La Messa cristiana nei primi secoli CATECHESI storia - Cristiani Cattolici: Pentecostali Apologetica Cattolica Studi biblici

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La Messa cristiana nei primi secoli CATECHESI storia

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LA MESSA NEI PRIMI SECOLI
verso la fine del testo che scaricherete notate che Giustino parla proprio di come intendevano l'Eucaristia.
Ecco la prova storica che la chiesa evangelica del II sec. non esisteva, questo documento descrive la Messa dei primi cristiani che è molto simile a quella della Chiesa Cattolica, Giustino, un avvocato cristiano del II secolo, ci offre della messa del suo tempo le seguenti descrizioni:
– (La messa che conclude l'iniziazione cristiana)... (Noi) dopo aver lavato chi crede e ha aderito, lo conduciamo nell’adunanza dei fratelli,come noi ci chiamiamo e facciamo in comune preghiere per noi, per l’illuminato (=battezzato) e per tutti gli altri, ovunque siano, allo scopo di meritare, dopo aver appresola verità, di riuscire buoni nelle opere della vita, osservanti dei precetti e di conseguire così la salvezza eterna. Cessate le preghiere, ci abbracciamo con scambievole bacio. Quindi viene recato al preposto (= capo) dei fratelli un pane, una coppa d’acqua e una coppa di vino allungato con acqua. Egli li prende e loda e glorifica il Padre di tutti nel nome del Figlio e dello Spirito Santo. Quindi fa un lungo ringraziamento per averci fatti meritevoli di questi doni. Terminate le preghiere ed il ringraziamento, tutto il popolo presente acclama: «Amen!».

"Amen" in lingua ebraica vuol dire "Così sia". Quando il preposto ha reso le grazie e tutto il popolo in coro ha risposto, quelli che noi chiamiamo diaconi (= servitori ) distribuiscono a ciascuno dei presenti il pane, il vino e l’acqua consacrati («eucaristizzati») e ne portano agli assenti. Questo alimento noi lo chiamiamo "eucaristia" e non è dato parteciparne se non a chi crede agli insegnamenti nostri, ha ricevuto il lavacro per la remissione dei peccati e la rigenerazione e vive secondo le norme di Cristo. Poiché noi non lo prendiamo come un pane comune e una comune bevanda, ma, come Gesù Cristo nostro Salvatore incarnato per la parola di Dio e carne e sangue prese per la nostra salvezza, così l’alimento consacrato (eucaristizzato) a causa della formula di preghiera che viene da Lui e di cui si nutrono carne e sangue nostro per assimilazione, abbiamo imparato che sono e carne e sangue di quel Gesù incarnato.

Infatti gli apostoli nelle memorie fatte da loro, che si chiamano "Vangeli", tramandarono che così diede loro il comando di fare Gesù, che, preso il pane e rese grazie, disse: «Fate questo in memoria di me; questo è il mio corpo»; e ne diede ad essi soli [...]– (La messa domenicale) Da allora sempre rinnoviamo tra noi la memoria di queste cose; e quelli dei nostri che posseggono, soccorrono gli indigenti tutti e viviamo sempre uniti. In tutte le nostre offerte benediciamo il Creatore dell’universo, per mezzo del Figlio suo Gesù Cristo e dello Spirito Santo.

E nel giorno chiamato del sole (= domenica), tanto quelli che abitano in città come quelli che abitano in campagna si adunano nello stesso luogo e si fa lettura delle memorie degli apostoli e degli scritti dei profeti, sin che il tempo lo permette. Quando il lettore ha terminato, il preposto tiene un discorso per ammonire ed esortare all’imitazione di questi buoni esempi. Poi tutti insieme ci leviamo ed innalziamo preghiere; indi, cessate le preci, si reca, come si è detto, pane, vino e acqua;e il capo della comunità nella stessa maniera eleva preghiere e ringraziamenti con tutte le sue forze e il popolo acclama, dicendo: «Amen». Quindi si fa la distribuzione e la spartizione a ciascuno degli alimenti eucaristizzati e se ne manda, per mezzo dei diaconi, anche ai non presenti. I facoltosi e volenterosi spontaneamente danno ciò che vogliono. Ciò che si raccoglie è consegnato al capo, il quale soccorre gli orfani, le vedove,i bisognosi per malattia o altro, i detenuti e gli ospiti sopravvenuti: egli soccorre, in una parola, chiunque si trovi in bisogno.

Ci aduniamo tutti il giorno del sole, perché è il primo giorno in cui Dio, mutando la tenebra e la materia, plasmò il mondo, e in cui Gesù Cristo, salvatore nostro, risorse dai morti. Difatti lo crocifissero la vigilia del giorno di saturno (giorno di saturno = sabato) e riapparve agli apostoli e ai discepoli l’indomani del giorno di saturno, cioè il giorno del sole, e insegnò loro le dottrine che abbiamo sottoposto al vostro esame (Prima Apologia, anno 150/155, n. 65-67).



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