo) e United Pentecostal Church International (Chiesa pentecostale unita internazionale).
Un'altra gemmazione fu quella nel 1921 della predicatrice delle Assemblee di Dio, Aimee Semple McPherson, che fondò l'International Church of Foursquare Gospel.
Negli anni '50, invece, fece scalpore tra i pentecostali l'interesse crescente verso l'ecumenismo con gruppi carismatici cattolici e altre confessioni protestanti di uno dei più famosi pastori pentecostali: il sudafricano - naturalizzato americano - David Johannes Du Plessis (1905-1987), che partecipò con successo alle riunioni del World Council of Churches (WCC) (Consiglio mondiale delle Chiese), alla terza sessione del Concilio Vaticano II (1963-1965) e fu perfino ricevuto da tre papi - Giovanni XXIII (1958-1963), Paolo VI (1963-1978) e Giovanni Paolo II (1978-2005). Du Plessis, considerato uno dei padri del movimento carismatico e del dialogo tra cattolici e pentecostali fu purtroppo criticato aspramente da parte dei suoi (intolleranti) confratelli e forzato a dimettersi come ministro di culto delle AG nel 1962 (l'incarico gli fu riofferto nel 1980).
Le Assemblee di Dio, pur mantenendosi nel filone pentecostale, hanno una dottrina trinitaria (come già detto), arminiana (che attribuisce, in altre parole, particolare importanza alla Grazia di Dio e al libero arbitrio condizionato) e riconoscono due sacramenti: il battesimo per totale immersione (un retaggio dell'influenza che ebbero diversi fedeli provenienti da chiese battiste) e la Cena del Signore. Come già detto, essi non credono in una santificazione immediata come altre denominazioni pentecostali, ma in un processo graduale, sebbene non c'è una totale identità di vedute su questo punto. Ad oggi esistono una moltitudine di denominazioni pentecostali molte delle quali differiscono nella dottrina, alcune di esse, ad esempio non credono nella SS.Trinità, altre puntano sul "vangelo della prosperità" come Benny Hinn, alcuni pastori si arricchiscono con le offerte dei fedeli. Altre denominazioni puntano sulla spettacolarità di presunte guarigioni.



William Marrion Branham profeta o mago? Anche lui deriva dai pentecostali
Tra le dottrine più controverse di Branham si situa quella del "seme del Serpente", secondo cui Satana avrebbe avuto un rapporto sessuale con Eva da cui sarebbe nato Caino e tutta una genealogia di "figli del Diavolo" tra cui molti intellettuali e scienziati di oggi. Duramente anti-femminista, Branham vede "il seme del Serpente" nella immoralità delle donne moderne, e spiega che ogni donna porta potenzialmente dentro di sé in modo letterale il seme del Diavolo. Altri temi controversi della predicazione di Branham si riferiscono all'imminente fine del mondo, al carattere non eterno dell'Inferno, e alla polemica contro il "denominazionalismo" e le "denominazioni" cristiane, considerate "sinagoghe di Satana" da cui i cristiani sono invitati a uscire per non trovarsi loro malgrado segnati con il "marchio della Bestia".

Gli scritti di Branham sono un miscuglio continuo, ininterrotto, di errori e mezze verità. La consuetudine di mettere in evidenza prima certe verità è una caratteristica costante dei movimenti settari; così facendo, addormentano la vigilanza del lettore, sì da fargli ammettere in un secondo momento il falso. L'eresia di Branham è sottilissima: dice di credere a tutta la Bibbia, al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo e a tante altre dottrine bibliche, ma poi queste dichiarazioni sottintendono delle realtà diverse da quelle insegnate dalla Parola.
La Bibbia. A prima vista si direbbe che Branham e i suoi seguaci si rifanno costantemente alla Bibbia. Ogni affermazione, anche la più inverosimile, è corredata da versetti biblici e in un suo scritto W. Branham afferma: "Chiunque contraddice o falsifica una verità della Bibbia, ne trae un rapporto o una interpretazione particolare, si separa da Dio, perde il senso dell'equilibrio e dell'armonia delle Scritture" (W. M. Branham Libretto senza titolo edito da E. Frank, p. 5). Ma, come è nello stile di Branham, la contraddizione è di prammatica, infatti in un altro scritto afferma: "... si tratta invece di una grande fame della Parola di Dio. L'alimento di cui dovete far provvigione sono i nostri magnetofoni sui quali è riportata e trasmessa di nuovo la Parola..." (W. M. Branham citato da E. Frank in La Parola di Dio dimora in eterno, p. 18). I messaggi del profeta sarebbero dunque, un valido sostituto della Bibbia, come molte altre volte egli afferma su libri o messaggi registrati.
Noi sappiamo dalla Parola di Dio che l'unico Interprete infallibile è lo Spirito Santo (Giovanni 16:13). Nessun uomo può sostituirsi a Lui; nessun uomo, per quanto spirituale, può arrogarsi il diritto di essere il surrogato della Bibbia. Non dimentichiamo gli avvertimenti di Apocalisse a quanti ardiscono aggiungere o togliere alla Scrittura (Apocalisse 22:18,19).
Lo Spirito Santo. Branham e i suoi seguaci di oggi, i "Gesù solo," commettono lo stesso errore di alcuni ambienti pentecostali: credono che il battesimo nello Spirito Santo sia necessario alla salvezza. Secondo l'insegnamento di Branham, il credente realizza la nuova nascita solo nel momento in cui riceve il battesimo nello Spirito Santo.
È ovvio che tale affermazione contraddice tutto l'insegnamento neotestamentario, poiché il Nuovo Testamento fa una netta distinzione fra la nuova nascita ed il battesimo nello Spirito Santo. La prima è l'esperienza nella quale si riceve lo Spirito Santo e si nasce a nuova vita (Giovanni 20:22), lo Spirito Santo viene a dimorare nel credente e compie l'opera di rigenerazione (Giovanni 3:5); il battesimo nello Spirito Santo è, invece, il “riempimento” del credente da parte della Spirito Santo (Atti 2:4). La dimora dello Spirito Santo nel credente è garanzia di salvezza eterna (Romani 8:9), il battesimo nello Spirito Santo è garanzia di un servizio cristiano potente ed efficace (Atti 1:8).
Noi crediamo che il battesimo nello Spirito Santo sia una parte della realtà cristiana, così come la guarigione divina; ma mentre è una grande benedizione, non si può etichettare come un requisito per la salvezza stessa. Infatti c'è differenza tra ciò che ci è richiesto per essere salvati (cioè credere in Gesù), e le benedizioni che riceviamo quando siamo stati salvati. Il battesimo nello Spirito Santo non è dato come mezzo di salvezza, ma come conseguenza della rinascita in Cristo, e la Parola di Dio specifica chiaramente che il battesimo nello Spirito Santo è un dono ricevuto dopo l’innesto a Cristo; mentre non c'è nemmeno un passo che dica che uno deve essere battezzato nello Spirito Santo e parlare in lingue per essere salvato.
La Trinità. La dottrina della Trinità viene attaccata violentemente da Branham e dai suoi seguaci, basti per tutte la citazione seguente: "Ed essi chiamano questa la Trinità? Colui che troverà questa parola nella Bibbia venga a mostrarmelo! Provate a trovare il termine "trinità" nella Bibbia! Non si trova, non esiste" (W. Branham La Rivelazione di Gesù Cristo, p. 24). Secondo questa setta (ma ci sono anche altri pentecostali che non credono) le tre Persone della Trinità non sono che tre diverse manifestazioni, tre modi di essere di un'unica Persona, che è Gesù Cristo, in questa sequenza Signore, Gesù, Cristo: Cristo è il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Da qui il nome dato ai seguaci di Branham, "Gesù solo". Affermano che ci si salva nel solo nome di Gesù, perché solo questo è un nome di persona, Padre e Spirito Santo non sono nomi ma titoli, questo affermano. Dimenticano però che l’unico ad incarnarsi è stato il Figlio, il Verbo-uomo, il Padre e lo Spirito Santo non possono ricevere nomi umani perché non si sono incarnati. Il fatto che la Bibbia non usi mai la parola Trinità non è una ragione valida per negare una realtà che appare, con chiara evidenza, da tutta la Bibbia. Infatti la parola Trinità è stata adottata, dalla chiesa dei primi secoli, proprio per esprimere questa verità attestata dalla Parola di Dio. La teoria che nega la Trinità di Dio non è nuova sotto il sole, è antica di molti secoli già nel 215 Sabellio affermava che il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo erano tre diverse manifestazioni dell'unico Dio, non tre Persone distinte della stessa sostanza divina. Sabellio fu scomunicato e la sua eresia prese il nome di sabellianesimo o modalismo.
La Bibbia stabilisce una netta distinzione fra le tre Persone divine; basta leggere Matteo 3:16,17; 28:19; Giovanni 14:06,17,26; 15:26; 2 Corinzi 13:13; Galati 4:6, Efesini 2:18; 2 Tessalonicesi 3:5; 1 Pietro 1:2; Efesini 1:3,13; Ebrei 9:14. In Giovanni 1:1 ed in Ebrei 1:8 è inequivocabile che Cristo e il Padre non sono la stessa Persona. In versetti come Giovanni 15:26 o Matteo 3:16,17, un'interpretazione in senso modalista renderebbe assurdo e privo di senso il brano; la stessa cosa avverrebbe per la preghiera di Gesù nel Getsemani e la pronta risposta del Padre (Giovanni 12:28). E che cosa sarebbe la preghiera sacerdotale di Gesù (Giovanni 17), se il Padre e il Figlio fossero la stessa Persona?
Il battesimo nel solo nome di Gesù. Secondo Branham l'unico battesimo valido è quello nel nome di Gesù; infatti molti credenti evangelici che hanno aderito alla setta dei "Gesù solo", hanno dovuto rifare il battesimo in acqua secondo la formula di Branham. Questo uso, a prima vista stravagante, deriva direttamente dalla perniciosa eresia che abbiamo visto sulla natura di Gesù e sulla Trinità; si appoggia su alcuni versetti del libro degli Atti, nei quali si parla di battesimo nel nome del Signor Gesù (Atti 2:38; 10:48; 19:5).
È evidente, dalla lettura del contesto neotestamentario, che i primi credenti credevano in un Dio Unico nella sostanza e Trino nelle Persone. L'espressione "battezzare nel nome di Gesù" non significa che quei credenti usavano questa formula: quelle parole vanno viste soltanto come una definizione di un rito, servono solo a identificare il battesimo cristiano. Ed ecco uno studio del problema in prospettiva esegetica, che servirà a chiarire l'argomento.
Per capire in quale senso Atti 2:38, 10:48 e 19:5 usano la frase in questione, occorre scoprire la giusta interpretazione della parola “nome”. Il termine greco “onoma” nella Scrittura sottintende: autorità, rango, carattere, maestà, potenza e tutto quello che un nome può esprimere. L'espressione greca tradotta "nel nome" può essere tradotta nei modi seguenti:
a."con l'autorità di...": Chiunque riceve un cotal fanciullo nel nome Mio, riceve me significa che chiunque accoglie un fanciullo sulla base dell'autorità di Gesù, riceve Lui.b."Nella potenza di...": Signore anche i demoni ci son sottoposti nel Tuo nome (Luca 10:17), cioè nella potenza del Tuo nome.c."Sulla confessione di...": Da allora... Saulo... predicava con franchezza nel nome del Signore
(Atti 9:28), cioè riconoscendo o confessando il Signore.d."In riconoscimento della maestà di...": Ovunque due o tre son radunati nel nome Mio...
(Matteo 18:20), cioè riconoscendo la maestà di Gesù.e."Nell'identificarsi con...": Se siete perseguitati per il nome di Cristo beati voi... perché vi identificate con Cristo.



Per meglio comprendere i testi che parlano del battesimo nel nome di Gesù, si noti ancora il significato delle preposizioni greche epì ed eis, usate rispettivamente in Atti 2:38 e Atti 19:5. La preposizione epì significa su, sopra, in vista di, in direzione di, quanto a, e la preposizione eis può tradursi in, verso, con l'idea di direzione. Dunque Atti 2:38 potrebbe essere tradotto anche: ciascuno di voi sia battezzato "a causa della fede in Gesù" oppure in relazione alla vostra fede in Gesù" o ancora più semplicemente "sulla confessione della vostra fede in Gesù".
Nel capitolo 3 degli Atti leggiamo della guarigione dello zoppo: da questo episodio si comprende il valore e il significato delle parole "nel nome di Gesù". L'apostolo Pietro pronuncia quest'espressione per la guarigione dello zoppo: "Nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, cammina!", ma immediatamente spiega che non è una formula magica, infatti precisa: L'Iddio dei nostri padri ha glorificato il Suo Servitore Gesù (...). E per la fede nel Suo nome, il Suo nome ha affermato quest'uomo che vedete e conoscete (Atti 3:6, 12-16). "E per la fede nel Suo nome": non basta pronunciare semplicemente il nome di Gesù, occorre avere fede in Lui; ed essere battezzati nel suo nome significa appunto confessare tale fede in Lui.
Un'ulteriore prova che l'espressione "nel nome di Gesù" non costituiva una formula battesimale è data dal fatto che, nel libro degli Atti, questa espressione appare con delle varianti: in Atti 2:38 e 10:48 troviamo "nel nome di Gesù Cristo”, mentre in Atti 8:16 e 19:5 l'espressione diventa “nel nome del Signore Gesù”. Sarebbe assurdo che nella chiesa dell'era apostolica fossero in uso due diverse formule battesimali, o perfino tre se si pensa, com'è logico pensare, che forse alcuni usavano la formula trinitaria.
Da quanto abbiamo visto, è chiaro che nel libro degli Atti non si vuole dare la formula battesimale, si vuole soltanto identificare il battesimo cristiano e distinguerlo da altri battesimi praticati presso i Giudei. Al contrario, le parole di Gesù in Matteo 28:19 sono chiaramente una formula prescritta dal Maestro. Esse contengono e riassumono il pensiero e il linguaggio sparso in tutto il Nuovo Testamento, riguardante la natura Trina di Dio; Gesù voleva il loro uso come formula per il battesimo, perché erano intese a stabilire la dottrina della Trinità. Chi pratica il battesimo con la formula trinitaria obbedisce ad un esplicito comando del Signore.
Un altro episodio che contribuisce alla fama di Branham è una fotografia scattata a Houston nel 1950, che mostra una sorta di “aureola” intorno al suo capo mentre predica. Nello stesso anno 1950 e nel 1954-1955 Branham predica anche in Europa fra cui in Italia, a Roma. Negli anni 1950 Branham è all’apice della sua fama, mentre un certo declino si manifesta a partire dal 1955: il successo di folla diminuisce, il fisco americano comincia un’azione per evasione fiscale, la collaborazione con le denominazioni pentecostali si fa sempre più problematica a causa di una serie di dottrine che manifestano una crescente originalità. Negli anni 1963-1964 Branham profetizza il prossimo “rapimento” in Cielo dei buoni e la distruzione della città di Los Angeles. Negli stessi anni Branham insiste sul suo ruolo unico nella storia del cristianesimo come “messaggero dotato dello spirito di Elia” e sull’importanza delle sue visioni angeliche, soprattutto di una che avrebbe ricevuto nel 1956.
L’INFERNO
Al pari di altre sette finora esaminate, Branham nega l'esistenza della perdizione eterna. Il suo insegnamento si snoda lungo tre principi. Primo, vi è differenza di significato tra "eterno" e "sempiterno" - sulla base di quali criteri non ci è dato di capire - per la qual cosa le pene non sono sempiterne. Secondo, l'eternità è solo per i credenti, mentre il diavolo e i suoi angeli periranno dopo lunghi tormenti. Terzo, con loro periranno le anime dei perduti. Quindi Branham crede nell'annientamento dei perduti, come i Testimoni di Geova o i seguaci di Armstrong. Ecco come si esprime al riguardo: "Queste anime vi saranno tormentate a cagione delle loro opere per dieci milioni di anni! Non so cosa "in sempiterno" possa significare agli occhi di Dio. Può essere un breve tempo, un milione di anni o dieci milioni di anni, ma il momento verrà in cui queste anime non saranno più" (W. Branham La Rivelazione di Gesù Cristo, n. 4 p. 39).
Gesù, in un'affermazione famosa riportata dal Vangelo di Marco, rivela che il fuoco sarà inestinguibile (Marco 9:45,46). Le pene sono eterne per il diavolo, per i suoi seguaci e per le anime dei perduti (Apocalisse 20:10,15). Come esiste la vita eterna, fatta di gioia dinanzi alla presenza di Dio, esiste la morte eterna, che non è l'annichilimento, la distruzione dell'anima, ma un'esistenza senza fine vissuta nell'infamia (Daniele 12:2) (2).
Il Seme del serpente
Tra le dottrine più controverse di Branham si situa quella del "seme del Serpente", secondo cui Satana avrebbe avuto un rapporto sessuale con Eva da cui sarebbe nato Caino e tutta una genealogia di "figli del Diavolo" tra cui molti intellettuali e scienziati di oggi. Duramente anti-femminista, Branham vede "il seme del Serpente" nella immoralità delle donne moderne, e spiega che ogni donna porta potenzialmente dentro di sé in modo letterale il seme del Diavolo. Altri temi controversi della predicazione di Branham si riferiscono all’imminente fine del mondo, al carattere non eterno dell’Inferno, e alla polemica contro il "denominazionalismo" e le "denominazioni" cristiane, considerate "sinagoghe di Satana" da cui i cristiani sono invitati a uscire per non trovarsi loro malgrado segnati con il "marchio della Bestia".
Benché Branham ami presentare la sua organizzazione come una sorta di parachiesa non denominazionale, molti dei suoi seguaci coltivaino una “branhamologia” che intende la durissima polemica contro le denominazioni come un invito a riconoscere un’unica autorità che parla in nome del Signore: l’autorità profetica dello stesso Branham, manifestata nelle guarigioni e confermata dalle visioni angeliche. Per un buon numero dei suoi seguaci – non per tutti – Branham è molto più di un profeta e, quando muore nel 1965, una parte dei fedeli “branhamiti” (un nome che non tutti accettano) si mette seriamente ad attendere la sua resurrezione, tanto che i funerali seguono la morte solo dopo quattro mesi (dal dicembre 1965 all’aprile 1966) e sono celebrati soltanto dopo la Pasqua del 1966, il giorno in cui una corrente fra i suoi discepoli ne attendeva la resurrezione.
Il fenomeno branhamita va inquadrato nei tempi eroici dei predicatori-guaritori del circuito evangelico e pentecostale che operano prima dell’avvento della televisione, ma presenta alcune caratteristiche uniche. Naturalmente, tenendo conto di tutte le polemiche di Branham contro il “denominazionalismo”, dopo la sua morte i seguaci non possono organizzarsi in una comune denominazione. Il movimento branhamita è quindi rimasto una costellazione di gruppi indipendenti, che fanno riferimento ad alcuni centri particolarmente autorevoli su scala internazionale, soprattutto il Tabernacolo di Branham che ha tuttora sede a Jeffersonville (nell’Indiana). Peraltro i seguaci di Branham (che si aggirano attualmente intorno ai centomila nel mondo) non sono tutti d’accordo fra loro. Lo specialista americano C. Douglas Weaver distingue in particolare due correnti: una “radicale”, che considera Branham il messaggero di Apocalisse 22 e un personaggio “quasi divino” (una piccola frangia – che ha qualche comunità in Messico – lo considera “Dio stesso, l’incarnazione di Gesù Cristo”, “nato da una vergine”); e una “liberale”, che vede in Branham non un personaggio “quasi divino” (messianico) ma semplicemente un profeta. Anche il “liberalismo” di questa corrente moderata assegna a Branham un ruolo straordinariamente importante e lo considera “infallibile” nei suoi pronunciamenti profetici, ma soltanto (con un curioso parallelo con l’infallibilità del Papa) quando ha parlato “con solennità” facendo precedere le sue affermazioni dalle parole: “Così dice il Signore”
Le Assemblee di Dio
Assemblee di Dio (Assemblies of God) (dal 1914)
Le Assemblee di Dio (AG)(Assemblies of God), la più importante denominazione pentecostale al mondo, furono fondate nel 1914 a Hot Springs, nel Arkansas, durante un convegno tenutosi dopo la morte del predicatore di Chicago William H. Durham (1873-1912).
La controversia sul "lavoro finito"
La teologia di Durham differiva però dalle altre dottrine pentecostali per il concetto del Finished Work (lavoro finito): l'opera di Gesù Cristo era perfetta e finita e quindi, dopo i primi due passi [conversione (che conteneva in sé i concetti di giustificazione per fede e santificazione graduale) e battesimo dello Spirito Santo], non era necessario aggiungere una terza tappa (un'esperienza immediata di santificazione, tanto cara ai pentecostali con un background di tipo metodista wesleyana holiness).
Quando Durham espresse queste idee in una convenzione pentecostale nel 1910 a Chicago, ci fu una notevole polemica poiché questa posizione era in collisione con il credo della maggioranza delle chiese pentecostali, rigorosamente wesleyane: quasi tutti i leader storici del movimento, tra cui Charles Fox Parham (1873-1929), Florence Louise Crawford (1872-1936), Charles Harrison Mason e Ambrose Jessup Tomlinson,  lo condannarono.
Tuttavia solo dopo la sua morte, avvenuta nel 1912, i suoi seguaci Eudorus N. Bell (1866-1923), Howard Archibald Goss (1883-1964), Daniel Charles Owen Opperman (1872-1926), Archibald P. Collins e Mack M. Pinson (1873-1953), tutti ministri di culto della Church of God in Christ (White) (Chiesa di Dio in Cristo, Bianco), una denominazione per fedeli bianchi, fondarono nel 1914 il network delle Assemblies of God (AG) (Assemblee di Dio), di cui il primo presidente fu Eudorus N. Bell e la sede fu fissata a Saint Louis dal 1915.
Benché Bell e gli altri fondatori abbiano dichiarato di non voler costituire una denominazione nuova, ma solo un network di congregazioni pentecostali, inevitabilmente questa trasformazione è avvenuta, dando luogo a varie scissioni interne.
Le scissioni
Una delle più importanti fu quella della corrente oneness (unità) o modalista secondo la dottrina del pastore Robert Edward McAlister (1880-1953), il quale sosteneva che il battesimo andava fatto soltanto nel nome di Gesù, e non nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, perché queste ultime erano manifestazioni, o modi di essere, di una sola persona, cioè Gesù Cristo. La corrente, guidata allora dall'australiano Frank J. Ewart (1876-1947), entrò in contrasto con la linea rigorosamente trinitaria delle Assemblee di Dio e fu espulsa nel 1916, andando poi a formare altre chiese pentecostali, come le odierne Pentecostal Assemblies of the World (Assemblee pentecostali nel mondo) e United Pentecostal Church International (Chiesa pentecostale unita internazionale).
Un'altra gemmazione fu quella nel 1921 della predicatrice delle Assemblee di Dio, Aimee Semple McPherson, che fondò l'International Church of Foursquare Gospel.
Negli anni '50, invece, fece scalpore tra i pentecostali l'interesse crescente verso l'ecumenismo con gruppi carismatici cattolici e altre confessioni protestanti di uno dei più famosi pastori pentecostali: il sudafricano - naturalizzato americano - David Johannes Du Plessis (1905-1987), che partecipò con successo alle riunioni del World Council of Churches (WCC) (Consiglio mondiale delle Chiese), alla terza sessione del Concilio Vaticano II (1963-1965) e fu perfino ricevuto da tre papi - Giovanni XXIII (1958-1963), Paolo VI (1963-1978) e Giovanni Paolo II (1978-2005). Du Plessis, considerato uno dei padri del movimento carismatico e del dialogo tra cattolici e pentecostali fu purtroppo criticato aspramente da parte dei suoi (intolleranti) confratelli e forzato a dimettersi come ministro di culto delle AG nel 1962 (l'incarico gli fu riofferto nel 1980).
La dottrina
Le Assemblee di Dio, pur mantenendosi nel filone pentecostale, hanno una dottrina trinitaria (come già detto), arminiana (che attribuisce, in altre parole, particolare importanza alla Grazia di Dio e al libero arbitrio condizionato) e riconoscono due sacramenti: il battesimo per totale immersione (un retaggio dell'influenza che ebbero diversi fedeli provenienti da chiese battiste) e la Cena del Signore. Come già detto, essi non credono in una santificazione immediata come altre denominazioni pentecostali, ma in un processo graduale, sebbene non c'è una totale identità di vedute su questo punto.
Pentecostali Modalisti
Modalismo
Il modalismo fu una delle forme in cui si espresse il monarchianismo. In particolare affermava che le persone della Trinità non erano altro che "modi" d'essere e di agire dell'unico Dio.
Il pensiero modalista fu probabilmente elaborato da Noeto, vescovo scomunicato di Smirne, mentre, secondo alcuni autori, il ruolo di caposcuola (ancora tutto da dimostrare) sarebbe attribuito a Prassea. Tertulliano scrisse il libello Adversos Praxean, attaccando le presunte idee modaliste di Prassea, che probabilmente erano state elaborate da Noeto o dai suoi discepoli Epigono e Cleomene.
Il modalismo ebbe un ritorno di interesse intorno alla metà del III secolo con Sabellio, che ribadì che la Trinità era fatta di modi di rivelazione o attributi di Dio.
Un'ulteriore caratteristica del modalismo erano le idee patripassianiste, cioè il concetto che fu il Figlio ad incarnarsi solo in quanto "modo" scelto dal Padre per manifestarsi e che quindi fu il Padre in realtà a soffrire e patire la Passione.
Adozionismo o monarchianismo dinamista
L'adozionismo, una forma di monarchianismo, affermava che, al momento del battesimo di Gesù nel Giordano, il Cristo era sceso su di lui sotto forma di una colomba e, solo da quel momento, Gesù era stato "adottato" come figlio da Dio. Prima di quest'episodio, Gesù era stato semplicemente un uomo (psilos anthropos) e aveva vissuto come gli altri uomini. Questo fatto eccezionale non lo rese Dio, ma lo diventò dopo la sua resurrezione.
L'adozionismo fu elaborato da Teodato (o Teodoto) di Bisanzio, un conciatore di pelli, il quale si recò a Roma durante il papato di Vittore (189-198) ad insegnare la sua dottrina e per questo fu scomunicato, per l'appunto, da Vittore.
L'operato di Tertulliano. fu portato avanti dal quasi omonimo Teodato (o Teodoto), detto il Banchiere o il Cambiavalute e da Esclipedoto durante il papato di Zeffirino (198-217). Intorno alla metà del III secolo l'adozionismo ebbe un revival con Artemone a Roma, ma soprattutto con Paolo di Samosata, il più preparato teologo, che avesse aderito a quest'eresia.
Le Assemblee di Dio nascono avendo già al loro interno i semi di un possibile scisma. Un certo numero di dirigenti delle Assemblee di Dio nascenti condivide la tesi del predicatore pentecostale canadese Robert Edward McAlister  (che vediamo in foto 1880-1953) secondo cui è sbagliato battezzare "nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo". In realtà – afferma McAlister – le Scritture insegnano piuttosto a battezzare soltanto "nel nome di Gesù Cristo" secondo Atti 2, 38. Sulla base di questa osservazione McAlister e i suoi sostenitori pervengono a rifiutare la nozione stessa di Trinità: Gesù Cristo è piuttosto lo stesso Dio Padre e creatore, e lo Spirito Santo è Gesù Cristo considerato nel Suo potere di consolatore e santificatore dei fedeli.

Il movimento oneness ("dell'unità") è chiamato dai suoi avversari "unitariano" (unitarian), con riferimento all'eresia – che ha attraversato più volte la storia del cristianesimo – che nega la Trinità e la divinità di Gesù Cristo. In realtà nulla può essere più lontano dai pentecostali oneness di una negazione della divinità di Gesù Cristo. È al contrario proprio per esaltare la divinità di Gesù Cristo che i pentecostali oneness arrivano alla negazione della Trinità, in chiave non unitariana ma modalista. Il modalismo del II e III secolo credeva in tre manifestazioni o "modalità" di Dio, come Padre nella creazione e nella legislazione, come Figlio nella redenzione, come Spirito Santo nell'opera di santificazione, e non va confuso con l'arianesimo. Edith L. Blumhofer, ha mostrato che la sconfitta dei pentecostali oneness all'interno delle Assemblee di Dio negli anni immediatamente successivi alla loro formazione non era affatto scontata. Frank J. Ewart (1876-1947), il ministro di origine australiana che guida la fazione oneness all'interno delle Assemblee di Dio, è uno dei leader più popolari della denominazione nascente, ed era stato in rapporti particolarmente stretti con William H. Durham, la cui memoria era venerata all'interno del pentecostalismo "battista". Altri leader – pur non accettando la posizione oneness – condividono ancora meno l'idea che le Assemblee di Dio debbano escludere qualcuno per ragioni di carattere dottrinale o teologico. La dottrina e la teologia sono infatti il segno distintivo delle denominazioni, e si deve impedire – secondo costoro – che le Assemblee di Dio si trasformino in una denominazione.
Ai nemici del movimento oneness occorre quindi una buona dose di abilità politica per far votare nel 1916, nella quarta convocazione annuale delle Assemblee di Dio, tenuta a St. Louis, una risoluzione che vincola gli aderenti a un credo trinitario. Questo passo – che porta all'esclusione dalle Assemblee di Dio di Ewart e di altri importanti dirigenti – è considerato dalla Blumhofer come un passo decisivo per la trasformazione delle Assemblee di Dio da struttura di servizio per un network in denominazione. Quanto ai pentecostali oneness, non rimane loro che organizzarsi in strutture diverse, che imitano le Assemblee di Dio nel percorrere la strada da network a denominazioni. Divisi in un centinaio di denominazioni grandi e piccole, i pentecostali oneness o modalisti sono nel mondo oltre cinque milioni. Considerati insieme i protagonisti e le vittime di una "aberrazione" eretica da molti altri pentecostali, da un'altra prospettiva i loro fedeli debbono essere compresi come parte integrante del mondo pentecostale di cui condividono tutti i motivi teologici e sociologici principali, esclusa la Trinità ma compresa una forte enfasi sulla divinità di Gesù Cristo e sul Suo ruolo di salvatore e redentore. Tre grandi correnti sono presenti in Italia: le Assemblee Pentecostali del Mondo, la United Pentecostal Church International (Chiesa Unita Pentecostale Internazionale), l'Assemblea Apostolica della Fede in Cristo Gesù in Italia, oltre ad alcune Chiese indipendenti, fra cui la Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale della Fede in Cristo Gesù (C.C.E.P.) e la Chiesa Apostolica Pentecostale.
LE CHIESE DEI SEGNI
Un curioso apparentamento della CG fu quella della bizzarra Church of God with Signs Following (Chiesa di Dio che segue i segni), fondata nel 1909 da George Went Hensley (1880-1955), e soprannominata Chiesa degli Snake Handlers (Maneggiatori di serpenti) a causa della consuetudine dei loro fedeli di dimostrare la pienezza del battesimo dello Spirito Santo maneggiando serpenti velenosissimi, infilando le mani nel fuoco o addirittura dandosi fuoco o bevendo veleni mortali, come la stricnina.
Tutto ciò, interpretando, in una maniera del tutto particolare, il seguente passaggio del Vangelo di San Marco (16: 17-18): E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno. Questi episodi estremi, nei quali i fedeli, per testimoniare la loro fede, mettevano seriamente a repentaglio la propria vita (almeno 61 persone sono morte per morsi di serpenti e 5 per avvelenamento da stricnina), ricordano precedenti casi di fanatismo religioso - soprattutto in Francia - come quelli di Madame Guyon, dei camisardi e dei convulsionari.
Hensley fu accolto nella CG nel 1912, portandovi le sue discutibili pratiche, che furono definite da Tomlinson nel 1917 "accettabili sotto certe condizioni, ma non una prova che attestasse la Salvezza". Inevitabilmente poco dopo (nel 1922) Hensley fu espulso dalla CG, anche per le pressioni fatte da un'altra denominazione pentecostale, la Pentecostal Holiness Church, che considerava queste pratiche dei veri fanatismi. Tuttavia lo snake-handling continuò a diffondersi in maniera preoccupante per tutti gli anni '30, finché sei stati americani (Kentucky, Georgia, Alabama, Virginia, Tennessee e Carolina del Nord) proibirono per legge queste cerimonie autolesioniste. Oggigiorno i fedeli di questa chiesa, che vivono nei monti Appalachi, sono circa 5.000, ma non sono riconosciuti da nessuna denominazione pentecostale.

I maneggiatori di serpenti vengono accostati alla fede quando si parla dei fedeli della chiesa pentecostale dei monti Appalachi. Essi mettono realmente la fede alla prova, appellandosi ad un versetto di Marco che cita: Questi sono i segni che accompagneranno coloro che avranno creduto (…); prenderanno in mano dei serpenti; anche se berranno qualcosa di mortifero, non ne avranno alcun male. Entrare in chiesa per questi fedeli non è motivo di dedizione alla fede, di introspezione o ricerca di calma, bensì di profonda eccitazione, dovuta al fatto che solo Dio potrà decidere se sarà giusto o meno che essi siano morsi. Teoricamente, se il precetto divino fosse vero, nessun maneggiatore di serpenti, fortemente credente nei precetti cristiani sovraindicati, sarebbe dovuto morire durante la rischiosa pratica. Purtroppo, non è così: molti fedeli sono deceduti per l’effetto che il letale veleno ha arrecato al sistema nervoso. In pratica, per questa confessione religiosa, esiste una specie di “selezione naturale”, legata al culto dei serpenti. I meno degni riceveranno il morso letale! Ma questa pratica oltre che pericolosa, non delinea un errato fanatismo? Credere significa davvero rischiare la vita ad ogni Santa Messa basandosi su dei versetti, considerati, persino, apocrifi? Oltre al maneggiare i serpenti c’è chi, addirittura, ne beve il veleno, convinto che Dio avrà misericordia di lui e lo risparmierà. Molto spesso è così ma quando ciò non si verifica? Chi perisce in questa pratica era davvero indegno o si era solo messo, senza motivo, in una situazione altamente pericolosa? Difficile spiegare quale alta convinzione spinga i membri di questa chiesa e rischiare la morte ogni giorno. Dio ci ha chiesto di vivere in modo rispettabile, ma non credo vorrebbe che rischiassimo la vita ogni giorno, a costo di lasciare tanti orfani in giro per il mondo!
Fonte http://www.religione10.it/maneggiatori-di-serpenti-nella-chiesa-pentecostale-fanatismo-pericoloso-461.html#ixzz2TScxFEoC



Bambini di Dio

Negli anni 1960 un movimento chiamato Jesus Revolution cerca di avvicinare gli hippies, particolarmente in California, al protestantesimo evangelico. Alcuni pastori assumono un atteggiamento intransigente verso la cultura del "sex, drugs, and rock'n'roll", mentre altri limitano la loro ostilità alla droga, assumendo un atteggiamento più comprensivo sulla musica e la libertà sessuale. Questa seconda prospettiva è adottata da David Berg (1919-1994), che era stato pastore dell'Alleanza Cristiana e Missionaria prima di dirigere il Light Club, un caffè evangelico di Huntington Beach, California, affiliato alla parachiesa Teen Challenge. Nel 1968 i seguaci di Berg formano l'associazione Teens for Christ (il nome Children of God, "Bambini di Dio", sarà coniato più tardi da un giornalista, e accettato con gioia dal movimento). Berg comincia a ricevere visioni e rivelazioni; lo stesso avviene per altri membri del gruppo, alcuni dei quali profetizzano per il 1969 un grande terremoto in California.

Il movimento – anche in risposta a opposizioni – si divide in tre gruppi che percorrono gli Stati Uniti e il Canada come missionari. Berg assume in quegli anni il nome profetico di Moses David. Nel 1970 i Bambini di Dio si stabiliscono in un ranch presso Thurber (Texas) che appartiene a Fred Jordan (1909-1988), predicatore dell'organizzazione Soul Clinic per la quale Berg aveva lavorato dal 1953 al 1965. La propaganda missionaria ha successo, principalmente fra gli hippie e altri giovani, e a partire dal 1971 l'organizzazione di Berg si diffonde in tutti gli Stati Uniti. La maggior parte dei membri si impegnano a tempo pieno, spesso suscitando l'opposizione delle loro famiglie che si organizzano nel gruppo FREECOG (Free Our Children from the Children of God, "Liberate i nostri bambini dai Bambini di Dio"), il nucleo storico dell'intero movimento anti-sette negli Stati Uniti. Originariamente le polemiche riguardano soprattutto lo stile di vita comunitario e la contestazione del "sistema" da parte dei Bambini di Dio. Nella seconda parte degli anni 1970 i Bambini di Dio introducono una notevole libertà sessuale (da cui è esclusa solo l'omosessualità maschile), un tema che insieme all'enfasi sul ruolo profetico di Berg e ai suoi contatti con il mondo degli spiriti suscita nuove furibonde controversie, cui seguono anche indagini di polizia. Dalla fine degli anni 1970 e fino agli anni 1990, i Bambini di Dio operano nella maggior parte dei paesi in semi-clandestinità.
Teologia dei Bambini di Dio
La teologia dei Bambini di Dio (autorità delle Sacre Scritture, salvezza tramite la fede in Gesù Cristo, fede nella Trinità, ecc.) non differisce sostanzialmente da quella di altre confessioni protestanti, soprattutto quelle millenariste (con le quali condivide l’attesa dell’imminente seconda venuta di Gesù, o parusia, che avverrà con una procedura più o meno complessa). Similmente ai pentecostali, i COG credono nel battesimo dello Spirito Santo, ma non obbligatoriamente nella glossolalia (il parlare lingue sconosciute).
All’inizio degli anni ’70, si sviluppò nel movimento una tendenza abbastanza unica: Berg si proclamò, infatti, “Profeta degli ultimi tempi” (e Karen/Maria fu proclamata il suo successore e “Profetessa di Dio”) e annunciò che molti dei messaggi gli provenivano direttamente da Dio, da diversi spiriti angelici, da persone defunte, o da uno spirito-guida gitano, chiamato Abrahim, suscitando immediate polemiche con altri predicatori evangelici, che lo accusarono di spiritismo. Queste profezie e rivelazioni di Berg, comunicate sotto forma di lettere ai suoi seguaci (ne furono pubblicate più di 3.000), furono stampate e distribuite capillarmente in ben 42 milioni di copie dagli adepti.  
Le controversie aumentano quando – prima, nel 1974, su piccola scala e quindi nel 1976 per l'intero movimento – Berg introduce il flirty fishing ("pesca amorosa"), un paradossale metodo di apostolato in cui giovani adepte sono invitate a servirsi del loro fascino come strumento di missione per sedurre uomini "bisognosi d'amore" (arrivando spesso – non sempre – fino al rapporto sessuale) e indurli a convertirsi (o anche, in alcuni paesi e periodi, semplicemente a contribuire con offerte in denaro o a spendere la loro eventuale autorevolezza a favore del movimento). Per i critici si tratta semplicemente di prostituzione: ma la situazione è più complessa, perché la lettura di numerose testimonianze mostra che le discepole di Moses David sono davvero convinte di vivere una genuina esperienza di sacrificio "spirituale" per la loro causa. Non mancano anche problemi interni: un certo numero di leader locali sono criticati per il loro autoritarismo.
Berg risponde nel 1978 con la "Reorganization, Nationalization, Revolution" (RNR), che decentralizza radicalmente il movimento. Ne segue una situazione di semi-anarchia, e di sperimentazione ancora più radicale. Nel 1981 con la Fellowship Revolution una struttura gerarchica comincia a essere restaurata. Il ritorno alla struttura delle "case" rende però ancora più frequenti gli esperimenti di "rivoluzione sessuale", che raggiungono il loro apice intorno al 1982. In alcune delle "case" (non in tutte, e – secondo sentenze di tribunali che esamineranno queste vicende negli anni 1990 – neppure nella maggioranza) si verificano agli inizi degli anni 1980 episodi di molestie su minori, in relazione ai quali più tardi la dirigenza del movimento ammetterà di non avere sempre fissato regole sufficientemente chiare. Le accuse coinvolgono lo stesso fondatore e la sua famiglia, e sono alimentate da alcune pubblicazioni in cui Berg racconta in modo apertamente provocatorio (anche se non troppo lontano da pubblicazioni non religiose degli stessi anni che inneggiano all’educazione sessuale “attiva” dei bambini)  la storia dell’iniziazione sessuale, in giovanissima età, del piccolo “Davidito” (Ricky Rodriguez, 1975-2005), il figlio di Karen Zerby (la seconda moglie di Berg) e di un cameriere di Tenerife chiamato Carlos conosciuto all’epoca dei primi esperimenti di flirty fishing. Queste pubblicazioni – che promettevano a Davidito un futuro importante ruolo profetico – rimarranno per decenni una fonte d’imbarazzo per i Bambini di Dio, e riemergeranno da un passato che sembrava dimenticato nel 2005, quando Rodriguez, dopo avere lasciato il movimento nel 2000 ed essere precipitato in una tragica spirale di follia e di vendetta, nel gennaio 2005 assassinerà brutalmente una delle sue antiche baby-sitter, Sue Kauten (1953-2005), e minaccerà di uccidere la sua stessa madre prima di suicidarsi nei pressi di Blythe, in California. Comprensibilmente, la rabbia omicida di Ricky Rodriguez sarà attribuita dai critici alle esperienze traumatiche della sua infanzia, e da The Family al fatto che questa rabbia non fosse stata moderata ma anzi alimentata una volta che “Davidito”, dopo avere lasciato il movimento, aveva iniziato a frequentare ambienti anti-sette.
Negli anni 1980 il movimento aveva cominciato inoltre ad avere problemi con una seconda generazione nata all'interno dei Bambini di Dio: due terzi della sua intera popolazione sono ormai composti da bambini e adolescenti. Alcuni degli adolescenti si rivelano "problematici" e sviluppano atteggiamenti che vanno da una generica ribellione a veri e propri casi di delinquenza minorile. In risposta, i cosiddetti "Victor Programs" sono avviati in varie località del mondo. La ricostruzione di questa esperienza è naturalmente diversa a seconda che provenga da ex-membri critici nei riguardi del movimento o da chi invece ancora ne fa parte. Risulta comunque da istruzioni scritte ai responsabili dei programmi che la rieducazione comprendeva periodi di isolamento e di silenzio forzato; in alcuni casi questi periodi si sono protratti oltre i limiti suggeriti dalle istruzioni e sono stati accompagnati da altre aspre misure disciplinari, tanto che in anni successivi la dirigenza di The Family ha ritenuto opportuno scusarsi pubblicamente per questi episodi, dopo avere posto fine all'intera esperienza dei Victor Programs negli anni 1990.
Nonostante le modifiche degli anni 1990, dottrina e pratiche di The Family rimangono distanti da quelle del protestantesimo evangelico – per non parlare del cattolicesimo – su diversi punti importanti, il che spiega il permanere delle critiche. Se l'insistenza sui doni dello Spirito Santo (profezia compresa) e su una visione premillenarista dei tempi ultimi imminenti è comune ad altri settori del protestantesimo evangelico o fondamentalista, unica in The Family è l'insistenza sul ruolo del fondatore come "profeta degli ultimi tempi" e sulle sue comunicazioni con il mondo degli spiriti. Cruciale per The Family – e per le relative controversie – è poi la Legge dell'Amore, intesa come superamento della "legge" vetero-testamentaria e instaurazione dell'amore come principio supremo. Da una parte, questo porta la maggior parte dei membri di The Family a vivere in comune in "case" e operare come missionari a tempo pieno, vivendo di carità. Dall'altra, il primato dell'amore comporta una notevole libertà sessuale.
Eliminato il flirty fishing e stabilite norme che vietano la sessualità intergenerazionale fra adulti e minori – nel corso di una causa che si è svolta in Inghilterra, l'attuale dirigenza di The Family ha ammesso che, su questo punto, il fondatore stesso aveva commesso l'errore di non fissare regole rigorose – rimangono la considerazione favorevole della masturbazione, il principio dello sharing (che permette rapporti all'interno del gruppo fra persone che non sono marito e moglie), e in genere una visione ampiamente positiva della sessualità all'interno ma anche all'esterno del matrimonio. In The Family, peraltro, una percentuale sempre più ampia è composta da membri di seconda generazione, già nati nel movimento, il cui atteggiamento è spesso sorprendentemente lontano dal ribellismo antinomico e tipicamente hippie dei loro genitori.
Come sempre avviene, le profonde modifiche introdotte nel corso degli anni non sono state accolte da tutti i membri con favore, e si sono determinati diversi scismi, alcuni dei quali si proclamano fedeli a un "messaggio originario" di David Berg che sarebbe stato tradito dallo stesso fondatore negli ultimi anni di vita e comunque dai suoi successori dopo la sua morte.
Moon
Chiesa dell'Unificazione - Federazione delle Famiglie per l'Unità e la Pace del Mondo
Sun Myung Moon (1920-2012) nasce a Cheong-Yu, in Corea, nel 1920, in una famiglia presbiteriana. Gesù Cristo gli sarebbe apparso a sedici anni, incaricandolo di una futura missione. Incarcerato per breve tempo dai giapponesi durante l’occupazione, dopo la Seconda guerra mondiale esplora diverse nuove religioni giapponesi tra cui la Chiesa dell’Acqua Pura (Ch’eongsugyo) nota anche come Israel Monastery, fondata da Kim Baek Moon (1910-1990), con cui non ha relazioni di parentela e che influirà sul suo successivo pensiero religioso, anche se la portata di questa influenza è stata talora esagerata dai critici. Inizia quindi un’attività di predicatore indipendente. Nuovamente arrestato in Corea del Nord dalle autorità comuniste, è liberato dall’avanzata americana e si trasferisce al Sud. Qui comincia a radunare un buon numero di seguaci, suscitando accuse e sospetti. Arrestato ancora una volta, è assolto nel 1955. Da movimento locale, la cerchia dei suoi seguaci – ormai nota come Chiesa dell’Unificazione – diventa internazionale con l’invio dei primi missionari in Giappone nel 1958, quindi negli Stati Uniti e poi in Europa nel 1959. Negli anni 1970 e 1980 la Chiesa dell’Unificazione si impone all’attenzione dell’opinione pubblica americana ed europea, con la presenza pubblica dei seguaci che raccolgono offerte per le strade e con una serie di ambiziose iniziative di carattere editoriale e culturale di carattere anticomunista. La maggioranza dei giovani che aderiscono alla Chiesa dell’Unificazione dopo un breve seminario si impegna a tempo pieno, il che causa violenti scontri con alcune famiglie e con i movimenti anti-sette. Nel quadro di queste controversie il reverendo Moon è condannato per evasione fiscale nel 1984 ed entra nel penitenziario federale americano di Danbury (Connecticut), dove rimane per tredici mesi. Molti, però, pure ostili alla Chiesa dell’Unificazione, considerano la condanna come un uso improprio dello strumento fiscale per discriminare minoranze religiose. Nel frattempo in Italia, fin dal 1980, il giudice istruttore del Tribunale di Roma, Ilario Martella (noto per avere condotto l’indagine sull’attentato al Papa), dopo un’ampia inchiesta di polizia giudiziaria nata dalle denunce di genitori di giovani unificazionisti che accusavano la Chiesa di frode e di “lavaggio del cervello”, aveva dichiarato in una sentenza di proscioglimento che non c’era materia per procedere e che i fatti allegati erano inesistenti. Sul piano delle pubbliche relazioni la condanna americana finisce per giovare al reverendo Moon, che stabilisce proficui legami nell’ambiente politico-religioso conservatore statunitense e internazionale. Intorno alla Chiesa dell’Unificazione, promuove numerose associazioni – di carattere culturale, caritativo e politico – che sono ristrutturate dopo la caduta del comunismo sovietico nel 1989.
La seconda parte degli anni 1990 e il decennio successivo vedono, accanto a nuove polemiche e controversie (suscitate in particolare da un libro-scandalo del 1998 di Nansook Hong, ex-moglie di Hyo Jin Moon, 1962-2008, figlio primogenito del reverendo Moon e della signora Hak Ja Han), profondi mutamenti nel movimento dell’Unificazione (dove il numero di membri a tempo pieno diminuisce). In particolare, un movimento di riconciliazione e penitenza (che sarebbe esteso anche agli spiriti dei defunti nell’aldilà) nasce intorno alle manifestazioni medianiche della defunta suocera del reverendo Moon attraverso la medium Hyo Nam Kim che avvengono a Chung Pyung, in Corea (dove è inaugurato anche un grande tempio internazionale capace di accogliere diecimila persone). A partire dal 1995, il reverendo Moon invita numerosi leader coreani a partecipare a seminari di quaranta giorni a Chung Pyung, lanciando quindi il progetto chiamato “National Messiahship” che prevede la guida del movimento in ogni Paese da parte di un gruppo di quattro famiglie: una coreana, una giapponese, una statunitense o britannica o francese, e una tedesca o austriaca o italiana. Un altro importante sviluppo è la costruzione di una nuova comunità modello in Amazzonia, New Hope East Garden (in precedenza New Hope Farm Project), nel quadro di un graduale movimento che sposta l’attenzione del movimento dall’America del Nord a quella del Sud, fermo restando che il principale centro spirituale rimane la Corea.
Il Principio Divino, la nuova rivelazione del movimento dell’Unificazione, completa e “chiarifica” il contenuto della Bibbia. Dio ha progettato per l’uomo un mondo ideale attraverso una famiglia ideale, ma questo progetto è stato frustrato dal peccato originale, interpretato in chiave sessuale come fornicazione di Eva prima con il demonio, poi con Adamo prima del tempo che Dio aveva stabilito. Di qui inizia il piano di “restaurazione” come offerta di Dio agli uomini, che si manifesta in diverse epoche della storia. Di volta in volta gli uomini rispondono solo parzialmente all’offerta, e la “restaurazione” non si completa. La storia si ripete anche all’epoca di Gesù Cristo (che per la sua particolarissima configurazione al Padre “può essere chiamato Dio” ma non è tuttavia “Dio stesso”), non per causa sua – giacché egli si è perfettamente conformato alla volontà del Padre – ma per la mancanza di fede degli israeliti e per il non completo appoggio ricevuto da parte di Giovanni Battista. Con Gesù Cristo la “restaurazione” si è compiuta sul piano spirituale, ma non su quello fisico. Questa ulteriore tappa – con la nascita di famiglie ideali, libere dal peccato originale, capaci a loro volta di aprire la strada a una società ideale – si compie solo nel Secondo Avvento.
In questa fase emerge il nuovo messia, il Signore del Secondo Avvento, che con le “nozze dell’agnello” completa l’opera di Gesù Cristo sul piano fisico, rendendo possibile – attraverso l’innesto di “famiglie benedette” sul suo matrimonio – la nascita delle famiglie ideali. Il Signore del Secondo Avvento è lo stesso reverendo Moon, che dopo le “nozze dell’agnello” del 1960 forma con la moglie Hak Ja Han la coppia dei “Veri Genitori”. Essi – come si è accennato - sposano solennemente, spesso in cerimonie di gruppo che hanno grande risonanza mediatica, coppie di membri del movimento (e oggi anche di non membri), talora scelti come coniugi dallo stesso reverendo Moon (anche se la scelta – oggi sempre più spesso delegata ad altri dirigenti o a comitati – può essere rifiutata). Il celibato è svalutato, perché i benefici della redenzione anche sul piano fisico si acquistano solo attraverso il matrimonio “benedetto”. Attraverso le “famiglie benedette” si compie, sul piano storico, la “restaurazione”, con il trionfo del “lato Abele” sul “lato Caino” della storia (anche se il secondo, complementare, è a sua volta misteriosamente necessario). A questo fine tendono tutta una serie di iniziative culturali e politiche, che costituiscono nel loro insieme il più ampio “movimento dell’Unificazione”, fin dalle origini distinto dalla Chiesa e che oggi tende per qualche verso a sostituirla.  
Benny Hinn
Predicano il vangelo della prosperità, raccolgono le decime e le offerte dei fedeli, creando un clima dove ognuno dei presenti si sente un verme se non da l'offerta.
La prosperità però è quella dei pastori, ricchi e benestanti, che campano sulle spalle dei fedeli.
Voi ce lo vedete Gesu' mentre predicava o guariva i fedeli a far cadere a terra alcuni presenti per mostrare la potenza dello Spirito Santo?
Queste manifestazioni sembrano più da circo che da Cristo. In questi video si vede Benny Hinn far cadere ripetutamente alcuni "sciocchi" fedeli che si prestano, ma che senso ha farli cadere ripetutamente? Tutto questo e' biblico? Assolutamente no!
Possibile che ci sia così tanta gente intelligente, rispettabile, che davanti a Benny Hinn spenga il proprio cervello?
Purtroppo e' possibile, tanta gente davanti a questi fenomeni da illusionista spegne il proprio cervello, alleggerendo pure il proprio portafogli.
le sue dottrine
Benny Hinn è un predicatore carismatico americano molto noto. È a capo di una congregazione di circa 12.000 persone, autore di diversi bestseller e trasmissioni televisive, e noto anche in Italia per la sua trasmissione "Questo è il tuo giorno" (This is your day).
Hinn purtroppo insegna diverse false dottrine, tra cui la "caduta all'indietro", la prosperità e il benessere materiale, e la divinità dell'uomo.
Tra i suoi insegnamenti ci sono i seguenti (le fonti sono riportate tra parentesi):
Secondo Hinn, ciascuna persona della Trinità sarebbe trina separatamente dalle altre, quindi la Trinità sarebbe composta da nove persone anzichè da tre; rivelazione che annunciò il 13/10/1990, e che poi ha abbandonato riconoscendo di aver detto una falsità.
Secondo Hinn, non può esistere alcun dolore né alcuna malattia nei cristiani, "neppure un mal di denti"; questo è l'insegnamento del benessere fisico, al quale associa quello della prosperità materiale (anche questa dovuta, secondo lui, a tutti i credenti, e per questo sgrida i "demoni della povertà" e invita le persone a cantare "le ricchezze del maligno sono mie" - Praise-a-thon, TBN, Aprile 1990, e Novembre 1990).


Secondo Hinn, Gesù per sconfiggere Satana avrebbe assunto la natura del maligno, morendo spiritualmente (TBN, 15/12/1990 - questa falsa dottrina viene insegnata anche da Kenneth Copeland, assieme alla "parola positiva", la "visualizzazione creativa", la dottrina della prosperità, ecc).


Secondo Hinn, l'uomo è Dio, ed è un "piccolo messia". Per confermare le sue parole, Hinn dichiarò di essere Dio (Praise-a-thon, TBN, 6/11/1990 e 1/12/1990; seminario del 2/5/1990; nastro #AO31190-1).
Secondo Hinn, coloro i quali indicano le falsità nei suoi insegnamenti "la pagheranno, i loro figli soffriranno"; Hinn ammette francamente di desiderare che nella Bibbia sia permesso uccidere quelli che non gli piacciono (Praise-a-thon, TBN, 8/11/1990; World Charismatic Conference, 7/8/1992; TBN, 23/10/1992; Orlando C.C., 12/8/1992).


Tra le false profezie di Benny Hinn ricordiamo le seguenti:
Secondo Hinn, Fidel Castro sarebbe dovuto morire nel 1990.
Secondo Hinn, Dio avrebbe benedetto finanziariamente e spiritualmente l'America se i fedeli avessero versato delle donazioni alla rete televisiva che lo ospitava (TBN, Trinity Broadcasting Network).


Secondo Hinn, negli USA gli omosessuali sarebbero stati distrutti dal fuoco nel 1995.
Secondo Hinn, il siriano Hafez Al-Assad avrebbe portato la pace tra il suo paese e Israele (Al-Assad morì due mesi dopo senza realizzare quanto predetto da Hinn).


Secondo Hinn, Gesù apparirà fisicamente ai musulmani, prima del Suo ritorno.
Secondo Hinn, Gesù sarebbe dovuto apparire fisicamente a Nairobi, e inoltre dovrebbe apparire fisicamente sul pulpito assieme a Hinn durante una sua trasmissione.
Gesù disse: "Guardatevi dai falsi profeti, i quali vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci" (Matteo 7:15).
"Quando il profeta parla in nome dell'Eterno e la cosa non succede e non si avvera, quella è una cosa che l'Eterno non ha proferito" (Deuteronomio 18:22).
Inoltre, la Bibbia vieta severamente di pregare i morti o di cercare di stabilire un contatto con loro, in quanto lo spiritismo, la divinazione e la negromanzia sono abominazioni agli occhi di Dio (Deuter. 18:10-12).
Ciò nonostante Benny Hinn segue queste pratiche. Egli ha affermato che il profeta Elia gli sarebbe apparso due volte, e che in seguito a quegli avvenimenti la sua unzione sarebbe "raddoppiata" (facendo evidentemente riferimento alla storia di Eliseo ed Elia).
Un'altra volta avrebbe visto Kathryn Kuhlman (già defunta all'epoca) in cielo, con un gruppo di altre persone (spiriti). La sua anima, secondo Hinn, gli avrebbe detto di pregare per ricevere il ministero della guarigione, e quindi lei e quegli spiriti avrebbero pregato insieme a lui (This Is Your Day, 11/6/1997). Hinn, dal canto suo, visita spesso le tombe di Kathryn Kuhlman e di Aimee Mcpherson. Nel caso di quest'ultima, Hinn ha dichiarato di avervi visto angeli inginocchiati come per devozione, e che delle persone sarebbero state guarite semplicemente visitando la tomba (serm. 7/4/1991).
Nota: Questo breve articolo non è stato scritto con lo scopo di additare le mancanze altrui o per desiderio di parlar male di Hinn, ma dato l'interesse di molti per questo predicatore, ho ritenuto utile far sapere cosa insegna e cosa crede a livello dottrinale.
Le affermazioni di Benny Hinn citate in questa pagina, possono essere confrontate (invito a farlo, come con qualsiasi altro materiale, affinché non si accettino fatti per sentito dire) verificando le citazioni tra parentesi. Ad esempio, "TBN, 1/12/1990; seminario del 2/5/1990" significa che la citazione proviene dalla sua trasmissione del 1/12/1990 sulla rete TBN, e dal seminario da lui tenuto il 2/5 dello stesso anno.
Le notizie possono essere verificate, oltre che nelle registrazioni, anche su internet su numerosi siti stranieri. Per le citazioni, ad esempio:
lt http://www.cephasministry.com/benny_hinn.html
http://www.deceptioninthechurch.com/unmasked_____benny_hinn.html
http://www.letusreason.org/Pent28.htm
Oppure, per ascoltare alcune registrazioni audio delle dichiarazioni di Hinn (sempre in inglese):
http://www.aloha.net/~mikesch/tbn.htm
lt http://www.luthersepiphany.com/luthersepiphany_099.htm


Come spiegano biblicamente questa caduta coloro che la proclamano?
I passi biblici presi a sostegno di questa esperienza sono i seguenti:
• “Era un apparizione dell’immagine della gloria dell’Eterno. A questa vista caddi sulla mia faccia…“ (Ezec. 1:28)
• “Udii il suono delle sue parole; e, all’udire il suono delle sue parole, caddi profondamente assopito, con la faccia a terra” (Dan. 10:9)
• “E i discepoli udito ciò, caddero con la faccia a terra, e furono presi da gran timore” (Matt. 17:6)
• “E quando l’ebbi veduto, caddi ai suoi piedi come morto“ (Apoc. 1:17)
• “E mentre era in cammino avvenne che, avvicinandosi a Damasco, di subito una luce dal cielo gli sfolgorò d’intorno. Ed essendo caduto a terra, udì una voce che gli diceva: Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?” (Atti 9:3-4).
Che diremo dunque? Che questo cadere che si verifica in seno a queste Chiese procede da Dio?
Affatto, perché non si tratta affatto dello stesso fenomeno. Vediamo di spiegare il perché.
Ezechiele, Daniele, i discepoli di Gesù, Giovanni, e Saulo da Tarso caddero a terra dinnanzi ad una visione gloriosa datagli da Dio. In particolare facciamo notare che Ezechiele e Saulo caddero a terra prima di udire la voce del Signore, mentre Daniele e i discepoli di Gesù sul monte santo caddero a terra quando udirono una voce (nella visione di Daniele non viene detto chi era il personaggio che gli apparve e che gli parlò, mentre nella visione dei discepoli quella voce era di Dio Padre).
Per ciò che concerne Giovanni è detto che cadde a terra quando, voltatosi, vide il Signore, e non quando udì la voce che gli parlava dal di dietro. Dinnanzi a visioni del genere dunque non c’è niente da meravigliarsi se ancora oggi chi le ha cade a terra; infatti è tale la potenza di Dio in queste circostanze che il corpo viene meno; le gambe non reggono, il respiro viene meno, come anche il vigore, il che rende impossibile rimanere in una posizione normale. Perciò io credo che per la potenza di Dio, dinnanzi a tali visioni, si può cadere o meglio si cade a terra.
Ma qui stiamo parlando di casi di caduta a terra dinnanzi a visioni, cioè dinnanzi a cose che vengono dal cielo, di cose che vengono dallo Spirito Santo, che quindi non sono prevedibili ma avvengono improvvisamente. Può succedere in campagna, in casa, mentre si è in preghiera o magari in piedi, ma si tratta sempre di fenomeni gloriosi che vengono da Dio.
Ma altra cosa è quando si parla del cadere a terra che si verifica in seno a queste Chiese. Qui le cose sono profondamente diverse perché coloro che cadono a terra lo fanno in seguito alla forte suggestione che viene esercitata su di loro dai predicatori presenti alla riunione e alle spinte che vengono esercitate sulle loro spalle o sulla loro fronte, spinte che sono abilmente camuffate infatti viene fatto credere che si tratta di imposizione delle mani.
UN PASTORE DENUNCIA I FALSI
Profeti DELLA PROSPERITÀ


fonte web -  
Uno strano fuoco sta divorando i pastori. Ezechiele dice che i pastori stanno derubando i pascoli verdi e stanno mangiando il meglio per se stessi. Quali sono le disgrazie che stanno accadendo nella Chiesa di Gesù Cristo oggi?
Prima di tutto c'è un seme corrotto, che viene predicato da Pastori pieni di cupidigia. Questo seme è noto con il nome di EVANGELO DELLA PROSPERITÀ.
Il pastore David Wilkerson, questa forte denuncia contro i nuovi lupi
Questo è uno dei biasimi maggiori che la Chiesa di Gesù Cristo abbia mai dovuto sopportare sin dalla venuta di Cristo. Questo evangelo pervertito sta contaminando moltitudini di persone - persino in Cina, in Africa e in tutto il mondo. È un evangelo americano che è stato inventato e diffuso da ricchi evangelisti e pastori americani. Ricchi!
Mi allarma il fatto che così tante persone sentano le cassette e vedano i video che escono da queste conferenze "della prosperità", senza piangerci sopra. Questo veleno è stato diffuso in tutto il mondo. Cuba si sta aprendo a questa nuova corrente e ci sono persone che vanno a predicare il loro evangelo della Prosperità dicendo a quella gente: "Siete stati poveri per troppo tempo; ora basta, Dio vuole che tutti i Cubani siano ricchi".
La settimana scorsa mi hanno dato una videocassetta registrata recentemente nelle riunioni di Kenneth Copeland. Ho ascoltato gli oratori e sono rimasto sbalordito.
Cari miei, se leggete il Nuovo Testamento scoprirete che l'apostolo Paolo elencava quelli che credeva fossero dei falsi profeti. Lui voleva avvertire i credenti e perciò faceva i nomi. Io vi dico adesso che se voi ascoltate quello che vi sto per dire, e non vi dispiacete, allora siete ciechi. Siete spiritualmente ciechi. Avete un cuore duro. Un cuore così duro che il vero evangelo non riesce a penetrarvi. La loro mente è stata così saturata da questo evangelo distorto che non riescono più a capire la verità. Non riescono più a predicare il vero. Non ci si riesce neanche a mostrargli i passi della Scrittura, perché hanno uno scudo attorno al cuore. Cuori duri.
Alcuni di voi non accetteranno questo messaggio. Se avete nutrito la vostra anima con le cassette di Copeland o di Hagin, allora non vi piacerà sentire quello che ho da dirvi. Cari, io sono un pastore, io sono stato chiamato da Dio. Io ho fatto una promessa a questa chiesa. Fin quando starò dietro a questo pulpito, se vedrò dei lupi vestiti da pastori che si avvicinano per derubare il gregge, io griderò contro di loro. E spetterà a voi rispondere a quel grido.
Questa settimana ho ascoltato gli oratori di quella conferenza e sono rimasto scioccato e ferito. Il peso del Signore è sceso su di me. Per questo vi predico questo messaggio. Fate cordoglio.
Vi cito parola per parola quello che è stato detto. Tanti oratori non riuscivano neanche a parlare perché c'era gente che accorreva con i portafogli in mano. Il motivo per cui lo fanno è quella nuova dottrina che dice più o meno così: "Se vuoi essere benedetto, devi trovare l'evangelista o il pastore più benedetto, perché chi ha molto riceverà molto, e chi ha poco, gli verrà tolto anche quel poco che ha. Se trovi il predicatore più benedetto e prosperoso e gli dai i tuoi soldi, allora sarai benedetto. Più lui è benedetto, e più sarai benedetto tu che gli dai..." e si continua elencando uno schema a piramide. Se questi uomini fossero nel mondo secolare, già li avrebbero messi in prigione. Lo schema Ponzie. Lo schema a piramide. La persona in cima è quella che appare più santa e parla più forte degli altri. Centinaia di persone davano finché i cestini delle offerte erano stracolmi. Il peccatore dice: "È questo l'evangelo gratuito? Biglietti di dollari?"
Ascoltate quello che è stato detto. L'oratore si è alzato e ha detto: "Se una vedova povera e bisognosa ti da un biglietto da cinque dollari, fai meglio a prenderli. Elia ha preso l'ultimo cibo della vedova. Tu sei unto, perciò ti meriti quei soldi, e perciò li devi prendere".
Lo stesso oratore ha detto: "Vivo in una casa di 4.000 metri quadrati. Adesso ne sto costruendo una più grande. Una casa che mi invidierebbe anche il re Salomone. Ho appena comprato un cane da 15 mila Euro. Vedete questo anello lussuoso sul mio dito? Ero in Giamaica e l'ho comprato; l'ho pagato 32 mila Euro. Voglio che sappiate che quando la gente della mia città passa davanti alla mia villa e vi vede parcheggiata davanti la mia Rolls Royce, loro sanno che c'è un Dio in cielo".
Ora ditemi voi: è questo l'evangelo? Ditemi voi se non c'è da piangere per tutto questo...
E questo è quello che mi fa soffrire di più. Questo è stato predicato: "Lo Spirito Santo non potrà scendere su di voi finché non darete i vostri soldi. Fin quando non prospererete, lo Spirito Santo non potrà compiere la Sua opera".
Pensateci! Che vi scatena tutto questo? Qual è la vostra reazione quando vedete gente povera, che vive alla giornata per pagare le bollette, e qualcuno improvvisamente gli dice: "Mettiti a correre se vuoi i soldi" e questi si mettono a correre all'impazzata perché quando corrono "stanno appropriandosi delle ricchezze"?
Ho visto poi persone strisciare come serpenti e cadere per terra. Ho visto poi l'evangelista che sibilava come un serpente e la gente cadeva un po' dovunque. Cari, ma che sta succedendo?...
Triste a dirsi, c'è poco discernimento anche fra i pastori e i responsabili di chiesa. Non sanno neanche che lo Spirito Santo viene malinterpretato o bestemmiato. Ci sono migliaia di cristiani che fanno crociate evangelistiche e vedono cose che pensano provengano dallo Spirito Santo, ma non sanno proprio di cosa si tratta. Battono le mani e lodano Dio mentre una persona sta lì a bestemmiare o rappresentare male lo Spirito Santo, e loro neanche lo sanno.
Intere denominazioni carismatiche, comprese le Assemblee di Dio, si stanno facendo a pezzi, stanno letteralmente cadendo a brandelli a causa di pseudo-risvegli. Sta succedendo ogni sorta di cose - c'è una novità quasi ogni settimana. I leader non sanno neanche quando abbracciarla o quando rifiutarla. Non sanno cosa fare. Riceviamo lettere da centinaia e centinaia di pastori da tutto il mondo. Ci dicono: "Cos'è giusto e cos'è sbagliato?" Dove sono i responsabili? C'è qualcuno che ci possa indicare la strada?...
Piango quando vedo queste videocassette che mi mandano da tutto il paese. Interi gruppi di persone che sono fuori controllo, che cadono a terra, che ridono istericamente, che ballonzolano come ubriachi, che si contorcono come serpenti, che mugolano come animali selvatici. Abbiamo evangelisti che soffiano sulle persone e li gettano a terra, pretendendo che il soffio dello Spirito Santo si sia incarnato in loro. Sul retro della giacca si sono fatti scrivere "la mano del Signore".
Ora questo nuovo Evangelo sta colpendo il Sud America. Cari, è rude e crude, ma ve lo devo dire. Si esce fuori dai parametri della Scrittura, e si dice: "Oh, ma questa è una cosa nuova. Dio non è quello che dice che fa le cose nuove? Io non la capisco, non si trova nella Scrittura, ma non voglio contrariare lo Spirito Santo"... i soldi sono diventati il dio dell'America. La nostra idolatria...
Ho ricevuto la settimana scorsa una lettera da una donna cristiana arrabbiata. Diceva: "Mio marito, che si suppone sia un cristiano, è un giocatore d'azzardo che perde milioni. Sono così preoccupata per il pericolo in cui si trova". Così io ho pensato: "Lo spingerò ad andare a parlare col pastore".
Lei mi disse: "Fratello Wilkerson, non crederai all'accaduto. Sono così arrabbiata, ferita e confusa. Ho mandato il mio marito giocatore d'azzardo a parlare col pastore, e lui gli ha detto: Ho cercato nelle Scritture dalla Genesi all'Apocalisse e non sono riuscito a trovare neanche un versetto nella Bibbia contro il gioco d'azzardo. Non ci vedo alcun peccato, perciò divertiti". Quella donna era sconvolta: "Come ha potuto un uomo di Dio dire una cosa del genere a mio marito?"...
Se avete una di quelle cassette o di quei libri, sbarazzatevene. Non dateli a qualcuno, bruciateli. Se qualcuno vi invita ad andare in qualcuno di questi posti, rispondete: "Mi dispiace, non voglio una carestia della Parola e non voglio che il mio cuore si contamini e si inaridisca. Voglio la pura Parola del Signore che mi fa crescere. Non voglio un messaggio che parli alla mia carne e coltivi la cupidigia nel mio spirito".

Informativa sulla privacy leggila cliccando qui
I testi sono liberamente e gratuitamente condivisibili ma non manipolabili
Torna ai contenuti